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« Torna agli articoli di Chiara Chiessi
Non bastavano le drag queen, uomini travestiti da donne che si esibiscono in spettacoli volgari (alcuni di loro anche in biblioteche pubbliche a leggere favole LGBT a bambini con il plauso dei genitori): la nuova frontiera sono i drag kids, bambini trasformati in fenomeni da baraccone, fatti esibire travestiti da donna in locali e contesti allucinanti.
Uno dei più famosi è Desmond Naples, in arte Desmond is Amazing, un bambino di New York di dieci anni che dall'età di sette viene fatto esibire nei locali gay degli Stati Uniti. Divenuto una vera e propria icona ispiratrice, secondo il cantante drag RuPaul, Desmond rappresenta "il futuro dell'America". Il bambino avrebbe fondato inoltre la Haus of Amazing, la prima casa in cui ragazzi drag kid possono esibirsi e travestirsi senza timore di essere giudicati.
Ecco una frase a lui attribuita: «La gente dovrebbe avere la possibilità di ballare, cantare o vestirsi in qualunque modo. Puoi esprimerti come vuoi. Non importa se ti piace il jazz o il rap, il balletto o la sala da ballo, gli abiti da donna o i completi da uomo. Puoi semplicemente farlo. A me piace Diana Ross. Forse piace anche a te».
LA STORIA DI DESMOND
In età prescolare, Desmond si divertiva a vestirsi con gli abiti della madre, mettendo in testa asciugamani per creare delle parrucche. A sei anni, dopo aver visto il cartone animato Frozen, chiese alla madre di comprargli un costume come quello di Elsa.
A nove anni, il bambino dichiarò la sua omosessualità ai genitori, dicendo inoltre di desiderare di vestirsi da donna. Il suo essere gay si identificava nella certezza di non essere attratto dall'altro sesso e dal fatto che, in futuro, avrebbe voluto accanto a sé un compagno maschio.
Per comprendere meglio il livello di sessualizzazione precoce a cui questo bambino viene sottoposto, ricordiamo una notizia riportata dal Daily Wire, in cui a dicembre il piccolo Desmond, travestito da donna in maniera sessualmente esplicita, avrebbe ballato in un locale gay a Brooklyn mentre uomini adulti gli lanciavano dei soldi.
Uno dei presenti ha così commentato: "Me ne sono andato dopo aver visto un bambino ballare sul palco mentre gli gettavano dei soldi, era sabato sera e questa cosa mi ha disturbato"
Il fenomeno di Desmond is Amazing rappresenta nient'altro che la strumentalizzazione da parte della lobby LGBT della fragilità di una ragazzo di dieci anni, creando un inquietante business che sta sdoganando condotte pedofile. E allora ci chiediamo: i genitori del piccolo Desmond dove sono? O sono troppo impegnati a battere le mani durante le esibizioni raccapriccianti del figlio?
L'altro drag kid balzato sui media è Nemis Quinn, canadese di dieci anni, meglio conosciuto come Queen Lactatia. È diventato una star dopo essere apparso, alcuni anni fa, sul palco con la volgare drag queen "Bianca Del Rio" all'ultima data del "Werq The World Tour".
VITTIMA INNOCENTE (ANCHE) DEI SUOI GENITORI
I genitori di Nemis, che supportano pienamente il figlio nel voler essere una drag queen, hanno così commentato: "Quando Nemis è fuori dal personaggio, si identifica in un maschio e quando è una drag si identifica in una femmina. Per Nemis la drag è una performance, un personaggio. Quando diventa Lactatia, diventa il suo personaggio, diventa una ragazza col pene. Per quanto riguarda i ruoli di genere, abbiamo dato ad entrambi i nostri bambini l'ideale che non c'è niente solo per femmine e niente solo per maschi. È cresciuto indossando i costumi da principessa e scarpe fantasia di sua sorella mentre giocavano con le monster trucks e andavano sullo skateboard"
Continuano dicendo che Nemis "comprende che la maggior parte dei drag queen sono gay; è qualcosa di cui abbiamo parlato molto a lungo perché (Nemis) ha espresso la sua preoccupazione che la gente non lo creda una "vera" drag o non lo prenda seriamente perché non è gay. Forse adotterà un'identità gay nel futuro? Chi lo sa?"
Alle telecamere, Nemis ha dichiarato: "Penso che chiunque può fare ciò che vuole nella vita. Non importa cosa pensano gli altri... Se vuoi essere una drag queen e i tuoi genitori non vogliono, necessiti di nuovi genitori".
All'epoca della dichiarazione, Nemis aveva otto anni. C'è da rabbrividire nel pensare alla diseducazione mostruosa che gli è stata impartita, alla terribile violenza psicologica che sta subendo.
SAREBBE MEGLIO UNA MACINA AL COLLO...
"Stiamo assistendo all'abbraccio della comunità LGBTQ+ alla violenza minorile coltivando la malattia mentale nel promuovere il "drag" nel bambino. Non serve un ingegnere missilistico per sapere che questo alla fine porterà al gioco sessuale", ha dichiarato Stephen Black, vittima di abusi sessuali nell'infanzia, prima omosessuale ed ora uomo cristiano di famiglia.
Continua raccontando a LifeSiteNews: "Oggi vediamo - veramente, proprio davanti ai nostri occhi - un declino morale come non abbiamo mai assistito, un mentalità demenziale che chiama il male bene ed il bene male. La Bibbia aveva previsto che questi giorni sarebbero arrivati e li stiamo sicuramente vivendo".
Come non rabbrividire vedendo queste vittime innocenti della lobby LGBT sacrificate e diventate delle pedine totalmente asservite al gender diktat? Le parole evangeliche risuonano chiare e terribili: "Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino e fosse gettato negli abissi del mare." (Matteo 18,6)
Nota di BastaBugie: ecco altre notizie dal "gaio" mondo gay (sempre meno gaio).
IL SOTTOSEGRETARIO CINQUESTELLE SPADAFORA VUOLE IL REATO DI OMOFOBIA
Il sottosegretario alla Pari opportunità Vincenzo Spadafora viene intervistato da La Stampa. Spadafora vuole che l'"omofobia" sia considerata reato. «Ci sono già diverse proposte di legge depositate in Parlamento - afferma il sottosegretario - e questo vuol dire che c'è una volontà larga da parte dei partiti. [L'approvazione della legge] non è stata inserita nel contratto di governo e quindi non verrà considerata una priorità, di questo ne dobbiamo prendere atto. Non dobbiamo prendere in giro le associazioni Lgbt dicendo che arriverà in pochi mesi. La mia battaglia è per riuscire ad approvarla entro fine legislatura».
Poi Spadafora rende noto che la diffusione dell'ideologia gender deve essere ancor più incoraggiata nelle scuole e fa pressing sul Ministro dell'Istruzione: «Il ministero dell'Istruzione è il partner più importante per noi e per le associazioni Lgbt. Dobbiamo avviare progetti di informazione con i ragazzi e di formazione sul giusto approccio da avere nei loro confronti. Questo deve andare al di là delle stupidaggini che ho sentito dire sulla "teoria gender" o altre cose meschine di questo tipo che possono solo alimentare l'odio. Per questo lanciamo un appello: bussiamo alla porta di Bussetti tutti i giorni, per riuscire a scavalcare quel muro e poter collaborare con il Miur a progetti che noi porteremo comunque avanti».
In breve Spadafora vuole limitare la libertà di parola con il reato di omofobia - in carcere dunque chi osa criticare l'omosessualità - e vuole indottrinare i bambini secondo il credo gender.
(Gender Watch News, 20 maggio 2019)
GAY PRIDE A DISNEYLAND PARIS
Il 1° giugno 2019 si svolgerà un Gay Pride presso il Disneyland Paris e si chiamerà Magical Pride. E' la prima volta che capita in un parco a tema della Disney. La località è stata scelta per aprire il mese mondiale del Pride, al fine di "celebrare la diversità nel luogo in cui i sogni diventano realtà!". Dalle ore 20 di quel giorno le persone potranno partecipare alla Magical March of Diversity Parade.
Questo Gay Pride non è il primo evento gay friendly che avviene in un parco Disney. Infatti dal 1991 ogni anno al Walt Disney World di Orlando, in Florida, vengono organizzati i Gay Days.
Il Gay Pride disneyano da una parte fa avvicinare anche le anime innocenti dei bambini al mondo dell'omosessualità e su altro fronte presenta la stessa omosessualità con i toni incantati e sognanti di una fiaba Disney.
(Gender Watch News, 6 febbraio 2019)
NESSUN AIUTO PSICOLOGICO PER I MINORI GAY IN MASSACHUSETTS
Il governatore Baker ha approvato una legge del Massachusetts che vieta qualsiasi aiuto psicologico a favore di quei minori omosessuali che vogliono abbandonare la propria condizione omosessuale. È il 16° stato ad introdurre una legge simili. All'opposto se il minore vuole essere aiutato per continuare a vivere tal condizione l'aiuto è permesso.
La legge viola la libertà educativa dei genitori che, anche se lo desidereranno, non potranno ricevere aiuto dagli psicoterapeuti affinché loro figlio abbandoni questo suo orientamento. Parimenti viola la libertà professionale degli psicologi e psicoterapeuti: sono infatti i politici ad indicare a questi ultimi quali percorsi terapeutici far seguire ai loro pazienti.
(Gender Watch News, 10 aprile 2019)
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