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« Torna agli articoli di Pietro Guidi
Gentile redazione di BastaBugie,
vi leggo con interesse da diverso tempo, ma non ho mai trovato sul vostro sito una presa di posizione chiara su Medjugorje. Anzi, a dirla tutta ho visto che non parlate proprio di Medjugorje. Eppure è un tema che interessa moltissimi cattolici e divide chi crede che sia davvero la Madonna ad apparire ai sei veggenti da chi crede che sia tutto finto. È da diverso tempo che io mi sono interessato a questo tema e ho cominciato ad approfondirlo, scoprendo varie cose che volevo condividere con voi: alcune note, altre che non si sentono dire da nessuno, ma che, a mio avviso, sono decisive per valutare il fenomeno Medjugorje. Innanzitutto leggendo i messaggi rilasciati dai veggenti li ho trovati molto prolissi e banali, quasi come se la Madonna si fosse adattata al linguaggio ampolloso dei documenti post-conciliari. Non erano in grado di nutrire la mia fede come lo avevano fatto invece molti altri libri che avevo letto, come per esempio il catechismo di San Pio X, i Vangeli o l'imitazione di Cristo. Leggendo poi i messaggi che la Madonna aveva lasciato a Fatima mi resi conto dell'impressionante differenza fra queste due rivelazioni. I messaggi della Madonna di Fatima sono brevi, essenziali ed entravano nel dettaglio sulle vicende storiche dell'epoca come le guerre mondiali e l'ascesa del comunismo in Russia. Quella che i veggenti di Medjugorje dicono essere la Madonna invece da oltre 40 anni ripete più o meno le stesse cose senza entrare nel dettaglio sui fatti attuali. Iniziai quindi a dubitare di Medjugorje e mi chiedevo: ma è possibile che la Madonna si scomodi per dare dei messaggi così banali? Proseguendo negli studi ho scoperto che la prolissità dei messaggi è considerato un argomento che depone a sfavore di una rivelazione privata in sede di processo. Vi cito il passo dal libro "Teologia della perfezione cristiana" di A. Royo Marin: "Le rivelazioni (...) che sono molto prolisse senza necessità bisogna respingerle come non divine. Le rivelazioni divine sono molto brevi e discrete; vengono espresse con parole molto chiare e precise". Vi sono nella storia della Chiesa rivelazioni private molto lunghe, ma queste sono state rivolte a dei mistici per il loro vantaggio personale che poi hanno trascritto quanto avevano visto (come per esempio i dialoghi con la Divina Provvidenza di santa Caterina da Siena), mentre non conosco una rivelazione privata contenente un messaggio rivolto al pubblico così lungo come Medjugorje.
Arrivato a questo punto ero più contrario che favorevole alle apparizioni di Medjugorje, ma ancora non ne ero certo che la mia fosse la posizione giusta e non disponevo di un argomento forte a sostegno della mia tesi oltre a quello sulla prolissità. Ma un giorno mi sono imbattuto nel messaggio di Medjugorje rilasciato dal veggente Jakov il 3 settembre 1992. Questo breve messaggio dice così: "I bambini uccisi nel seno materno sono ora come piccoli angeli attorno al trono di Dio" (Diego Manetti, Il messaggio di Medjugorje, pag. 231). Molti forse non troveranno niente di strano in questo messaggio, ma in realtà è un grave attacco alla dottrina cattolica sul Limbo. Il Limbo è quel luogo dove vanno i bambini morti prima dell'uso della ragione che non hanno ricevuto il battesimo. San Pio X alla domanda numero 100 del suo celebre catechismo dice: "I bambini morti senza Battesimo vanno al Limbo, dove non è premio soprannaturale né pena; perché, avendo il peccato originale, e quello solo, non meritano il paradiso, ma neppure l'inferno e il purgatorio". Per quanto questo possa sembrare un piccolo dettaglio, a me sembra impossibile che la Madonna vada contro quello che la Chiesa ha sempre insegnato, quindi mi sono convinto della falsità di questo fenomeno. Del resto a Lourdes una prova dell'autenticità delle apparizioni è stata il fatto che la piccola Bernadette Soubirous disse che il nome con cui si era presentata a lei la Madonna era Immacolata Concezione, pur ignorando che cosa significasse questo termine e l'esistenza di questo dogma. Invece a Medjugorje una prova della falsità delle apparizioni è proprio il fatto che la presunta Madonna abbia fatto uno scivolone in un tema dottrinale. Infatti visto che oggi c'è molta ignoranza sul tema del Limbo è possibile che i veggenti non conoscano la posizione della Chiesa, ma la Madonna non può non sapere la verità. Quindi secondo me dovremmo logicamente concludere che le apparizioni di Medjugorje siano false. Che cosa ne pensate a riguardo voi di BastaBugie? Vi ringrazio in anticipo della risposta.
Giovanni
RISPOSTA DELLA REDAZIONE
Caro Giovanni,
la tua mail mi permette di ricordare alcuni punti essenziali della dottrina cattolica per evitare di cadere in errore. Questi punti vanno riconosciuti da tutti i cattolici, indipendentemente dal fatto che credano alle apparizioni di Medjugorje o no.
Prima di tutto la Rivelazione Pubblica è finita esattamente con la morte dell'ultimo Apostolo, San Giovanni Evangelista. Quindi da allora in poi non è più possibile aggiungere nulla al Deposito della Fede, ma solo chiarire meglio quanto è già stato rivelato. La Rivelazione Pubblica (che è composta da Sacra Scrittura e Sacra Tradizione) impegna ogni credente e chi non vi prestasse fede uscirebbe dalla Chiesa Cattolica. Invece Medjugorje, come anche Lourdes e Fatima, non fanno parte della Rivelazione Pubblica, ma sono rivelazioni private. Le rivelazioni private non impegnano la fede di nessuno, nemmeno quando la Chiesa le dichiara di origine soprannaturale. Le rivelazioni private infatti impegnano soltanto colui al quale sono rivolte (per esempio a Fatima i tre pastorelli), ma non gli altri. In teoria uno potrebbe essere cattolico e non credere alle apparizioni di Fatima. Dico in teoria, perché in pratica non credo che questo sia possibile in quanto per non credere a quello che hanno detto i tre pastorelli, confermato dai miracoli attestati da più fonti come anche dal parere ufficiale della Chiesa, bisognerebbe avere motivazioni contrarie altrettanto forti.
Comunque, di per sé, il non credere a specifiche apparizioni private non inficia la fede. Invece se uno non credesse anche ad un solo dogma, come può essere l'umanità e divinità di Cristo, la verginità perpetua di Maria o l'infallibilità papale non sarebbe più cattolico. Se questo discorso vale per Fatima e per Lourdes che sono state riconosciute ufficialmente dalla Chiesa, tanto più vale per Medjugorje che è un fenomeno ancora in corso e su cui la Chiesa deve ancora esprimersi definitivamente.
Per quanto riguarda il nostro parere sulle apparizioni di Medjugorje, non intendo sminuire l'importanza della prova dottrinale che hai portato contro alle apparizioni di Medjugorje. Tuttavia attendiamo il giudizio della Chiesa su questo fenomeno, che potrà dirci se questo errore inficia la veridicità delle apparizioni o se può trattarsi per esempio di un'aggiunta umana al messaggio originale. Personalmente non mi pongo troppo il problema se queste apparizioni siano vere o false perché nella Rivelazione Pubblica sono contenute tutte le verità necessarie per la salvezza e quindi continuo a seguire quelle, indipendentemente dal fatto che a Medjugorje appaia davvero la Madonna oppure no.
Per questo credo di dover dire qualcosa sul Limbo, che hai citato, perché penso che sia opportuno ribadire quello che la Chiesa ha sempre insegnato su questo punto. Il Limbo dei bambini non battezzati, pur non essendo una verità di fede formalmente rivelata (cioè non esiste ad ora il dogma del Limbo) è una dottrina che viene detta "implicitamente rivelata" o "virtualmente rivelata" perché è basata su un ragionamento tratto da un'altra verità formalmente rivelata. In questo caso la base su cui si fonda la dottrina del Limbo sono le parole stesse di Gesù: "Se uno non rinasce dall'acqua e dallo Spirito Santo, non può entrare nel regno di Dio". La Chiesa le ha sempre interpretate come una conferma dell'esistenza del Limbo. Se infatti ogni bambino nasce con il peccato originale e questo non gli viene tolto con il battesimo non può andare in Paradiso. Ma siccome non ha commesso peccati personali nemmeno sarebbe giusto che andasse all'Inferno. Da qui la necessità dell'esistenza di un luogo dove non ci siano pene, ma nemmeno gioie soprannaturali. E questo non va nemmeno contro il fatto che dopo la fine del mondo restino soltanto l'Inferno e il Paradiso perché la parola Limbo significa lembo: il Limbo è l'ultima propaggine dell'Inferno (oppure, secondo alcuni, del Paradiso). Il Limbo non è solo una verità implicitamente rivelata, ma è stata definita da molti pronunciamenti magisteriali, seppur non dogmatici. Tra questi c'è la risposta tratta dal catechismo di san Pio X che hai citato. Le conoscenze che abbiamo sul Limbo sono il frutto di secoli di studi da parte della Chiesa, che culminano con quello che San Tommaso d'Aquino, il più grande filosofo e teologo di tutti i tempi, ci dice di esso. Infatti prima non era così chiaro se le anime del Limbo soffrissero una qualche pena oppure no. San Tommaso risolve magistralmente la questione dicendo che nel Limbo non c'è alcun tipo di sofferenza, ma non c'è nemmeno il gaudio della visione di Dio. Chi non è stato battezzato non ha la vita soprannaturale della grazia che è una partecipazione della vita stessa di Dio e quindi non può godere del suo prolungamento in Paradiso. D'altronde Gesù lo dice chiaramente a Nicodemo nella frase che ho prima riportato e subito dopo aggiunge: "Ciò che è generato dalla carne è carne, e ciò che è generato dallo Spirito è spirito" come a dire che non può pretendere la vita soprannaturale chi è stato generato solo dalla carne, ma non è stato rigenerato dallo Spirito Santo. Inoltre lo ribadisce agli Apostoli poco prima dell'Ascensione quando gli dice: "Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo; chi invece non crederà sarà condannato". Però San Tommaso dice anche che chi si trova al Limbo potrà godere di una certa felicità naturale, pur non avendo accesso a quelle soprannaturali. Quindi i bambini non battezzati, come anche quelli morti prima della nascita, saranno felici, sebbene non in Paradiso. Ma come possono essere felici se non sono ammessi alla presenza di Dio? A differenza dei dannati l'assenza della visione beatifica non costituirà per loro una pena perché in un certo senso ignoreranno quel Sommo Bene che è Dio. Inoltre la persona che si trova nel Limbo avrà una conoscenza di Dio naturale, cioè basata non sulla fede, ma sulla sola ragione. Potrà conoscere, al pari dei filosofi antichi, che Dio lo ha creato, che è onnipotente e altre nozioni di questo tipo, ma non potrà conoscerlo né con il lume della fede né con la visione beatifica. Tantomeno potrà amarlo con amore di carità.
Purtroppo oggi l'esistenza del Limbo è stata dimenticata perché la nostra società è impregnata del mito del buon selvaggio di Rousseau, che crede che gli uomini siano buoni per natura, ma è solo la società che li corrompe. Questo mito va contro la verità del peccato originale. Il peccato originale è il dogma forse più dimenticato dai nostri contemporanei. Ma negando il peccato originale non si capisce più cosa sia venuto a fare nel mondo Gesù Cristo. Se siamo già salvi che bisogno abbiamo di un Salvatore?
Grazie alla dottrina del Limbo comprendiamo quanto sia satanico l'aborto, che non solo priva della vita terrena dei bambini innocenti, ma anche della vita eterna in Paradiso. Inoltre il rischio del Limbo ci fa capire la necessità di battezzare i figli il prima possibile, appena nati, come la Chiesa ci ha sempre insegnato, senza rimandarlo per futili motivi. E a pensarci bene ogni motivo è futile di fronte alla salvezza eterna del proprio figlio. Con il battesimo il bambino viene liberato dal peccato originale, viene reso partecipe dei meriti di Cristo, gli viene donata la grazia santificante, diventa figlio di Dio e coerede di Cristo. E l'eredità di Cristo è il Paradiso. Non c'è regalo più grande che possiamo fargli.
LETTERE ALLA REDAZIONE: LA CHIESA E IL LIMBO
La Commissione Teologica Internazionale sembrava smentire l'esistenza del Limbo, ma in realtà ha ribadito la necessità e l'urgenza di battezzare i bambini
Autore: Pietro Guidi - Fonte: Redazione di BastaBugie
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7119
LETTERE ALLA REDAZIONE: ANCORA SUL LIMBO E I BAMBINI MORTI SENZA BATTESIMO
Nel Limbo non c'è nessuna pena da scontare e si vive in uno stato di felicità naturale: questo consola molto chi ha perso un bambino senza la possibilità di battezzarlo
di Pietro Guidi
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7127
DOSSIER "LETTERE ALLA REDAZIONE"
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