I PIÙ LETTI DEL MESE
-
Il 1° libro di BastaBugie
CI HANNO PRESO PER IL COVID
Per non dimenticare tre anni di abusi di potere
Anno 2023 pag. 514 € 16
-
Audio registrati
-
La censura di YouTube
YouTube ha censurato in passato circa il 20% dei video che abbiamo pubblicato e oggi ci impedisce di pubblicare video con temi contrari al politicamente corretto (islam, gay, covid, ecc.)
SCEGLI UN ARGOMENTO
- Aborto
- America
- Animalisti e vegetariani
- Attualità
- Cinema
- Comunismo
- Cristianesimo
- Ecologia
- Economia
- Eutanasia
- Evoluzionismo
- Famiglia e matrimonio
- Fecondazione artificiale
- Immigrazione
- Islam
- Libri
- Liturgia e sacramenti
- Morale
- Omelie
- Omosessualità
- Pedofilia
- Pillole
- Politica
- Santi e beati
- Scienza
- Scuola
- Storia
- Televisione
« Torna agli articoli di Antonio Borrelli
Barbara Koob nacque il 23 gennaio 1838 a Heppenheim in Germania, figlia di Peter Koob e Barbara Witzenbacher, agricoltori. Nel 1840, quando lei aveva due anni, la sua famiglia emigrò negli Stati Uniti, stabilendosi nella città di Utica, nello Stato di New York. Suo padre cambiò il cognome da Koob a Cope, dopo aver ottenuto la cittadinanza americana, il che comportava l'estensione della stessa all'intera famiglia.
Da adolescente, Barbara prese a lavorare in una fabbrica per dare un a mano ai bisogni della famiglia, cresciuta nel frattempo di altri tre fratelli e con il padre invalido. Frequentando la Scuola parrocchiale di San Giuseppe a Utica, poté ricevere la Prima Comunione nel 1848.
In quest'ambiente fiorì la sua vocazione allo stato religioso, ma tale desiderio dovette essere accantonato, perché le condizioni economiche della famiglia non permettevano il suo allontanamento. Solo a 24 anni poté entrare nell'Istituto delle Suore del Terz'Ordine Francescano di Syracuse, dove, dopo il noviziato, emise la professione religiosa con il nome di suor Marianna.
L'apostolato di quelle suore, fra l'altro, consisteva nell'educazione dei figli degli emigrati tedeschi. Suor Marianna, quindi, apprese la lingua originaria dei suoi genitori e fu incaricata di dirigere una nuova scuola specifica.
Per le sue doti intellettuali e per la sua generosa dedizione svolse delicati incarichi nella sua Congregazione, fra i quali la cura dei poveri da lei prediletti, nei due ospedali di Santa Isabella a Utica e San Giuseppe a Syracuse (1869). Fu eletta Madre Provinciale nel 1877 e riconfermata all'unanimità nel 1881.
Due anni dopo, nel 1883, era Madre generale quando le giunse una richiesta del vescovo di Honolulu, che a sua volta girava alle suore una petizione del re delle isole Sandwich, nell'Oceano Pacifico (le attuali Hawaii, 50° Stato degli USA dal 1959), il quale chiedeva di avere infermiere per i lebbrosi abbandonati del regno.
La situazione era critica e già 50 comunità religiose avevano rifiutato la petizione reale. Un religioso, padre Damiano de Veuster, aveva scelto di vivere in quelle condizioni precarie, ma faceva presente che sarebbero state necessarie delle suore.
I malati, strappati dai familiari e dai loro villaggi, venivano portati nell'isola di Molokai, dove non esistevano edifici idonei né assistenza sanitaria. Si sarebbe dovuto costruire un ospedale e soprattutto instaurare una severa terapia igienica generale, specie per i figli più piccoli dei lebbrosi, che avevano seguito le madri ed erano bisognosi di educazione.
Madre Marianna scelse sei suore fra le 25 che si erano offerte e partì con loro per fondare una Missione delle Suore del Terz'Ordine Francescano nelle Sandwich; le accompagnò prima a Honolulu e poi a Molokai. Collaborò quindi con il governo locale a istituire ospedali in varie isole dell'arcipelago.
Padre Damiano, che aveva contratto la lebbra nel 1884, venne assistito dalle suore come gli altri malati: morì nel 1889. Tutto il lavoro organizzativo passò a madre Marianna, la quale, anche per le minacce delle altre suore di tornarsene con lei in America, dovette restare a Molokai per salvare la Missione e dimettersi dal suo incarico.
Non tornò più in America e restò a servire i lebbrosi per quasi 30 anni. Fondò due case separate per i figli dei lebbrosi, tenuti nella più grande igiene, così che una volta adulti potessero essere inseriti sani nella società.
Madre Marianna di Molokai, come ormai veniva chiamata, conosceva uno per uno i malati e li chiamava per nome. Li istruiva a coltivare quell'arida terra facendo spuntare arbusti, fiori e alberi, ma soprattutto ridonando loro la dignità di esseri umani non più emarginati e inutili. Gli storici la descrissero come «una religiosa esemplare con un cuore straordinario». Morì a Molokai il 9 agosto 1918 a 80 anni, di morte naturale.
Nota di BastaBugie: per approfondire si può leggere la storia di padre Damiano de Veuster che fu il fondatore della missione a Molokai.
SAN DAMIANO DE VEUSTER NON EBBE PAURA DI PORTARE CRISTO AI LEBBROSI DI MOLOKAI
Il missionario belga chiese ai superiori di poter evangelizzare i luoghi sperduti delle Hawaii che nessuno voleva visitare (FILM GRATUITO: Molokai, l'Isola Maledetta)
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7369
-
900 edizioni
di BastaBugie
Da 18 anni al tuo servizio
Oltre le notizie per scoprire la verità
-
Pubblicato 10 anni fa...
SHAKESPEARE
Era cattolico!
di Elisabetta Sala
Articolo del 21 novembre 2014
-
Libro della settimana
SACERDOZIO FEMMINILE?
Perché la Chiesa dice no
Ed. Fede & Cultura
Anno 2024 / pag. 144 / € 14
-
Video della settimana
DIECI COSE...
che gli europei pensano
a cura di Silver Nervuti
Durata: 3 minuti
-
Da FilmGarantiti.it
SISSI, LA GIOVANE IMPERATRICE
Il sogno di una monarchia cattolica
Giudizio: consigliato (*)
Genere: storico (1956)
-
I dossier di BastaBugie
COMUNIONE
Sulla lingua o in mano?
Dossier: 8 articoli e 1 video
-
Santo della settimana
SAN LEONARDO DA PORTO MAURIZIO
Apostolo della Via Crucis
di Ermes Dovico
Festa: 26 novembre
-
Video per la formazione
MILLENNIALS
Una generazione difficile
di Simon Sinek
Durata: 18 minuti
-
Personaggi del passato
EUGENIO SCALFARI
Giornalista
L'Espresso e Repubblica
1924 - 2022 (98 anni)