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Spett.le redazione di Basta Bugie,
un'annotazione a margine del "consenso informato".
Si vuole che tale istituto, a sentire Eugenia Rocella, avrà la forza di fermare un meccanismo invasivo ormai in atto, cioè la propagazione dell'idea gender nelle scuole grazie all'infame di turno (presidi e quant'altro).
Temo non si stato considerato un aspetto della questione che credo cruciale. E' un fatto che vi siano infami (presidi, politici e quant'altro), pronti a distruggere l'innocenza dei bambini e ad ipotecare le loro esistenze inoculando nei loro intelletti germi di erotomania con il solo scopo di non farne dei cristiani (l'anticristianesimo è l'ossessione della fauna progressista, come è noto). In tale scenario è quindi prevedibile, questo è il punto, che sull'onda della "Buona scuola", agli infami di cui sopra si affiancheranno anche quei genitori che, condividendo le loro idee "progressiste", saranno pronti ad accettare le didattiche gay e gender: per i loro figli:una sorta di vaccinazione contro il rischio di cristianesimo... In altre parole, non è assolutamente detto che tutti i genitori si avvarranno della facoltà di tenere i figli a casa. Cosa potrà succedere, allora? Succederà che i figli "esentati con giustificazione", grazie al consenso informato, tornando a scuola troveranno i loro amici, figli di progressisti purosangue, già infettati dall'ideologia gay e gender...
Accadrà allora ciò che spesso (se non di norma) accade tra i piccoli: chi ha trasgredito, chi ha assaggiato il frutto proibito, racconta le sue imprese agli altri che, di norma, lo ascoltano con il desiderio di imitarlo.
In pratica, l'insegnamento gender bloccato sul fronte adulto, potrebbe operare surrettiziamente attraverso i bambini.
La strada quindi è una sola: chiedere che sia considerato reato l'insegnamento gender all'infanzia in qualsivoglia forma.
Esso è di fatto un reato perché non solo configura, in linea di principio, la circonvenzione di incapace in materia gravissima, per le ricadute che la materia stessa promette sulle personalità dei bimbi, ma allestisce, di fatto, veri allevamenti di future, possibili vittime di pedofili. Anche perché, come ci dice la sociologia, l'80% dei pedofili è omosessuale. In tempi gay friendly dovremmo essere allarmati...
Secondo voi, quanta fatica può fare un pedofilo a ottenere i risultati che persegue, con un bambino "informato" sulla masturbazione, invitato a "esplorazioni genitali", a travestimenti e a tutti i giochi sporchi e infami come la democrazia che li promuove, e nella quale siamo condannati a vivere? Ben poca fatica, siatene certi, posto che il pedofilo di turno possa contare su circostanze ambientali a lui favorevoli.
Deve iniziare un'altra battaglia, dunque: il codice penale, come in Russia, deve contemplare come reato qualsivoglia forma di propaganda gay o gender presso i minori.
Cordialmente.
Mario
Spettabile redazione,
quando leggo interventi come quello dell'on. Roccella che dice che "il miglior mezzo per combattere questo tipo di interventi è il consenso informato dei genitori" (bastabugie n.408), non so se ridere o se piangere.
Si tratta di un tradimento del ruolo della politica che rifiuta di occuparsi del proprio compito e delega questioni fondamentali alla privata azione del cittadino, ma vorrei rimarcare che la questione è ancora più grave se vissuta nella reale situazione della scuola così come la vivono tanti genitori.
Inanzitutto, se questo è - come altre volte ha fatto comodo di dire a questi rappresentanti - un argomento fondamentale ed un reale pericolo per i bambini, non si vede perché la loro difesa debba dipendere dal coraggio o dalla informazione della famiglia...forse che i bambini le cui famiglie non si rendono conto del pericolo, meritano di essere abbandonati nelle mani di chi non fa il loro bene?
E in secondo luogo...davvero non si rendono conto, i nostri politici, di quanto sia delicato e difficile il rapporto tra genitori e insegnanti, che devono creare una "fiducia e collaborazione" reciproca, non per scelta ma per legge?
Come reagirà l'insegnante al genitore che si pone in contrasto con delle sue scelte educative? come verrà bollata quella famiglia (alla luce anche della leggerezza con cui in giro di definisce omofobo chiunque non avalli il pensiero unico imperante)?
E infine... basterà la negazione del consenso della famiglia a far sì che un insegnante convinto che sia necessario educare alla diversità e alla inclusione anche attraverso la destrutturazione delle identità sessuali - una volta fermato nelle sue progettualità specifiche - si astenga dal trasmettere certi temi in altre occasioni (e chi insegna sa che ciò è spaventosamente facile....)?
Con l'approvazione del ddl scuola, i politici di centrodestra che avevano appoggiato la manifestazione del 20 giugno hanno definitivamente ucciso l'ultima speranza che la scuola statale avesse ancora una attrattiva per chi cerca una educazione rispettosa della persona e della sua identità.
Per la mia famiglia, e credo per tante altre, è l'ora di rivolgersi alla scuola parentale come meritoriamente state sostenendo voi di BastaBugie con pregevoli articoli.
Grazie per il vostro instancabile impegno per la verità.
Rita
Cari Mario e Rita,
condividiamo le vostre preoccupazioni. Infatti abbiamo pubblicato il seguente articolo:
CON IL VOLTAFACCIA DEI SENATORI DEL NUOVO CENTRO DESTRA, APPROVATO PER LEGGE IL GENDER NELLE SCUOLE
Ecco l'elenco dei senatori che erano al Family day in piazza San Giovanni, ma che poi hanno approvato la legge infame con la scusa di aver ottenuto un inconsistente consenso informato
di Lupo Glori
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3814
Per quanto riguarda le scuole parentali, vera risposta alla decadenza della scuola, ecco una interessante intervista:
GLI INSEGNANTI DEI NOSTRI FIGLI LI SCEGLIAMO NOI
Intervista alla coordinatrice di Alleanza Parentale, una iniziativa di un gruppo di genitori di Staggia Senese
di Costanza Signorelli
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3649
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