« Torna agli articoli di I


IN FRANCIA IN VENDITA AL SUPERMERCATO UN LIBRO ISLAMICO CHE INCITA A UCCIDERE GLI APOSTATI, CIOE' NOI!
Il Ministero degli Interni francese risponde alle critiche dicendo che è lecito incitare alla jihad (guerra santa islamica)
di Leone Grotti
 

Un libro che promuove l'uccisione degli apostati e la guerra santa contro gli infedeli e la Bibbia? «Sono uguali». È questa la risposta che il ministero degli Interni francese ha dato a quanti chiedevano di impedire la vendita nei supermercati del libro La voie du musulman (La via del musulmano).

OPERAZIONE RAMADAN
Da circa un mese in Francia è scoppiata la polemica per la vendita da parte di circa mille grandi supermercati francesi del libro dello sheikh algerino Abu Bakr al-Jazairi, editato dalla casa libanese Albouraq, che ha lanciato «l'Operazione Ramadan», il mese sacro appena concluso, per «dimostrare che i libri islamici possono essere venduti dappertutto».

UCCIDERE GLI APOSTATI
Il libro ha fatto discutere per alcune frasi contenute in esso: «Il jihad ha come scopo quello di comprendere e reprimere i miscredenti, nemici dell'islam e della comunità musulmana»; «I musulmani devono organizzarsi con ogni sorta di mezzo per fabbricare ogni tipo di armi in uso nel mondo»; «I musulmani devono anche perfezionare e migliorarsi nell'arte militare difensiva e offensiva per difendersi e attaccare al momento opportuno perché il verbo di Dio trionfi»; «L'eretico è il musulmano che rinnega la sua religione, diventa ebreo, cristiano o ateo. Gli si concede un totale di tre giorni per tornare all'islam e se rifiuta sarà passibile di pena di morte».

IL PARAGONE DEL MINISTERO
I gruppi Carrefour e Fnac, che vendono il libro, hanno ammesso che si tratta di «temi molto sensibili». L'editore libanese ha specificato che «è esagerato dire che si tratti di un libro jihadista» ma che è «pronto a ritirarlo nel caso il ministero francese avanzi tale richiesta». Contattato in proposito, il gabinetto del ministro Bernard Cazeneuve ha dichiarato: «Non si possono vietare libri scioccanti. Se non si incita all'odio o si fa apologia di terrorismo, non si può vietarli. Sponsorizzare il jihad non è un delitto e non è penalmente rilevante». Poi ha aggiunto: «Se prendiamo la Bibbia, scopriamo che sono uguali. Anche nella Bibbia ci sono passaggi scioccanti ma non per questo la vietiamo».

IL PROBLEMA DELL'ISLAM
Quello dei passaggi "violenti" del Corano e della loro (impossibile?) interpretazione è un problema insito nell'islam che l'Occidente – come dimostra la maldestra battuta del burocrate francese – fa molta fatica a gestire. Si potrebbe riassumere con le parole di Camille Eid, scrittore e giornalista libanese, che a tempi.it spiegava perché molti musulmani moderati esitano ad opporsi ai crimini contro l'umanità perpetrati dai jihadisti in Iraq e Siria: «Molti non parlano contro le crocifissioni, le lapidazioni e le amputazioni perché sanno già cosa si sentirebbero rispondere: non avete letto il Corano? Quando i terroristi compiono questi atti prima citano il Corano. E questo è un problema». Un problema che di certo non si risolve paragonando con una superficialità fuori luogo il libro sacro dei musulmani con la Bibbia.

Nota di BastaBugie: l'equiparazione tra la violenza nella bibbia e nel corano non regge. Basta guardare ai fondatori della rispettiva religione. Maometto ha ucciso, massacrandole, centinaia di persone. Gesù Cristo ha insegnato ad amare i nemici e pregare per i persecutori dando per primo l'esempio lasciandosi uccidere sulla croce. La differenza è abissale e per questo chi equipara la bibbia al corano fa opera di disinformazione, nel migliore dei casi, di incitamento all'odio, nel peggiore.
Consigliamo la lettura del seguente articolo:
IL CORANO DA' AL MUSULMANO IL DIRITTO DI IMPORRE LA RELIGIONE CON LA FORZA
Il discorso censurato del vescovo libanese al Sinodo in Vaticano sul Medio Oriente
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=1237

 
Titolo originale: Francia. Libro islamico in vendita al supermercato incita a uccidere gli apostati. Ma il ministero: «La Bibbia è uguale»
Fonte: Tempi, 30/07/2014