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« Torna agli articoli di Silvana de Mari
L'8 marzo è la strampalata ricorrenza che in nome di un rogo di operaie mai successo, uno dei tanti esempi di storia creativa del defunto (ma non del tutto) comunismo, le donne vengono dichiarate un gruppo etnico, separate dagli uomini, loro vittime permanenti, creature antropologicamente superiori ai maschi, più intelligenti, più buone. Noi non siamo un gruppo etnico: gli armeni sono un gruppo etnico, gli ebrei sono un gruppo etnico. Noi siamo la parte femminile di un'unica specie, quella umana, noi e gli uomini, profondamente diversi per completarci a vicenda, incompleti e inutili senza l'altro.
Donne! Per l'8 marzo fate sciopero: non abortite, il bimbo che portate dentro di voi non buttatelo a pezzi nel bidone delle garze sporche, smembrato da vivo e senza anestesia. E già che ci siete, non lo fate nemmeno gli altri 364 giorni, riprendiamo il nostro ruolo di donne, domine, padrone della vita, madri, potenza ancestrale e totale.
Donne! Per l'8 marzo fate sciopero: non vendete neonati a qualunque essere umano non abbia gli attributi per portare la gravidanza. Anzi: non vendeteli nemmeno gli altri 364 giorni. Che le donne che rubano la gravidanza ad altre donne se ne vadano al diavolo e ancora di più ci vadano gli uomini che fanno questo scempio, che hanno inseminato la Donna con il seme di un uomo talmente deficitario da non essere in grado di amarla, che deve inseminarla a distanza sostituendo il gesto di amore e piacere con un'odiosa e dolorosa e pericolosa pratica medica, che dopo nove mesi in cui la Donna ha portato la gravidanza, le ha tolto il bambino. La Donna ha incassato il prezzo, pagata come una prostituta, il bambino piange disperato.
Lasciarla nove mesi con una vita che le cresce dentro. Un figlio può essere figlio di due padri, la Donna non conta, non esiste, ha detto un giudice, sotto l'influsso di un potentissimo gruppo maschile. Questo ha offeso chiunque sia stata madre, questo ha offeso chiunque sia stato figlio, non esiste creatura umana non offesa.
Donne! Per l'8 marzo fate sciopero, fate sciopero dalla follia che ci ha diviso. Amiamo i nostri uomini, perdoniamo le loro colpe, loro in cambio perdoneranno le nostre Che gli uomini amino le donne e le donne gli uomini. Ritorniamo invincibili. Per l'8 marzo amiamo i nostri uomini, sosteniamoli e già che ci siamo facciamolo anche gli altri 364 giorni.
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