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EMBRIONI ARTIFICIALI: STA ARRIVANDO IL TRANS-UMANESIMO
Eliminata l'anima, il corpo non resta che un involucro vuoto e quindi commerciabile (l'importante è assicurare il benessere e l'incorruttibilità del corpo)
di Gloria Callarelli
 

Se avete letto "Il mondo nuovo" di Aldous Huxley non potete non rabbrividire: il nuovo progetto o "concept", dal nome "EctoLife Artificial Womb Facility" è la realizzazione dell'essere umano artificiale perfettamente descritta nel romanzo di cui sopra con la materializzazione dell'utero artificiale. Non più solo bambini in provetta: la nuova frontiera è bambini in provetta ma magari cresciuti in un incubatore artificiale. E non è un incubo ma è già nero su bianco o, per restare in tema, frame su video.
Il suo creatore è Hashem Al-Ghaili, produttore, regista e divulgatore scientifico di origine yemenita che abita a Berlino, in Germania. Biologo molecolare di professione, come si legge sul suo sito, «Hashem usa le sue conoscenze e la sua passione per la scienza per educare il pubblico attraverso i social media e i contenuti video». Ecco educare è termine significativo. 33 milioni di follower su Facebook, oltre 17 miliardi di visualizzazioni: una macchina da guerra transumanista perché i suoi video, tra un post curioso e un altro più leggero, veicolano messaggi pandigitali dove la scienza è una vera e propria fede.
Ovviamente il video sulla macchina per la gravidanza artificiale ha suscitato scandalo e clamore ma ormai il refrain lo abbiamo compreso: bene o male basta che se ne parli. Nel spiegare il progetto, Hashem Al-Ghaili è stato abbastanza esplicito: «La genetica è progredita da Dolly a oggi e andrà sempre meglio: questo è un progetto che è stato pensato per far vedere fino a dove la tecnica è arrivata oggi». Ma il punto è, al solito, che per il solo fatto che se ne parli dobbiamo cominciare a preoccuparci. Siamo già entrati nella fase "impensabile": il primo step della ormai famosa teoria di Overton.

DIVIETO MA CON QUALCHE ECCEZIONE
E vedrete che arrivare al secondo gradino, "divieto ma con qualche eccezione", sarà un attimo. «Attualmente non puoi sperimentare embrioni dopo 14 giorni - spiega - quindi è ovvio che bisogna eliminare certe restrizioni. Non è un passaggio che si può fare in pochi giorni ma direi che potremmo arrivare alla produzione in dieci, quindici anni al massimo. Ma occorre che le persone accettino questo strumento: al momento la stragrande maggioranza non è d'accordo». E grazie a Dio, potremmo veramente dire.
Infatti a farla da padrone ora è, naturalmente, lo scoglio etico che blocca qualsiasi riforma. Religione e spiritualità sono il limite più grande per questi dottor Matrix che non concepiscono la vita se non come agglomerato "di cellule": «Un bambino nell'utero artificiale avrà tutto: memoria, coscienza, come qualsiasi altro bambino. Anima o spiritualità sono concetti non scientifici: non ci sono evidenze scientifiche della presenza di un'anima in noi» si affretta a ribadire lasciando trasparire il cinismo scientifico di chi parla di esseri umani come di carne da allevamento, o se preferite, come macchine da fabbricare in serie. Eliminata l'anima, effettivamente, non resta che un involucro vuoto, commerciabile. L'importante è assicurare (l'illusione) del benessere umano eterno e di una incorruttibilità del corpo che diventa idolo. Ad ogni modo una volta che molti accetteranno l'idea transumanista (e vedrete che la propaganda farà ampiamente il suo dovere) modificare le leggi sarà solo questione di tempo. Del resto la legalizzazione è proprio l'ultimo passaggio della finestra di Overton di cui abbiamo parlato.

DALLA PADELLA ALLA BRACE
Per questi studiosi la stessa maternità surrogata (il cui problema etico non si pone minimamente, figurarsi) è già preistoria e oltre ad essere "costosa" presuppone che la donna si assoggetti alla pratica per altre donne o uomini. Quando (il se per lui è già superato) questa tecnica prenderà piede, le donne potranno «assistere alla gravidanza», controllarla. Senza fatica. Vuoi mettere la qualità del servizio dell'utero artificiale? Insomma: dalla padella alla brace.
Lo scienziato, poi, ci mette in guardia: «Noi usiamo la tecnologia per il bene: certo bisogna stare attenti che la tecnica non vada in mani sbagliate. Mercato nero di organi... ecc bisogna evitare questo». Oltre al danno, dunque, la beffa di chi si identifica innocente spostando l'attenzione su altri colpevoli.
Se pensate che nessuno asseconderà mai queste teorie folli, però, vi sbagliate: «La questione ha suscitato un tale interesse - ci fa sapere - che molti investitori si sono già fatti avanti». Ecco appunto. Se non capiamo che dobbiamo investire risorse e tempo nel combattere tali strampalate teorie, sarà dura. Il "mondo nuovo" di Huxley è dentro le parole di questo scienziato che non si inventa nulla ma solo converte il diabolico pensiero distopico in realtà: è nostro compito conoscere tutto questo e combatterlo altrimenti si materializzerà sempre più l'illusione del trionfo, le cui conseguenze le pagheremo noi, dell'uomo su Dio.

 
Titolo originale: Embrioni artificiali? Il trans-umanesimo è (quasi) già qui
Fonte: Provita & Famiglia, 30 dicembre 2022