« Torna agli articoli di C


SIENA: FESTA DELL’UNITÀ ARCHIVIATA DAL PARTITO DEMOCRATICO? MACCHÉ, È LA STESSA IN MANO AGLI EX DS
La Festa dell’Unità, implacabile, troneggia in Fortezza.
di Marco Falorni
 

Forse qualcuno pensava che, con l’avvento del Partito Democratico, la Festa dell’Unità fosse archiviata? Forse qualcuno pensava che la Fortezza, in estate, tornasse a disposizione dei senesi, magari con café chantant, cinema all’aperto per tutta la stagione, aiuole ben tenute, e chiusura del cancello rigorosamente a mezzanotte? Ma neanche per idea. La Festa dell’Unità si fa e basta, e con la solita ricetta. Prendiamo a prestito le parole usate dall’articolista de La Nazione: “…il resto è pressoché uguale a sempre. Dalla location (la Fortezza) alla formula (politica, ristoro e musica), per finire con l’organizzazione che sostanzialmente resta in mano agli ex DS”. Più chiaro di così…
Del programma, è semmai particolarmente interessante, andare a vedere cosa è previsto nelle serate dei quattro giorni di Palio. Ebbene per mercoledì 13 agosto, giorno della tratta, oltre alle salcicce abbrustolite si potrà gustare dibattito politico, spettacolo di illusionismo e balera. Per giovedì 14 agosto, giorno del solennissimo corteo dei ceri e dei censi, è in cartellone un ricco dibattito sull’alfabeto riformista, spettacolo teatrale e balera. Anche per venerdì 15 agosto, giorno dedicato a Maria Santissima Assunta in Cielo, Patrona e Regina di Siena e del suo Antico Stato, e festa nazionale della Repubblica Senese, non c’è requie: musica jazz e balera, ma in compenso, al posto della politica, una bella tombola gigante. Per sabato 16 agosto, giorno del Palio, l’organizzazione diessina ha previsto solo la balera, per gli irriducibili che se ne sbattono delle contrade e della senesità varia.
Niente da dire, dunque, la sensibilità è la stessa di sempre. Anche il nome resta: Festa dell’Unità, con l’aggiunta de “per il Partito Democratico”. Per la verità c’è anche un suggestivo sottotitolo: “In festa nella terra dove i sogni diventano realtà”. Beati loro. A diversi pareva che fossero gli incubi a diventare realtà.

 
Fonte: fonte non disponibile, 8 Agosto 2008