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LA STORIA DI SUOR CLARE CROCKETT NEL LIBRO ''SOLA CON IL SOLO''
Proclamata serva di Dio la religiosa nordirlandese ed ex attrice, morta a 33 anni, a cui Gesù disse: ''Se tu non riuscirai a camminare, io ti prenderò in braccio ma tu non mi lasciare'' (VIDEO: Canzone su suor Clare)
di Valerio Pece
 

Della vulcanica e affascinante suor Clare Crockett, morta a 33 anni nel terribile terremoto che nel 2016 colpì l'Ecuador, la Nuova Bussola si era già occupata. Esattamente il 16 aprile di cinque anni fa la suora irlandese saliva al Cielo insieme a cinque candidate del Focolare della Madre e ad altri 400 ecuadoriani. In sua memoria esce oggi, nella traduzione italiana, il libro che descrive la sua figura: "Suor Clare Crockett. Sola con il Solo". Lo ha scritto suor Kristen Gardner, trentaquattrenne di Columbus, Ohio, che per via degli anni del postulandato passati insieme è stata molto vicina a suor Clare. Suor Kristen presenterà ufficialmente il libro, rispondendo alle domande del pubblico, alle ore 20 di oggi.
Raggiunta dalla Bussola a poche ora dalla presentazione di "Sola con il Solo", la suora americana ci racconta i singolari inizi, indiscutibilmente guidati da Dio in ogni dettaglio, di quella consorella morta in odore di santità. «Possiamo dire che il Signore si servì di un equivoco. All'invito di un'amica per "un viaggio gratis in Spagna", la giovane Clare Crockett rispose con un "sì" entusiasta. Della Spagna, però, cercava il sole e le spiagge, si ritrovò invece catapultata dentro un'intensa settimana di spiritualità in un antico monastero. L'aspirazione della giovane Clare in quel momento della sua vita era una sola: camminare sul tappeto rosso di Hollywood. Sognava di fare l'attrice e aveva tutti i numeri per farlo: voce, bellezza, personalità. Eppure, in quel Venerdì Santo del 2000, a 17 anni, mise da parte tutti i suoi sogni per un sogno più grande. Successe esattamente nell'attimo in cui incontrò da sola Cristo Crocifisso».

PERCHÉ CONTINUI A FERIRMI?
Quel passo, però, non fu semplice. Aggiunge suor Kristen: «Dopo quella forte esperienza estiva, tornata in Irlanda, Clare ricade nello stile di vita che aveva lasciato: partecipa alle riprese di un film ("Sunday", di Charles McDougall, regista di successo e autore della serie televisiva "Sex and the City", ndr) e il peccato torna a regnare nella sua anima». In una testimonianza confluita in "O tutto o niente!" - il commovente docufilm curato sempre da suor Kristen Gardner - fu la stessa suor Clare a confessarlo: «Vivevo male, in peccato mortale. Bevevo molto, iniziai a fumare droghe, continuavo a far tardi con gli amici. Ero uguale a prima, non avevo la forza di tagliare con tutto. Ovviamente non avevo questa forza solo perché non avevo chiesto aiuto al Signore». Il Signore però voleva fortissimamente il cuore di quella ragazza. Così, una notte che Clare esagerò con l'alcol, sentì Gesù che le diceva: «Perché continui a ferirmi?».
Suor Kristen Gardner confessa che furono due i momenti più difficili per la suora irlandese. «È vero che l'estate successiva a quella in cui partecipò alla Settimana Santa in Spagna - racconta la biografa di suor Clare alla Bussola - entrò da postulante nella nostra casa. È vero anche, però, che il suo manager la tartassava, chiamando un giorno sì e uno no per parlarle del ruolo da protagonista che avrebbe avuto in un nuovo film. Era il 2001. Non fu semplice per Clare, ma vinse l'amore per il Signore».
L'altro momento in cui suor Clare fu fortemente tentata fu l'anno prima di diventare suora. «Eravamo negli Stati Uniti, e il diavolo non poteva lasciarla in pace prima dell'appuntamento più importante», confida suor Kristen. «Leggendo attentamente i sei diari personali della nostra amata consorella, ci ha sorpreso un passaggio legato proprio a quel momento. Non sappiamo con quale modalità, ma suor Clare ricevette dal Signore queste precise parole: "Se tu non riuscirai a camminare, io ti prenderò in braccio ma tu non mi lasciare". Parole fortissime che lei ripeté in pubblico più volte e in tutta semplicità».
Le missioni a cui partecipò la suora nata a Derry nel 1982 sono state molte, faticose e multiformi. Lavorò a Belmonte, in Spagna, con le sfortunate ragazze di un collegio; quindi fu spostata a Jacksonville, in Florida, dove insegnò inglese e religione ai bambini della scuola dell'"Assunzione". Nel 2010 tornerà in Spagna, questa volta a Valencia, per assistere spiritualmente i malati in fase terminale. Un apostolato difficile. «Sicuramente arduo - ribadisce suor Kristen alla Bussola -, ma suor Clare ha sempre lavorato ovunque con la stessa gioia, qualunque opera prestasse. Era una trascinatrice infaticabile. Per capirla possiamo pensare all'immagine dell'"assegno in bianco": ogni giorno offriva al Signore un assegno in bianco affinché Egli potesse chiederle tutto ciò che voleva».

SOLA CON IL SOLO
Il titolo del libro, «Sola con il Solo», è preso dal motto che lo spagnolo Padre Rafael Alonso, settantatreenne fondatore del Focolare della Madre, diede a Clare Crockett il giorno in cui questa emise i voti perpetui. «In realtà - racconta suor Kristen - nella scelta del motto da parte del nostro fondatore, che a quella ragazza che andava a parlargli fumando ha creduto fin dal primissimo incontro, si nasconde un doppio significato. Innanzitutto, il giorno in cui prese i voti, a differenza di quanto comunemente accade, suor Clare si trovò sola. Dovevano essere in quattro suore ma tre lasciarono il Focolare poco prima. L'altro motivo è che nel già ricordato Venerdì Santo del 2000, quando Clare, mettendosi in fila con le mani in tasca, baciò la croce, si trovò sola con il Crocifisso. "Sola con il Solo", appunto. Senza, cioè, quelle maschere che facevano di lei una persona irresistibile, perennemente "contesa" ma fondamentalmente incapace di rimanere sola davanti alla sua vita».
In effetti quel faccia a faccia in solitaria per l'allora diciassettenne Clare - che a 15 anni già presentava programmi giovanili per Channel 4 (tra più importanti canali televisivi del Regno Unito) e che veniva corteggiata dall'emittente statunitense Nickelodeon - si rivelò una catarsi, il vero spartiacque della sua vita. A liturgia conclusa le cronache raccontano che la trovarono con le lacrime agli occhi: «È morto per me! Mi ama! Perché nessuno me l'ha detto prima?».
Il libro nei mesi scorsi è già uscito in inglese e spagnolo. «Ci sono arrivate moltissime mail - spiega al nostro giornale suor Kristen - e la cosa che colpisce è che i messaggi arrivano da tutte le fasce d'età: i ragazzi sono affascinati dalla prima parte della sua vita, dal salto enorme fatto da suor Clare, dal suo stile da "O tutto o niente!"; le altre persone, invece, sono impressionate dalla profondità e maturità spirituale che dimostrò dopo. In ogni caso i 33 anni di vita terrena di suor Clare, con gli innumerevoli aneddoti e gli abissi d'amore attinti dai suoi preziosi diari, contengono un messaggio speciale per ognuno e sono una chiamata alla santità per tutti».

Nota di BastaBugie:
Ermes Dovico nell'articolo seguente dal titolo "Aperta la causa di suor Clare Crockett, nuova stella di Dio" racconta che è stata proclamata serva di Dio la religiosa nordirlandese ed ex attrice, morta a 33 anni, la cui vita sta ispirando e restituendo speranza a innumerevoli persone.
Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 14 gennaio 2025:

Domenica 12 gennaio, nella cattedrale di Alcalá de Henares (Spagna), è stata aperta solennemente la causa di beatificazione di suor Clare Crockett (14 novembre 1982 -16 aprile 2016). La giovane nordirlandese, appartenente alle Serve del Focolare della Madre e vittima del tremendo terremoto che colpì l'Ecuador il 16 aprile di nove anni fa, gode perciò adesso del titolo di serva di Dio.
A presiedere la cerimonia il vescovo Antonio Prieto Lucena, alla cui diocesi è stata concessa la competenza sulla causa, dopo il benestare dell'arcidiocesi ecuadoregna di Portoviejo (sul cui territorio è avvenuta la morte della religiosa) e del Dicastero per le Cause dei Santi. Come ha spiegato il vescovo di Alcalá, il tribunale eletto per studiare la causa a livello diocesano avrà adesso il compito di «indagare approfonditamente la vita, le virtù, la fama di santità e le grazie e i favori ricevuti per intercessione di suor Clare, per provare l'eroicità delle sue virtù».
Se le virtù eroiche saranno provate, suor Clare potrà essere proclamata venerabile, passo che precede l'eventuale beatificazione (per la quale servirà poi il riconoscimento di un miracolo per sua intercessione) e canonizzazione (per la quale è richiesto, in via ordinaria, un secondo miracolo). Queste, in breve, le tappe fondamentali prima che suor Chiara Maria della Trinità e del Cuore di Maria - secondo il suo nome in religione completo e italianizzato - possa essere dichiarata santa.
In attesa che la Chiesa cattolica studi la causa con la dovuta prudenza, la fama di santità di suor Clare è già diffusa in mezzo mondo. E dalle testimonianze emerge come Gesù stia continuando a servirsi di questa sua sposa come uno strumento prediletto del suo piano di salvezza. «La sua gioia traboccante ha condotto molte anime, soprattutto di giovani, a scoprire che la vera felicità si trova unicamente in Dio. La sua coerenza di vita e la sua totale dedizione nei diversi apostolati che ha svolto in Spagna, negli Stati Uniti e in Ecuador sono riusciti a trasmettere il messaggio che solo Dio può saziare il cuore dell'uomo quando questi si dona completamente a Lui senza negargli nulla», ha dichiarato domenica in cattedrale la postulatrice suor Kristen Gardner, consorella di suor Clare, chiedendo formalmente l'apertura della causa.
Suor Kristen ha ricordato che i familiari di suor Clare hanno voluto seppellire la figlia nella sua città natale, Derry, in Irlanda del Nord. All'inizio le Serve del Focolare credevano che la loro consorella avesse la speciale missione di evangelizzare, dal Paradiso, la sua nazione d'origine. Ma presto hanno scoperto che quella di suor Clare è una missione molto più ampia, come attestano i messaggi e le email che la sua famiglia religiosa ha ricevuto «da più di 50 Paesi». Le testimonianze sono delle più varie. «Anime disperate, sull'orlo del suicidio, hanno recuperato la speranza; studenti universitari, persi nel vizio, hanno ricevuto la forza di tornare al Signore; cattolici tiepidi hanno recuperato il desiderio di essere santi», ha sintetizzato la postulatrice. Ragazzi e ragazze si sono sentiti ispirati a decidersi per la vita consacrata. Inoltre, «innumerevoli seminaristi e religiosi hanno detto che suor Clare ha salvato la loro vocazione, proprio quando pensavano di non avere altra scelta che voltare le spalle a Dio». Sempre suor Kristen ha spiegato che una nota comune di queste testimonianze è il fatto che «molti descrivono suor Clare come una loro amica, anche senza averla conosciuta». Ci sono pure testimonianze di grazie a livello corporale; persone che «parlano di miracoli» e che «ricorrono a suor Clare nei loro bisogni e si sentono ascoltate. Chiedono reliquie e che sia proclamata santa».
Una richiesta - ribadita appunto nella solenne cerimonia di domenica 12 gennaio - che era umanamente impensabile appena 25 anni fa, quando Clare Crockett (di cui la Bussola ha già scritto) era ancora un'adolescente che sognava di diventare un'attrice di Hollywood. Aveva tutte le carte in regola per riuscirci: talento, simpatia, fascino, una carriera già ben avviata in TV e a teatro, un manager. Una brillante figlia del nostro tempo, si potrebbe dire, che dopo i primi sacramenti aveva abbandonato la pratica religiosa.
Poi era giunto il 21 aprile 2000, Venerdì Santo, quando l'allora diciassettenne si trovava da qualche giorno in Spagna per un pellegrinaggio, a cui era stata coinvolta - "incastrata" da una sua amica - senza che ne avesse alcuna voglia. Quel Venerdì Santo la nostra Clare, che era solita restare fuori e fumare, entrò in cappella solo dopo essere stata sollecitata a farlo. Al momento dell'adorazione della croce, anche lei si alzò, si mise in fila verso il presbiterio e diede un bacio al chiodo che trafiggeva i piedi di Gesù. A liturgia conclusa, una suora la trovò in lacrime: «Egli è morto per me. Mi ama!... Perché nessuno me l'ha detto prima?».
Al ritorno in Irlanda del Nord, Clare avrebbe avuto ancora delle ricadute nel suo stile di vita precedente, fatto di disordine sessuale e alcol, a cui aggiunse il fumo di droghe. Una notte, mentre si trovava nel bagno di una discoteca, sul punto di vomitare per il troppo alcol, sentì il Signore dirle dentro di sé: «Perché Mi continui a ferire?». Fu la svolta definitiva, che le fece comprendere il male che stava facendo e come stesse sprecando la sua vita. La chiamata di Gesù a consacrarsi a Lui fu talmente forte che nulla poterono le tentazioni, le promesse del suo manager, le suppliche dei familiari. L'11 agosto 2001, festa della santa di cui porta il nome, Clare entrò come postulante tra le Serve del Focolare della Madre.
Da lì in poi, la sua vita è stata un crescendo di donazione a Dio e agli altri, nei vari luoghi in cui fu destinata. Da vera sposa del Crocifisso, un anno prima di morire, in un'email a padre Rafael Alonso, fondatore delle Serve del Focolare, scriveva: «Anche se il Venerdì Santo è un giorno triste, non so spiegare la gioia e il desiderio entusiasta che ho di soffrire per il Signore. Tutto mi sembra poco: la mancanza di riposo, il digiuno, il caldo, il dover dare retta alla gente... Tutto ciò che può costare mi riempie di gioia, perché mi fa stare vicino al Signore. (...) Sono rimasta a lungo davanti alla croce chiedendo la grazia di mai, mai dimenticare tutto ciò che il Signore e la Madonna hanno sofferto per me» (8 aprile 2015). La morte la colse, come per il suo Sposo, a 33 anni. Era il 16 aprile 2016 e quel giorno, durante l'ultimo pranzo, secondo la testimonianza di chi era con lei, aveva affermato: «Io non ho paura della morte. Perché dovrei avere paura della morte se vado da Colui con cui ho sempre anelato stare tutta la mia vita?».

DA PROMESSA STAR DI HOLLYWOOD... A SUORA IN VIA DI BEATIFICAZIONE: ''A DIO TUTTO, O NIENTE!''
Suor Clare Crockett fin da piccola viene spinta in un mondo fatto di fama, soldi e piacere senza freni... ma a 17 anni il Crocifisso la attira a sé: ''Perché continui a farmi soffrire?'' (VIDEO: Suor Clare, versione estesa)
di Costanza Signorelli
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=8078

VIDEO: O TUTTO, O NIENTE! di Don Roberto Fiscer (durata: 3 minuti)


https://www.youtube.com/watch?v=DVtepqmqJCo

 
Titolo originale: Sola con il Solo, in un libro la storia di suor Clare Crockett
Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 16 aprile 2021