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Spettabile Redazione di BastaBugie,
i provvedimenti suggeriti da alcune conferenze episcopali regionali in occasione dell'"emergenza coronavirus" mi lasciano molto perplesso.
L'aver abolito la santa Messa aperta alla partecipazione da parte del popolo è un cedimento alle logiche mondane.
A parte il fatto che durante la santa Messa, soprattutto feriale, c'è una così bassa partecipazione che, se vogliono, le persone possono agevolmente mantenere la distanza desiderata le une dalle altre, le forme di devozione indicate come alternative (ad esempio, Adorazione Eucaristica, santo Rosario) non possono sostituire l'Eucaristia.
È grave che i vescovi abbiano meno fede Eucaristica e, in generale, nell'efficacia soprannaturale della santa Messa.
Anche durante le pestilenze del passato la santa Messa pubblica non mi risulta che fu sospesa. Cambiarono, semmai, i luoghi in cui veniva celebrata. Non tutti sanno (ma i vescovi dovrebbero saperlo) che molti tabernacoli che sorgono in luoghi pubblici (tipicamente negli incroci delle strade) devono la loro origine al fatto che lì, durante le epidemie di peste, veniva celebrata la santa Messa e il popolo partecipava affacciandosi alle finestre, così da mantenere le distanze ma senza rinunciare alla partecipazione pubblica della celebrazione.
Faccio notare che si trattava della peste e non, come oggi, di una forma un po' più morbosa di influenza.
Se, insieme a questa considerazione, ci ricordiamo che intere schiere di martiri preferirono affrontare la morte terrena anziché rinunciare alla santa Messa poiché, come impavidamente molti di loro affermarono, non potevano vivere senza la Domenica, beh, si ha la misura della fede Eucaristica di questi pastori.
Mi risulta incomprensibile, inoltre, come si possa incentivare l'Adorazione Eucaristica e poi sospendere la santa Messa pubblica o obbligare, come sta accadendo ad esempio in Toscana (dove la Messa per ora non è stata sospesa) a ricevere l'Eucarestia sulla mano, quando è stato provato che così facendo si rilasciano molti più frammenti di ostia rispetto alla modalità ordinaria sulla lingua, ben sapendo per fede che in ciascuno di essi c'è Cristo intero.
Non nascondano questi pastori la poca fede con un presunto allineamento alle disposizioni impartite dalle autorità laiche poiché esse non hanno sospeso, ad esempio, le frequentazioni dei trasporti pubblici, dei locali commerciali, ecc., normalmente - ahinoi - assai più affollati delle chiese.
Infine, quest'ultima considerazione: sono quasi trecento anni che più di duecento ostie consacrate si trovano in perfetto stato di conservazione a Siena ed è stato scientificamente osservato come muffe, spore e altri micro organismi si trovino sul cristallo nonché sul fondo e sotto il coperchio del contenitore ma non su di esse...
Inoltre è stato limitato l'uso dell'acqua santa... Eppure sono più di centocinquanta anni che ogni sorta di malati, sottolineo che si tratta di malati, si bagnano nelle acque di Lourdes e nessuno ha mai preso malattie per questo. In pratica e, tantomeno, nella fede non c'era quindi nessuna necessità di questi provvedimenti, perché se Dio non permette che le ostie di Siena si corrompano e i malati di Lourdes si contaminino, lo stesso farà con noi.
Già, nella fede... ma noi e i nostri pastori l'abbiamo ancora questa fede? Se noi e i nostri pastori amassimo veramente e adeguatamente la santa Messa, secondo voi non avrebbero escogitato forme alternative di celebrazione come si fece in passato? Se i nostri pastori avessero ancora un'integra fede nella transustanziazione delle Specie Eucaristiche, con ciò che ne consegue, avrebbero obbligato i fedeli a ricevere l'ostia consacrata in mano?
Pierluigi
RISPOSTA DEL DIRETTORE
Caro Pierluigi,
in questi giorni abbiamo ricevuto diverse mail da lettori che chiedevano come comportarsi in questa incresciosa situazione che si è venuta a creare. Abbiamo deciso di pubblicare la tua mail per dare, seppure indirettamente, una risposta a tutti loro.
Per approfondimenti sulla comunione sulla lingua o sul coronavirus si possono leggere gli articoli che abbiamo raccolto nei nostri dossier. Clicca sul link di quello che ti interessa.
DOSSIER "COMUNIONE SULLA LINGUA"
Come ricevere l'Eucarestia
Per vedere tutti gli articoli,clicca qui!
DOSSIER "CORONAVIRUS"
Sì alla prudenza, no al panico
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DOSSIER "LETTERE ALLA REDAZIONE"
Le risposte del direttore ai lettori
Per vedere tutti gli articoli, clicca qui!
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