« Torna al Dossier


LETTERE ALLA REDAZIONE: E' GIUSTO AFFIDARE I FIGLI A GINECOLOGI E CONSULTORI? CI SI PUO' FIDARE CIECAMENTE?
Il ruolo educativo della famiglia e un sostegno spirituale reggono meglio alle sfide dei giovani
di Giano Colli
 

Gentile Redazione di BastaBugie,
non sapendo a chi scrivere mi rivolgo a voi. Una mia amica ha portato sua figlia di 10 anni dal pediatra per la visita periodica. Il pediatra data l'età della bambina che si avvicina alla
pre-adolescenza le ha proposto di presentare la bambina ad un operatore (cioè una ginecologa) del consultorio familiare della Asl. Non perché la bambina abbia problemi ma perché, essendo gli adolescenti un po' restii a confidarsi con i genitori su certi argomenti sarebbe opportuno che conoscessero e frequentassero questi consultori dove potrebbero trovare in futuro qualcuno con cui confidarsi soprattutto in materia di sessualità onde evitare di combinare pasticci.
La mia amica è rimasta un po' perplessa e incerta se favorire quest'incontro con la ginecologa del consultorio. Infatti alcuni mesi prima trovandosi alla Asl per una visita si era trovata davanti ad un bel cartellone dove si indicavano i servizi svolti dal consultorio tra i quali c'erano quelli di aiutare gli adolescenti a parlare di amore, sessualità, stili di vita, conoscenza del corpo, assistenza alla procreazione responsabile e alla contraccezione. Al che ricordandosi ciò questa mamma si è domandata: perché mai devo mandare mia figlia di 10 anni a parlare di sesso con questa gente? Come si può parlare di amore in un consultorio quando si parla esplicitamente di assistenza alla contraccezione? Parleranno non di amore ma di profilattici, pillole e intrugli vari e magari di aborto terapeutico.
La domanda me la sono posta pure io in questi termini: non dovrebbe spettare a mamma e papà parlare di procreazione responsabile, della bellezza dell'amore coniugale? Perché affidarsi a terzi per parlare di sessualità? Sinceramente sento che questo compito spetta a me come genitore, vorrei poter parlare io ai miei figli del valore alto della castità e di quanto è brutto buttare via la propria purezza nei rapporti prima del matrimonio. Io purtroppo ho molto sbagliato in questo campo e me ne sono pentita amaramente anche se il mio matrimonio è comunque saldo, ma questo è solo merito di Dio che ci ha tenuto una mano sulla testa.  Detto questo non posso evitare che i miei figli facciano gli stessi errori, ma almeno avrò tentato di educarli secondo Dio, ripeto, dal basso dei miei peccati. D'altra parte però è vero che gli adolescenti sono spesso chiusi e ribelli verso la famiglia e poi apprendono tutto dalle amicizie nel modo sbagliato, banalizzando l'amore  e quindi sarebbe importante che avessero altri punti di riferimento. Volgo a voi la domanda: è cosa buona oppure no portare i propri figli al consultorio della Asl? Voi cosa pensate di questi consultori? Forse sono troppo presuntuosa nel pensare di affrontare in famiglia certi discorsi?
Giovanna

Cara Giovanna,
il tuo purtroppo è un caso diffuso. Molti genitori si pongono la domanda se fidarsi o no di agenti esterni alla famiglia. In realtà i genitori hanno il diritto e il dovere di educare i propri figli su tutti i temi. E' quindi sbagliato dare una delega in bianco ad altri, soprattutto quando si hanno fondati dubbi sul tipo di educazione proposta. Ecco quindi che mi sembrano approriate le domande poste dalla tua amica: "Perché mai devo mandare mia figlia di 10 anni a parlare di sesso con questa gente? Come si può parlare di amore in un consultorio quando si parla esplicitamente di assistenza alla contraccezione? Parleranno non di amore ma di profilattici, pillole e intrugli vari e magari di aborto terapeutico".
Credo che il modo migliore sia quello di un sereno dialogo con i figli su questi temi. Ovviamente bisogna avere i piedi per terra. A volte i figli fanno fatica a parlare di queste cose con i genitori ed a loro volta i genitori hanno difficoltà a farsi ascoltare dai figli, quando questi fanno quasi per ripicca esattamente il contrario di quello che gli dicono i genitori. E' il difficile momento dell'adolescenza. Ecco perché in questo caso non sarebbe male riscoprire quell'antica e saggia pratica di consigliare ai figli di trovarsi una guida spirituale, un sacerdote di cui ci fidiamo che possa accompagnarli nelle scelte pratiche della vita. So che qualcuno potrebbe storcere il naso di fronte a questa affermazione, ma mi chiedo: possibile che molti affidino i loro figli a ginecologi, medici o consultori senza porsi il problema di quale insegnamento sarà impartito, mentre se si cerca un sacerdote, si parla subito di indottrinamento, mancanza di libertà, oscuramento della coscienza?
Nell'esperienza concreta della vita ho visto che i giovani con questo sostegno spirituale hanno affrontato meglio i problemi della vita anche nella loro concretezza. Al contrario, coloro che erano stati lasciati in balia di se stessi e delle strutture pubbliche hanno sperimentato solitudine ed errori. Ognuno faccia come crede, ma poi non si lamenti delle conseguenze.

DOSSIER "LETTERE ALLA REDAZIONE"
Le risposte del direttore ai lettori

Per vedere tutti gli articoli, clicca qui!

 
Fonte: Redazione di BastaBugie, 1° dicembre 2010