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IL PARLAMENTO ITALIANO APPROVA ALL'UNANIMITÀ IL TRATTATO DI LISBONA. NEMMENO UN VOTO CONTRARIO: CHE STRANO!
di Giuseppe Biffi
 

''Con Barroso c'è totale sintonia per le soluzioni da prendere per il futuro dell'Ue. Per prima cosa si deve superare il veto dell'Irlanda, ma nessuno pensa di svuotare il Trattato di Lisbona che è da approvare così come è'' (15 luglio). Parole pronunciate dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nella conferenza stampa al termine del colloquio a Palazzo Chigi con il presidente della Commissione Ue, José Manuel Durão Barroso. E difatti mercoledì pomeriggio, 23 luglio, il Senato della Repubblica Italiana ha approvato all'unanimità (286 «Sì» sui 286 votanti sul totale dei 315 senatori elettivi più i sette a vita) il disegno di legge che ratifica il Trattato Ue di Lisbona. Il ddl passa ora all'esame della Camera. Dunque i senatori del Popolo della Libertà e quelli del centro-sinistra hanno schiacciato gli stessi pulsanti. Anche i senatori leghisti hanno votato a favore, facendo nei loro interventi alcuni distinguo, ma che - seguiti dal voto favorevole - paiono puramente formali.
Il tutto si è consumato in un gran silenzio, senza che ai cittadini sia stata detta da parte del Governo, da parte dei politici e di quasi tutti i mezzi d'informazione, una parola chiarificatrice non soltanto sulla sua approvazione, ma anche sul suo contenuto, sulle gravi conseguenze che esso comporta. Basterebbe questo silenzio, questa precisa volontà di passare sopra la testa dei cittadini in modo da non suscitare in loro neanche la minima curiosità, per far comprendere che l'approvazione unanime data dal Senato rappresenta un fatto inquietante.
Non dimentichiamo, che il popolo irlandese si è chiaramente espresso non contro l'Europa dei popoli, ma - come ha spiegato il prof. Roberto de Mattei - contro un'Europa dei burocrati, che vorrebbe eliminare le identità nazionali e le radici cristiane del continente, per costituire un super-stato dalle fondamenta laiciste, il quale governi in nome dei popoli, ma al di sopra della volontà popolare. Evidentemente i nostri Senatori non si sono accorti di questo...

 
Fonte: fonte non disponibile, 25 Luglio 2008