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LETTERE ALLA REDAZIONE: MA QUANTI ABUSI!
Eppure il Concilio Vaticano II è chiaro: ''Nessun sacerdote osi aggiungere, togliere o cambiare nulla nella liturgia''
di Giano Colli
 

Gentile redazione di BastaBugie,
mi associo alla lettera di Giano Colli del 28 marzo u. s. per sfogarmi almeno con voi (visto che i preti non mi danno ascolto) sugli abusi liturgici che vedo perpetrare a ogni Messa domenicale.
Non c'è volta che io non veda disatteso il foglietto liturgico della Messa del giorno. Ma quest'ultimo riproduce o no il Messale Romano?
Se SI, la liturgia non deve essere modificata secondo gli umori del celebrante.
Se NO, non occorre stampare e diffondere il foglietto stesso.
I sacerdoti che ho interpellato mi hanno risposto più o meno: "Ma di che si sta a preoccupare! Viva tranquilla e non si ponga questi problemi". Risposta stupida e fuorviante. Non è stato Benedetto XVI a scrivere parole meravigliose sulla liturgia? Allora come la mettiamo? Dobbiamo banalizzare le parole del più grande teologo cattolico del nostro tempo?
Grazie per avermi letto,
Carla

Cari amici di BastaBugie,
nella mia parrocchia si celebra una messa per i ragazzi che frequentano l'oratorio. Il sacerdote al posto delle letture fa cantare un salmo e non annuncia il vangelo del giorno ma il vangelo da lui selezionato. Questo anno sceglieva gli episodi del vangelo gli incontri di Gesù con le persone.
Questo comportamento è ammesso?
Cordiali saluti,
Giandomenico

Gentile redazione,
se il sacerdote - fra le altre cose - alla consacrazione aggiunge "per noi che lo crediamo" (ma solo se non concelebra, mettendo in serio dubbio la sua buona fede) e parla di "servizio battesimale" invece che "sacerdotale", e nega non solo l'utilità, ma anche la necessità della confessione... cosa dobbiamo fare?
Patrizia

Cari amici,
in conseguenza dell'articolo sugli abusi liturgici (più sotto trovate il link) purtroppo la nostra redazione è stata subissata da segnalazioni dei nostri lettori. Tra le tante abbiamo scelto queste tre perché ci permettono di riflettere sulla questione centrale del discorso: è lecito o no al sacerdote cambiare la liturgia della Santa Messa? Può a sua discrezione modificare ciò che ritiene opportuno? Così facendo esercita il suo ministero oppure si può configurare un abuso di ufficio?
In genere se si pongono queste domande al sacerdote stesso, ci sentiamo rispondere che lui "deve" applicare il Concilio Vaticano II, che avrebbe cambiato molte cose in materia liturgica. Ebbene, leggiamo dunque cosa dice in merito a questa delicata e decisiva questione l'ultimo concilio della Chiesa (magari ricordando che nessuno cita mai il penultimo, cioè il Vaticano I, e tantomeno il terz'ultimo, cioè il Concilio di Trento).
Dice appunto il Concilio Vaticano II nella costituzione sulla sacra liturgia "Sacrosanctum Concilium" al numero 22: "Regolare la sacra liturgia compete unicamente all'autorità della Chiesa, la quale risiede nella Sede apostolica e, a norma del diritto, nel vescovo. [...] Di conseguenza assolutamente nessun altro, anche se sacerdote, osi, di sua iniziativa, aggiungere, togliere o mutare alcunché in materia liturgica".
Essendo talmente chiaro (almeno su questo punto) il Concilio Vaticano II, i sacerdoti disubbidienti che vogliono continuare a mascherarsi dietro di esso per fare ciò che vogliono (invece che ciò che devono), tirano fuori un fantomatico "spirito del concilio" che non si sarebbe potuto esprimere pienamente nel concilio stesso a causa delle resistenze incontrate, ma alla cui luce dovrebbe essere invece interpretato. Insomma: fumo negli occhi per impedire di vedere la loro malafede.
Cosa resta da fare ai semplici fedeli? Innanzitutto cercare nelle vicinanze (e, al limite, anche nelle lontananze) una Santa Messa celebrata secondo quanto prescrive la Chiesa.
In secondo luogo, perché non segnalare tali abusi alla relativa autorità competente, come suggerivamo nel seguente articolo di cui riportiamo il link?

LETTERE ALLA REDAZIONE: ABUSI LITURGICI, CHE FARE?
Consacrazioni con refusi o fai da te, come comportarsi con i sacerdoti che dal punto di vista liturgico sono alquanto permalosi?
di Giano Colli
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5102

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Fonte: Redazione di BastaBugie