I PIÙ LETTI DEL MESE
-
Il 1° libro di BastaBugie
CI HANNO PRESO PER IL COVID
Per non dimenticare tre anni di abusi di potere
Anno 2023 pag. 514 € 16
-
Audio registrati
-
La censura di YouTube
YouTube ha censurato in passato circa il 20% dei video che abbiamo pubblicato e oggi ci impedisce di pubblicare video con temi contrari al politicamente corretto (islam, gay, covid, ecc.)
SCEGLI UN ARGOMENTO
- Aborto
- America
- Animalisti e vegetariani
- Attualità
- Cinema
- Comunismo
- Cristianesimo
- Ecologia
- Economia
- Eutanasia
- Evoluzionismo
- Famiglia e matrimonio
- Fecondazione artificiale
- Immigrazione
- Islam
- Libri
- Liturgia e sacramenti
- Morale
- Omelie
- Omosessualità
- Pedofilia
- Pillole
- Politica
- Santi e beati
- Scienza
- Scuola
- Storia
- Televisione
« Torna agli articoli di Giacomo Samek Lodovici
«Quella natura che ci spinge a desiderare cose grandi è il cuore»: così recita il titolo della XXXI edizione del Meeting di Rimini che si apre oggi. Sono parole che invitano a riflettere sulla natura umana, sulla nostra radice profonda, sul fuoco che a volte ci pervade e che, in ogni caso, non si spegne mai del tutto, nemmeno quando una cultura riduzionista cerca di convincerci che siamo solo materia, né quando ci dedichiamo a cose volgari oppure a cose piccole in modo sproporzionato. In effetti, siamo esseri che desiderano cose grandi, come già suggerisce l’etimologia latina della parola desiderio che (secondo alcune ricostruzioni) è composta dal “de” privativo, che indica mancanza di qualcosa, e da “sidera”, cioè il cielo, le stelle, la felicità (fuor di metafora). E se è vero che «nulla di grande si fa senza passione», come hanno rilevato diversi autori, al fondo di ogni particolare passione e desiderio che ci spingono a cercare cose grandi c’è un desiderio radicale (tematizzato da moltissimi letterati e filosofi), che è la scaturigine ed il sostrato di tutti gli altri e del nostro intero dinamismo. Lo possiamo comprendere riflettendo sul sentimento della delusione.
Infatti, noi sperimentiamo due tipi di delusione. In primo luogo c’è la delusione per uno scopo mancato: volevamo un buon lavoro e non l’abbiamo avuto, volevamo girare il mondo e non ci siamo riusciti, volevamo essere amati e non siamo stati amati, ecc., perciò siamo insoddisfatti e amareggiati. Ma, in secondo luogo, esiste anche la delusione per uno scopo conseguito, quella che proviamo perché il raggiungimento di un certo traguardo non ci soddisfa come ci aspettavamo: volevamo un buon lavoro e l’abbiamo avuto, volevamo girare il mondo e ci siamo riusciti, volevamo essere amati e siamo stati amati, ecc., eppure, ogni volta, contrariamente alle nostre aspettative, dopo aver raggiunto un traguardo non siamo appagati. La delusione dell’obiettivo conseguito ci coglie (prima o poi) persino quando abbiamo raggiunto una meta a cui anelavamo spasmodicamente e ci rivela che nel nostro cuore alberga un desiderio − che è cifra della grandezza umana − che nessun bene finito può soddisfare: un desiderio di un Bene Assoluto. Per questo l’uomo è un essere essenzialmente inquieto, proteso a cercare in modo inesausto come l’Ulisse di Dante, mai pago, mai pienamente felice nella condizione storica della sua esistenza.
Più precisamente, la felicità umana è legata alle relazioni interpersonali di amore: non si può essere felici da soli e chi vive stabilmente (e non soltanto temporaneamente) in solitudine è tremendamente infelice o, nella migliore delle ipotesi, sperimenta una condizione di mera assenza di negatività, ma non di pienezza. D’altra parte, nessuna persona finita e nessuno dei nostri amori possono pienamente dissetare la nostra esigenza di infinito. Pertanto, la delusione dello scopo conseguito può farci comprendere che solo una definitiva e indefettibile relazione di comunione con una Persona Infinita può essere pienamente felicitante. Una comunione non provvisoria e parziale (quella che gli uomini di fede coltivano durante la loro vita mortale), bensì totale, dunque il cielo che de-sideriamo è il Cielo. Come ha scritto Simone Weil, «quaggiù ci sentiamo stranieri, sradicati, in esilio; come Ulisse, che si destava in un paese sconosciuto dove i marinai l’avevano trasportato durante il sonno e sentiva il desiderio d’Itaca straziargli l’anima». E quale sia la nostra Itaca ce lo evidenzia s. Agostino: «Ci hai fatti per te [o Dio] e il nostro cuore non trova pace finché non riposa in te».
-
900 edizioni
di BastaBugie
Da 18 anni al tuo servizio
Oltre le notizie per scoprire la verità
-
Pubblicato 10 anni fa...
SHAKESPEARE
Era cattolico!
di Elisabetta Sala
Articolo del 21 novembre 2014
-
Libro della settimana
SACERDOZIO FEMMINILE?
Perché la Chiesa dice no
Ed. Fede & Cultura
Anno 2024 / pag. 144 / € 14
-
Video della settimana
DIECI COSE...
che gli europei pensano
a cura di Silver Nervuti
Durata: 3 minuti
-
Da FilmGarantiti.it
SISSI, LA GIOVANE IMPERATRICE
Il sogno di una monarchia cattolica
Giudizio: consigliato (*)
Genere: storico (1956)
-
I dossier di BastaBugie
COMUNIONE
Sulla lingua o in mano?
Dossier: 8 articoli e 1 video
-
Santo della settimana
SAN LEONARDO DA PORTO MAURIZIO
Apostolo della Via Crucis
di Ermes Dovico
Festa: 26 novembre
-
Video per la formazione
MILLENNIALS
Una generazione difficile
di Simon Sinek
Durata: 18 minuti
-
Personaggi del passato
EUGENIO SCALFARI
Giornalista
L'Espresso e Repubblica
1924 - 2022 (98 anni)