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AMIAMO DAVVERO GESU'?
Tra santa Teresa d'Avila e Flashdance, sant'Anselmo d'Aosta e Woody Allen
di Costanza Miriano

Oggi al posto del messale ho infilato nella borsa il mio beauty con i trucchi. Stessa forma rettangolare, stesso colore rosa antico (quando una è rosa dentro è rosa dentro), vorrei dire stessa imprescindibilità per la mia esistenza, ma sarei blasfema. Per quanto, la lettura del giorno me la posso recuperare dalla Bibbia con un qualsiasi calendario liturgico, mentre dove lo trovo un Carbon della Mac, una cipria LeClerc, un correttore Studio 13 in caso di emergenza?
Me ne sono accorta, di avere preso l'oggetto sbagliato, lasciando mio figlio a scuola. (...) Siccome la sua campanella suona insieme a quella dell'inizio della messa, e siccome io sono sempre in ritardo, anche oggi mi sono persa il Vangelo (per questo ho il messale, mica perché sono particolarmente devota, è perché sono particolarmente schiappa). Non potendo meditare la lettura del giorno, e volendo contenere la mia mente che, se lasciata a briglia sciolta, si appunta su temi non propriamente spirituali, mi sono ricordata di santa Teresa d'Avila. Il suo confessore le suggeriva di agire sempre come se Gesù fosse seduto accanto a lei, come in realtà è, vicino (come fa, sennò, da lontano, a contare i capelli del nostro capo?). Ma l'idea di immaginarlo proprio vicino fisicamente è molto efficace, e infatti è un consiglio ricorrente di disciplina spirituale. Così ho seguito il resto della messa con un vicino di panca davvero speciale. Sarà una giornata ricca di questa compagnia inebriante, mi dicevo.
Appunto. Credo di non essere arrivata neanche al bar dall'altro lato della strada, il mio fornitore ufficiale di rotelle all'uvetta. Il mio trasporto mistico si è arenato prima, non so bene se al semaforo o, forse adesso ricordo, vedendo il video di Flashdance trasmesso per commuovere noi tardone sullo schermo dietro il bancone delle uvette. Tutta immersa nella divina conversazione con l'ospite dolce dell'anima, mi sono ritrovata a esultare con Jennifer Beals che passa l'audizione e trova il suo capo-fidanzato ad aspettarla fuori col cane e le rose. Ora, capisco a sedici anni, e va bene. Ma alla mia età non è serio commuoversi davanti a Flashdance abbandonando il consiglio di santa Teresa d'Avila.
Che vogliamo fare? Mantenere il raccoglimento, l'intenzione retta delle azioni è difficile. Almeno per me. E non credo che sia per colpa degli impegni, perché quando sei innamorata, alla persona amata ci pensi tutto il giorno e tutta la notte, qualunque cosa tu faccia.
E' vero che non si può vivere sempre in estasi, non che sia un rischio che corro, ed è vero che anche una neomamma pazza d'amore per il suo bambino, come credo siano tutte, poi piano piano quando il bambino comincia a crescere si stacca gradualmente, e reintegra tutto il resto della sua vita nella giornata, smettendo in qualche momento di dedicargli tutti i suoi pensieri, pur non smettendo mai di amarlo.
Però mi chiedo quanto davvero ci crediamo, noi, che quella è l'unica Via. Che Gesù Cristo è la Vita. Che è Lui che ci salva. Certe volte non è che anche noi diciamo di Dio, con Woody Allen, "credere? Non esageriamo. Diciamo che lo stimo"?
Nessun credente, per quanto avanti nel cammino spirituale, può dire di conoscere Dio, ma allo stesso tempo nessuno dovrebbe dimenticare che la vita è essenzialmente una ricerca di Lui, e una lotta.
Che io Ti cerchi desiderandoti, che io Ti desideri cercandoti, che io Ti trovi amandoti, che io Ti ami trovandoti, pregava sant'Anselmo d'Aosta. Come questo possa avvenire nel mentre ci si procaccia la rotella con l'uvetta per me è un mistero. Ma deve essere possibile. Deve, se san Paolo ci esorta: "sia che mangiate sia che beviate sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio".  Ho riletto bene. Non c'è scritto "sia che vediate il video di Flashdance", ma secondo me il cuore può rimanere sempre in Dio.
Non per me, chiaramente, che io, personalmente, il trasporto lo perdo con una certa facilità.

 
Fonte: www.costanzamiriano.wordpress.com, 26/05/2011