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LETTERE ALLA REDAZIONE: LO STILE DI BASTABUGIE
Usiamo un tono che può apparire ruvido e tagliente, ma crediamo sia necessario per dare la sveglia al Mondo che ultimamente si è un po' rilassato
di Giano Colli
 

Gentile redazione di BastaBugie,
vorrei con umiltà fraterna invitarvi a riflettere sui toni perentori, indelicati e spesso giustizialisti con cui intervenite con dei giudizi su talune figure, perché dietro questa dialettica si può nascondere un inganno.
Sono perfettamente solidale con la vostra visione di una militanza sempre più esposta e oggetto di contraddizione a cui siamo chiamati noi cristiani oggi, quanto più le diversità del mondo sono una negazione della morale naturale, del valore della vita e della visione antropologica di "uomo celeste", dono supremo a cui ci è stato dato accesso dal sacrificio di Cristo.
Sono anche consapevole del rischio di un annacquamento dei valori cristiani autentici da parte di quella porzione di Chiesa più contaminata dal pensiero dominante, che può distruggere dall'interno la compagine dei cristiani, quanto il nemico che, vestito da angelo di luce, ci attacca da dentro con i suoi sofismi.
Tuttavia, riscontro a volte dei toni caustici e che sanno di giudizio definitivo da parte di cristiani superiori, che non lasciano spazio ad un contraddittorio, o anche a letture diverse con opportune argomentazioni.
Il rischio è quello che la storia si incarichi di smentirci, riportandoci ad un'umiltà con un clamore ben maggiore della semplicità di una scelta quotidiana in cui adottiamo la povertà come abito.
Ammetto di essere uno di quelli che perde facilmente la pazienza e il decoro dialettico nelle situazioni provocatorie, e da fratello ricordo che è conveniente per noi essere cauti nel nostro parlare tenendoci sottomessi gli uni agli altri, pur essendo autorevoli come Cristo lo è stato parlando con gli uomini, ma caritatevoli verso quelle situazioni di cui non conosciamo tutto come Cristo conosce, e che possono avere motivazioni non note e non facilmente deducibili neanche dai più attenti.
Con stima,
Emanuele

Caro Emanuele,
intanto grazie per l'amicizia e la stima con cui leggi il nostro sito.
Tutte le cose che dici sono giuste ed infatti nei rapporti personali con gli altri è doverosa una certa cautela nei giudizi in quanto questi spettano principalmente a Dio nel giudizio universale e particolare di ciascuna anima. Va tenuto anche conto che noi non conosciamo fino in fondo l'anima di chi ci sta davanti.
Semmai noi usiamo un tono che può apparire ruvido e sbrigativo, ma crediamo sia necessario per dare una sveglia a un mondo un po' rilassato negli ultimi tempi.
A chi pensa che questo stile non sia cristiano vorrei ricordare che il vangelo è pieno di parole ruvide da parte di Giovanni il Battista e Gesù Stesso: razza di vipere, sepolcri imbiancati, et similia. Anche Paolo che riprende Pietro negli Atti degli Apostoli, pur essendo Pietro il primo Papa, potrebbe sembrare irriverente a una lettura superficiale.
Insomma quando il personaggio è pubblico e compie atti pubblici va giudicato e anche stigmatizzato quando il comportamento è evidentemente contro la Rivelazione o contro la natura umana, ma anche semplicemente contro il buon senso. Quando Giovanni il Battista urla il suo "non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello" all'indirizzo del re (Erode), non crediamo che Gesù lo abbia poi brontolato invitandolo alla moderazione nei termini usati o nei giudizi pubblici espressi. Anzi Gesù loda Giovanni il Battista dicendo che non è nato uno più grande di lui.
Ecco in sintesi spiegato lo stile del nostro sito. Comprendiamo che possa piacere o non piacere, per cui se uno ha un altro stile può esprimerlo in internet o nella sua vita come vuole. Crediamo però che l'apprezzamento dei nostri lettori (in costante crescita dal 2007) sia il miglior segno che essere chiari, precisi e documentati alla fine dia un importante (almeno speriamo) contributo alla verità.
Spero che continuerai a seguirci con l'affetto di cui finora ci hai fatto dono.

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Fonte: Redazione di BastaBugie, 25/07/2018