![I più letti del mese](../graph/top10_h.jpg)
I PIÙ LETTI DEL MESE
-
Il 1° libro di BastaBugie
CI HANNO PRESO PER IL COVID
Per non dimenticare tre anni di abusi di potere
Anno 2023 pag. 514 € 16
-
Audio registrati
-
La censura di YouTube
YouTube ha censurato in passato circa il 20% dei video che abbiamo pubblicato e oggi ci impedisce di pubblicare video con temi contrari al politicamente corretto (islam, gay, covid, ecc.)
![](../graph/ragazzo_computer_scegli_argomento.jpg)
SCEGLI UN ARGOMENTO
Aborto
America
Animalisti e vegetariani
Attualità
Cinema
Comunismo
Cristianesimo
Ecologia
Economia
Eutanasia
Evoluzionismo
Famiglia e matrimonio
Fecondazione artificiale
Immigrazione
Islam
Libri
Liturgia e sacramenti
Morale
Omelie
Omosessualità
Pedofilia
Pillole
Politica
Santi e beati
Scienza
Scuola
Storia
Televisione
« Torna agli articoli di Andrea Bartelloni
![](../public/bastabugie10_argomenti/scienza_200x200.jpg)
«Noi andremo al rogo, moriremo bruciati, ma non rinunceremo mai alle nostre convinzioni». Profetiche parole quelle pronunciate nel 1939 dal più grande genetista russo, Nikolaj Ivanovic Vavilov (1887-1943), botanico che ebbe la sorte di entrare in contrasto col più influente Trifin Denisovic Lysenko (1898-1976). Quest'ultimo, che Vavilov aveva inizialmente appoggiato, faceva coincidere gli obbiettivi della scienza con quelli generali della società, e solo ciò che serviva alla rivoluzione era degno di ogni sforzo scientifico. Con queste parole Italo Calvino, sull'Unità del 31 dicembre 1948, elogiava la figura e l'opera di Lysenko e descriveva il dibattito in corso all'epoca, contrapponendo la scienza proletaria a quella borghese.
Le teorie di Lysenko promettevano risultati rapidi contrapposti a quelli di Vavilov che seguiva le teorie di Mendel considerate idealiste e che seguiva rigorosi protocolli con accurati test. Ma proprio le teorie "idealiste" di Vavilov si dimostrarono essere le più praticabili a fronte di quelle di Lysenko, fantasiose e disastrose per l'agricoltura sovietica.
«E' almeno strano il rifiutare Mendel dopo quarant'anni di prove – scriveva Vavilov -. È particolarmente strano per me da quando i miei lavori mi hanno obbligato ad essere ben consapevole della storia della genetica. Ho avuto l'opportunità di studiare a lungo in Inghilterra dove ho osservato le lotte che hanno accompagnato l'affermarsi delle teorie di Mendel».
Ma gli scienziati che non si piegavano alla volontà del partito e che non utilizzavano la scienza a fini ideologici, venivano allontanati o arrestati e condannati a morte. C'era sempre qualcuno pronto a rimpiazzarli piegando le teorie scientifiche alle premesse ideologiche marxiste.
Vavilov fu accusato assieme ad altri, di seguire le idee della genetica classica mendeliana in contrasto con la dottrina Stalin-Lisenko e arrestato il 6 agosto 1940 con l'accusa di spionaggio. Dopo estenuanti interrogatori si dichiarò colpevole di tutto meno che di spionaggio. La condanna a morte fu attesa, secondo quanto racconta A. Solzenicyn nel primo volume di Arcipelago Gulag (pag. 448), in una cella sotterranea priva di finestre e venne commutata, anche grazie a pressioni internazionali, in venti anni di carcere. Vavilov, ormai incapace di camminare, di li a poco morì di fame nel carcere di Saratov. Fu sepolto in una fossa comune e il suo nome rimosso dai Membri dell'Accademia Sovietica delle Scienze nel 1945.
Assieme a lui altri scienziati respingevano le folli tesi di Lysenko e subirono trattamenti simili: Solomon Levit (1894-1943), direttore dell'Istituto Medicogenetico, Nikolai Tulajkov (1873-1937), direttore dell'Istituto dei cereali, Georgiј Dmitrievič Karpečenko (1899-1941), Nikolaj Vladimirovič Timofeev-Resovskij (1900-1981). Le teorie scientifiche piegate all'ideologia portarono a disastri specialmente in campo agricolo e furono causa e concausa di carestie e di milioni di morti ormai ben documentati.
Vavilov può essere considerato a tutti gli effetti il primo martire della genetica (James F. Crowe, N.I. Vavilov, Martyr of genetic truth, Genetics 134: 1-4, Maggio 1993), il suo nome fu riabilitato grazie agli sforzi della moglie, E. I. Barulina. Assieme al figlio Yury soffrì le privazioni per essere la moglie di un "nemico pubblico", ma, dopo la morte di Stalin, si adoperò anche per la pubblicazione di alcune sue opere fondamentali. Barulina morì a Mosca nel 1957 e il loro figlio, laureato in Fisica e Matematica vive a Mosca.
-
BastaBugie consiglia
FOGLIETTO MESSA
Con i commenti dei Padri della Chiesa
Sito rinnovato
-
Pubblicato 10 anni fa...
SENTINELLE IN PIEDI
Chi vuole bloccarle?
di Benedetta Frigerio
Articolo del 4 luglio 2014
-
Libro della settimana
Benedetto il giorno
di Costanza Miriano
che abbiamo sbagliato
Anno 2024 / pag. 160 / € 15
-
Video della settimana
TRUMAN SEI TU
Video ironico
di Silver Nervuti
Durata: 6 minuti (2024)
-
Da FilmGarantiti.it
PINOCCHIO
Il capolavoro di Collodi
Giudizio: eccellente (****)
Genere: commedia (2002)
-
I dossier di BastaBugie
BENEDETTO XVI
Il Papa teologo
I migliori discorsi (e omelie)
-
Santo della settimana
MARIA GORETTI
Martire della purezza
di Giovanni Alberti
Festa: 6 luglio
-
Personaggi del passato
PADRE AMORTH
Esorcista
1925 - 2016 (91 anni)