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C'è un giudice che in Canada ha legalizzato il poliamore. La vicenda è la seguente. Bill e Eliza hanno una relazione. In questa relazione, con il consenso sia di Bill che di Eliza, si inserisce anche Olivia, la quale diventa amante sia di lui che di lei. Poi Bill ed Eliza hanno un bambino di nome Clarke. Nella crescita del bambino si occupa anche Olivia la quale, tramite alcuni farmaci, riesce a produrre del latte e ad allattare Clarke.
I genitori di Clarke vorrebbero che anche Olivia fosse riconosciuta come genitore, tanto da figurare con questo titolo nel suo certificato di nascita. L'iter giudiziario per ottenere questo risultato approda infine presso l'Alta Corte della Columbia Britannica, una provincia canadese. Lunedì 26 aprile il giudice Sandra Wilkinson ha dato disco verde alla richiesta dei tre, precisando che in tal modo si andava a colmare una lacuna presente nella legge provinciale conosciuta come Family Act Law. Questa legge - e la precisazione è importante - già permette di riconoscere tre genitori nei casi di fecondazione artificiale eterologa. In questi casi i genitori sono la coppia richiedente e il «donatore» di sperma o ovociti. L'argomentazione logica, date queste premesse errate, non poteva che essere la seguente: se un «donatore» di gameti può diventare genitore, non si vede perché non può diventarlo anche un altro soggetto che ha soddisfatto degli oneri tipicamente genitoriali come quelli concernenti l'educazione del minore. Il giudice ha dichiarato: «Le prove indicano che il legislatore non aveva previsto la possibilità che un bambino potesse essere concepito attraverso un rapporto sessuale e avere più di due genitori. In parole povere, il legislatore non aveva contemplato la famiglia poliamorosa».
UNA DONNA E DUE UOMINI COME GENITORI
Non è la prima sentenza di questo tipo. Nel 2018 un tribunale di Terranova e Labrador riconobbe una donna e due uomini come genitori di un minore, rimanendo sempre incerto quale fosse il padre biologico tra i due. Riconoscere una plurigenitorialità in casi come questi, ossia in casi in cui più persone sono legate da meri vincoli affettivi ma non da vincoli coniugali, significa riconoscere contemporaneamente i legami poliamorosi. Le cause prossime di questa ennesima deriva morale sono plurime.
Volendo ricordare quelle più salienti, potremmo indicare in primis la legalizzazione della fecondazione artificiale e in specie quella di tipo eterologo. Se si legittima questa pratica si può legittimare, come abbiamo visto, anche la triplice genitorialità che nasce da tale pratica. In secondo luogo, la legittimazione dell'omogenitorialità. Se il limite della diversità sessuale deve essere eliminato in merito al tema della genitorialità, così deve avvenire anche per i limiti numerici. Perché un bambino deve essere costretto ad avere solo due genitori e non tre o quattro? E poi tre è sicuramente meglio di due.
Se queste sono alcune delle cause prossime, gli effetti futuri di questa sentenza e di altre simili che ne seguiranno potrebbero essere almeno i seguenti: la legalizzazione della poligamia e poliandria. Se si legittima una semplice relazione affettiva e sessuale tra più persone, a fortiori si dovrà legittimare una relazione coniugale tra più persone perché, a differenza della prima, nella poligamia e nella poliandria c'è addirittura un'assunzione di molteplici responsabilità tra i «coniugi».
QUALSIASI MOTIVO DIVENTA LEGALE PER DIVENTARE GENITORE
Secondo possibile effetto: più persone, in tempi successivi, anche quindi molto in là nel tempo da quando è venuto al mondo il bambino, e per i motivi più disparati potranno venire dichiarate genitori. Nel caso prima raccontato abbiamo avuto una donna che dopo due anni e mezzo dalla nascita di Clarke è stata riconosciuta come genitore perché aveva contribuito alla sua educazione e perché era inserita nella relazione tra Eliza e Bill. Altri motivi potrebbero essere sufficienti per dichiarazioni di genitorialità simili: aiutare nel ménage domestico, aver contribuito economicamente alla vita familiare, essere stato il medico, l'avvocato o il commercialista del nucleo familiare originario, aver ispirato alcune scelte fondamentali della famiglia in quanto persona particolarmente carismatica, pensiamo ad un uomo di cultura, ad un vip, addirittura ad un sacerdote. Qualsiasi motivo sarebbe buono per diventare genitore.
Questa vicenda testimonia che ormai la famiglia è in liquidazione, ossia si è liquefatta perché da tempo è evaporato l'istituto del matrimonio e ancor prima le autentiche relazioni affettive. Più a monte ancora si è liquefatta la vera antropologia, ossia il riconoscimento di quale sia la natura dell'uomo e le sue esigenze e doveri. L'identità dell'uomo, della famiglia e della genitorialità non è più un dato di fatto di carattere metafisico da riconoscere, bensì una realtà sociale inventata e creata dall'uomo, manipolabile a suo piacimento secondo i suoi capricci e dunque lasciata in balia del suo libero arbitrio.
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