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« Torna agli articoli di Roberto Marchesini
I cristiani fanno figli come conigli. Questo slogan sbertuccia da anni i cattolici e la loro propensione a favore della vita. Bisognerebbe mettere al mondo dei figli solo se si è assolutamente certi di potergli garantire uno stile di vita dignitoso: le scuole migliori, vacanze all'estero, lezioni private di musica, vestiti firmati, il BMW a diciott'anni e una casa in montagna per divertirsi con gli amici.
Se non si può garantire tale «dignità» (fatta di denaro e oggetti) si è «irresponsabili». A parte il fatto che questa definizione di «dignità» rende inopportuna l'esistenza di quasi tutta l'umanità, mi sta stretta anche perché io sono un fautore della maternità e paternità «irresponsabile», che confida in Dio più che nel fido bancario. Ma io sono un tipo strano, si sa.
Più invecchio, più mi sento estraneo a questa società. Viceversa, sono sempre più convinto che potrei trovarmi bene in Polonia. Si, quello strano paese che recita rosari ai propri confini facendo infuriare tutto il mondo civile.
L'ultima che hanno combinato è la seguente. Il Ministero della Salute ha prodotto un (divertentissimo) video per promuovere uno stile di vita sano e ha scelto come protagonisti... proprio i conigli! Anziché indignarsi per il perfido abbinamento cattolici-conigli, i polacchi hanno utilizzato il tenero animaletto (e la sua propensione generativa) per invitare alla cura della propria salute (e a prolificare). Hanno cioè ribaltato l'accusa di prolificare irresponsabilmente in un invito alla responsabilità.
Ecco la traduzione del testo dello spot: Noi conigli sappiamo come allevare una prole numerosa. Vuoi conoscere il nostro segreto? Primo: ci muoviamo molto; secondo: mangiamo sano; terzo: non ci stressiamo se non è necessario e quarto, non beviamo alcolici. Quindi, se vuoi diventare un genitore, prendi esempio dai conigli. So cosa dico: nostro padre ha avuto 63 figli... Sosteniamo un sano stile di vita. Ministero della Salute.
https://www.youtube.com/watch?v=Rixb93zvfFM
Lo spot - divertente, pro-life e pro-salute - merita qualche riga di contestualizzazione. Il governo polacco ha varato, più di un anno fa, il programma 500+ che consiste nel dare ad ogni famiglia un buono da 500 złoty per ogni figlio a partire dal secondo, fino al compimento del diciottesimo anno.
Il programma si è rivelato un successo non solo in termini di miglioramento delle condizioni economiche delle famiglie polacche, ma anche in termini demografici: ha infatti contribuito ad aumentare le nascite. Una delle critiche avanzate dalle opposizioni a questo programma era la seguente: 500+ aumenterà la patologia sociale. I genitori useranno questi soldi per ubriacarsi, non per i figli.
Ovviamente i fatti - l'analisi degli acquisti, ad esempio - ha smentito questa fosca previsione. Ma probabilmente il governo ha voluto togliersi uno sfizio utilizzando questo spot: chi fa figli (come conigli) conduce uno stile di vita sano. Altro che irresponsabile...
Nota di BastaBugie: Roberto Marchesini nell'articolo sottostante dal titolo "La Polonia che fa figli in uno Stato che la aiuta" racconta i passi del governo polacco che già dall'anno scorso hanno dato risultati sorprendenti: impennata di consumi per la famiglia e aumento delle gravidanze. Merito del programma 500+, che dà l'equivalente di 500 euro al mese per ogni figlio. La copertura economica? Più tasse alle banche straniere.
Ecco dunque l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 17-09-2016:
Il problema della decrescita demografica occidentale (a quanto pare ignorato dalle menti più brillanti della nostra nazione) pare aver trovato una soluzione in Polonia, grazie al governo guidato da Beata Szydlo (PiS). Le cause del calo delle nascita in Polonia sono infatti ben chiare. Da una parte le condizioni difficili in cui versano le famiglie polacche dal punto di vista economico: stipendi bassi, costo della vita elevato, elevata disoccupazione, scarse o nulle tutele sindacali e ammortizzatori sociali. Dall'altro – e di conseguenza – la forte emigrazione, soprattutto da parte di coppie giovani e ben istruite. Questo tipo di emigrazione ha ovviamente sottratto alla Polonia le nascite da parte di queste famiglie.
Il governo polacco, mantenendo fede ad una promessa fatta in campagna elettorale, ha varato il progetto «Rodzina 500+» (Famiglia cinquecento plus), che consiste nel dare alle famiglie 500 zloty al mese per ogni figlio, a partire dal secondo, fino ai 18 anni. Nel caso di figli con disabilità, o di situazioni particolarmente disagiate, questo denaro sarà elargito a partire dal primo figlio. Per capire dell'entità del progetto 500 zloty, in Polonia, hanno più o meno il potere d'acquisto di 500 euro in Italia.
Ovviamente le opposizioni (PO in primis) sono insorte. Lo slogan che i media (ancora fedeli al regime precedente) hanno diffuso è «Questi soldi aumenteranno la patologia sociale!», sostenendo che le famiglie numerose sono famiglie patologiche, che sfornano figli per poi ubriacarsi con il denaro del governo.
Il progetto 500+ è stata avviato a giugno e sta già dando i primi frutti che, com'era prevedibile, hanno un effetto che va oltre il tasso di fertilità. Innanzitutto si è osservato un aumento immediato e rilevante di gravidanze rispetto al periodo precedente (vedremo se sarà confermato nel tempo).
Secondariamente si è avuta un'impennata di acquisti di elettrodomestici (non di alcolici...), segno che le famiglie hanno finalmente potuto acquistare beni dei quali rimandavano l'acquisto. In terzo luogo molte madri di famiglia hanno abbandonato lavori malpagati (e non sono pochi, nella liberista Polonia) preferendo restare a casa ad occuparsi dei propri figli.
Le finanziarie (aziende che concedono finanziamenti) hanno registrato un recesso, mentre quest'estate si sono moltiplicati i lai di «quelli di Capalbio» polacchi: intellettuali e VIP che sui media si lamentavano per la disturbante presenza di bambini sulle spiagge perché finalmente le famiglie hanno potuto portare i bambini al mare.
La copertura fiscale per questo importante provvedimento è garantita da un'altra misura che il governo ha parzialmente mutuato dalla «Orbanomic», il nuovo corso economico ungherese che ha portato quel paese alla crescita maggiore in Europa. Si tratta della decisione di far pagare in Polonia le tasse a banche straniere e alla grande distribuzione (costituita praticamente da supermercati stranieri). Banche e supermercati stranieri, in sostanza, dovranno versare in Polonia le tasse dovute ai guadagni ottenuti in Polonia.
In sostanza, l'attuale governo rema contro il verbo liberista («Let the rich get richer», recitava uno slogan Thatcheriano), prendendo ai ricchi per dare ai poveri. Non si tratta di misure estemporanee, o ideologiche, ma di un vero e proprio nuovo corso economico. Il governo ha infatti aumentato la retribuzione minima oraria e si appresta ad aumentare il salario mensile minimo. Non più darwinismo economico, ma tutela statale per la famiglia, per i più deboli e per gli interessi nazionali europei. Lo stesso programma europeo di Orban.
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