I PIÙ LETTI DEL MESE
-
Il 1° libro di BastaBugie
CI HANNO PRESO PER IL COVID
Per non dimenticare tre anni di abusi di potere
Anno 2023 pag. 514 € 16
-
Audio registrati
-
La censura di YouTube
YouTube ha censurato in passato circa il 20% dei video che abbiamo pubblicato e oggi ci impedisce di pubblicare video con temi contrari al politicamente corretto (islam, gay, covid, ecc.)
SCEGLI UN ARGOMENTO
- Aborto
- America
- Animalisti e vegetariani
- Attualità
- Cinema
- Comunismo
- Cristianesimo
- Ecologia
- Economia
- Eutanasia
- Evoluzionismo
- Famiglia e matrimonio
- Fecondazione artificiale
- Immigrazione
- Islam
- Libri
- Liturgia e sacramenti
- Morale
- Omelie
- Omosessualità
- Pedofilia
- Pillole
- Politica
- Santi e beati
- Scienza
- Scuola
- Storia
- Televisione
« Torna agli articoli di Giulia Tanel
La situazione in Terra Santa, per i fedeli cristiani, è sempre più complicata. Tanto che i rappresentanti in loco delle varie confessioni - nelle figure del patriarca greco-ortodosso Teofilo III, del Custode di Terra Santa, Francesco Patton, dell'ex vescovo luterano di Gerusalemme, Munib Younan e del Patriarca latino, cardinale Pierbattista Pizzaballa - hanno voluto accendere sulla questione i riflettori del mondo mediatico, nella speranza che la diffusa conoscenza della situazione possa avere ricadute concrete nella quotidianità di tante persone.
Nell'affrontare l'argomento è necessario innanzitutto partire da un dato numerico, che nella sua precisione è assai utile per inquadrare la questione: qualche decennio fa i cristiani di Gerusalemme rappresentavano circa l'11% della popolazione; oggi, invece, a portare avanti il vessillo della Fede in Gesù Cristo in quella che è la città santa per ben tre confessioni - cristianesimo, ebraismo e islam - è rimasto uno sparuto gruppo di appena 10.000 persone, ossia meno del 2% del totale della popolazione, delle quali - riporta Infocatolica - «la stragrande maggioranza sono arabi palestinesi, sebbene vi sia anche una piccola e consistente comunità armena». E, se è pur vero che la storia ci insegna che sono bastati i Dodici per diffondere il cristianesimo nel mondo, il dato è significativo nella sua drammaticità.
UNA QUOTIDIANITÀ MOLTO DIFFICILE
Ad ogni modo, il nodo dolente non è solamente questo: vi è anche il fatto, di certo in parte conseguente, per via del loro "scarso peso", che i fedeli che ancora resistono a Gerusalemme vivono una quotidianità molto difficile, sotto diversi aspetti. Scrive Melanie McDonagh del Catholic Herald, che si è recata di persona in Terra Santa e ha potuto ascoltare le parole dei leader delle diverse confessioni, che le chiese di Gerusalemme «affrontano particolari difficoltà a causa delle attività di un certo numero di gruppi di coloni ebrei radicali (spesso finanziati dagli Stati Uniti) i cui obiettivi sono in contrasto con la cultura tripartita di ebrei, musulmani e cristiani che ha dato a Gerusalemme un aspetto unico carattere di città santa per tre confessioni».
In particolare, registra la giornalista irlandese ma operante principalmente in Inghilterra, un problema importante è l'abuso, sia verbale sia fisico, nei confronti dei rappresentanti del clero, che alimentano un clima di ostilità.
Accanto a questo, vi è il problema inerente «la proposta di istituire un'estensione del Parco Nazionale attorno al Monte degli Ulivi, un'area strettamente legata alla vita di Cristo: sarebbero interessati 20 siti cristiani».
La questione, a prima vista, potrebbe non sembrare così preoccupante, tuttavia nella sua realizzazione pratica comporterebbe che l'area diventerebbe pericolosa per i palestinesi, in quanto «il parco rientrerebbe sotto l'autorità della Israel Nature and Parks Authority e non delle autorità municipali» e, conseguentemente, «le chiese e i residenti palestinesi perderebbero il controllo delle loro proprietà». Il già citato Francesco Patton, in merito alla questione, ha scritto quanto segue alle autorità governative, richiamando l'attenzione sul nocciolo della questione: «Questi luoghi sono sacri. [...] E per questo, per noi, è importante che i luoghi santi possano essere e continuare ad essere luoghi di preghiera, luoghi di culto, e non semplicemente luoghi aperti al pubblico».
I CRISTIANI SONO SCHIACCIATI TRA EBREI E ISLAMICI
Un altro punto di difficoltà per i cristiani a Gerusalemme è quindi quello che «anche le autorità municipali di Gerusalemme ignorano la sensibilità delle chiese»: permettono l'organizzazione di feste in aree appartenenti alle chiese, transennano intere parti della Città Vecchia, danno luogo a iniziative culturali senza confrontarsi con le autorità religiose sul posto... il tutto creando diversi disagi per quanti vivono, o vorrebbero vivere, la città precipuamente nella dimensione di fede.
Un'altra questione spinosa, e non del tutto trasparente, è poi quella dell'acquisto di immobili strategici nella Città Vecchia da parte dei militanti di Ateret Cohanim: un disegno che va avanti da anni, che vede anche un ruolo da parte degli Stati Uniti, e che secondo Daniel Seidemann, avvocato israeliano specializzato in questioni geopolitiche, «si inserisce nella trama di una politica generale, che è quella di circondare e penetrare la Città Vecchia con insediamenti e attività legate ai coloni. E questa non è solo una minaccia per gli hotel, ma una minaccia per il carattere di Gerusalemme e, più specificamente, una minaccia per la vitalità della presenza cristiana a Gerusalemme, ed è così che le Chiese la percepiscono».
Ad ogni modo, pur dentro questo quadro complicato e del quale è bene parlare, e pur nella consapevolezza che - come nota il cardinale Pizzaballa - «purtroppo a Gerusalemme tutto è politico», la chiosa dei leader religiosi è di speranza, nelle parole di Teofilo III: «Siamo qui da quasi 2000 anni. Le cose sacre e profane sono andate e venute, e la Chiesa è ancora qui. Questo, almeno, è qualcosa a cui aggrapparsi».
-
900 edizioni
di BastaBugie
Da 18 anni al tuo servizio
Oltre le notizie per scoprire la verità
-
Pubblicato 10 anni fa...
SHAKESPEARE
Era cattolico!
di Elisabetta Sala
Articolo del 21 novembre 2014
-
Libro della settimana
SACERDOZIO FEMMINILE?
Perché la Chiesa dice no
Ed. Fede & Cultura
Anno 2024 / pag. 144 / € 14
-
Video della settimana
DIECI COSE...
che gli europei pensano
a cura di Silver Nervuti
Durata: 3 minuti
-
Da FilmGarantiti.it
SISSI, LA GIOVANE IMPERATRICE
Il sogno di una monarchia cattolica
Giudizio: consigliato (*)
Genere: storico (1956)
-
I dossier di BastaBugie
COMUNIONE
Sulla lingua o in mano?
Dossier: 8 articoli e 1 video
-
Santo della settimana
SAN LEONARDO DA PORTO MAURIZIO
Apostolo della Via Crucis
di Ermes Dovico
Festa: 26 novembre
-
Video per la formazione
MILLENNIALS
Una generazione difficile
di Simon Sinek
Durata: 18 minuti
-
Personaggi del passato
EUGENIO SCALFARI
Giornalista
L'Espresso e Repubblica
1924 - 2022 (98 anni)