![I più letti del mese](../graph/top10_h.jpg)
I PIÙ LETTI DEL MESE
-
Il 1° libro di BastaBugie
CI HANNO PRESO PER IL COVID
Per non dimenticare tre anni di abusi di potere
Anno 2023 pag. 514 € 16
-
Audio registrati
-
La censura di YouTube
YouTube ha censurato in passato circa il 20% dei video che abbiamo pubblicato e oggi ci impedisce di pubblicare video con temi contrari al politicamente corretto (islam, gay, covid, ecc.)
![](../graph/ragazzo_computer_scegli_argomento.jpg)
SCEGLI UN ARGOMENTO
Aborto
America
Animalisti e vegetariani
Attualità
Cinema
Comunismo
Cristianesimo
Ecologia
Economia
Eutanasia
Evoluzionismo
Famiglia e matrimonio
Fecondazione artificiale
Immigrazione
Islam
Libri
Liturgia e sacramenti
Morale
Omelie
Omosessualità
Pedofilia
Pillole
Politica
Santi e beati
Scienza
Scuola
Storia
Televisione
« Torna alla edizione
![](../public/bastabugie10_argomenti/morale_200x200provvisorio.jpg)
Chissà perché si parla di prematuri solo sottolineando quali far vivere e quali morire, e non si tratta mai dei grandi progressi che la medicina ha fatto nell’ultimo decennio nella loro cura? Questa visione necrologica della neonatologia è stigmatizzata dall’ultimo editoriale della prestigiosa rivista Acta Paediatrica, e sottende l’idea che il bambino abbia “qualcosa” di meno dell’adulto, in una società fatta per soggetti “normali”, cioè sani e adulti. Già: nessuno esiterebbe ad intervenire qualora si trovasse in presenza di un autista ferito in un incidente stradale gravissimo, a rischio di morte o di disabilità: perché è diverso per il neonato? Vediamo di capire.
Sopravvivenza e malattia. Sappiamo oggi che nascendo a 22 settimane dal concepimento, si ha una possibilità su 10 di farcela, mentre a 23 settimane le possibilità sono una su quattro. Non sono valori trascurabili. Certo, molti di questi bambini avranno problemi di salute, di diverso tipo e diversa gravità, ma al momento della nascita non possediamo strumenti per fare previsioni sul singolo bambino. I progressi nel campo neonatale hanno consentito traguardi prima impensabili: oggi sopravvive il 90% dei nati sotto il chilo di peso, contro il 10% di 40 anni fa. Recenti lavori mostrano che i centri che provano ad assistere tutti i nati dalle 22 settimane in su, non hanno un tasso di handicap maggiore di quelli che invece operano una assistenza selettiva. Anzi, per un recente studio svedese, i centri “selettivi” invece di diminuire il tasso di handicap, lo incrementano .
Rispettare i genitori. Sappiamo anche che la nascita prematura è un evento spesso improvviso e traumatizzante per i genitori; e che le cure devono essere intraprese immediatamente all’uscita dall’utero. Dunque c’è purtroppo tempo per spiegare ai genitori le possibili patologie che potrebbero attendere il bambino, cosa che richiederebbe diverse ore e che verrà fatta in un momento successivo. Tuttavia i genitori devono costantemente essere tenuti informati di tutti i passaggi delle manovre mediche e delle risposte del piccolo paziente. D’altronde, non si capisce su cosa dovrebbero “decidere” i genitori o i medici, dato che la situazione, pur drammatica, è semplice: se c’è una chance, va data; se non c’è non si deve insistere. A meno che non si pensi che la disabilità futura sia un motivo per non rianimare. Ma, a parte che alla nascita non possiamo saperlo, a meno di avere una sfera magica, questo non è moralmente accettabile. Semmai è importante non insistere se gli interventi sono inutili.
Leggi e decreti. Il Ministero della Salute e il Comitato Nazionale di Bioetica hanno istituito delle commissioni per valutare il tipo di cure da dare a questi piccolissimi. Il parere della commissione del Ministero è ora al vaglio del Consiglio Superiore della Sanità. Ribadiamo il concetto di fondo: i neonati hanno diritto alle stesse cure dei pazienti adulti. Non sono cure sperimentali (si usano da 30 anni); non sono cure straordinarie (si tratta solo di mettere un tubicino di 2 millimetri di diametro in gola per dare aria ai polmoni), non possono essere subordinate alla ipotetica disabilità (se fosse così, si giungerebbe a curare solo chi si prevede ritornerà in piena salute). Viviamo una cultura che accetta solo chi si sa integrare e pensa che alla difficoltà grave esistenziale si possa rispondere solo facilitando l’uscita di scena, per le categorie che si devono accontentare delle briciole, cioè anziani, piccolissimi e disabili. Siamo certi, però, che chi deve decidere sa bene che non esiste una “zona grigia” in cui la vita umana valga solo a certe condizioni. Diamo a tutti una chance: è il compito del medico chiamato a far bene il proprio dovere.
-
BastaBugie consiglia
FOGLIETTO MESSA
Con i commenti dei Padri della Chiesa
Sito rinnovato
-
Pubblicato 10 anni fa...
SENTINELLE IN PIEDI
Chi vuole bloccarle?
di Benedetta Frigerio
Articolo del 4 luglio 2014
-
Libro della settimana
Benedetto il giorno
di Costanza Miriano
che abbiamo sbagliato
Anno 2024 / pag. 160 / € 15
-
Video della settimana
TRUMAN SEI TU
Video ironico
di Silver Nervuti
Durata: 6 minuti (2024)
-
Da FilmGarantiti.it
PINOCCHIO
Il capolavoro di Collodi
Giudizio: eccellente (****)
Genere: commedia (2002)
-
I dossier di BastaBugie
BENEDETTO XVI
Il Papa teologo
I migliori discorsi (e omelie)
-
Santo della settimana
MARIA GORETTI
Martire della purezza
di Giovanni Alberti
Festa: 6 luglio
-
Personaggi del passato
PADRE AMORTH
Esorcista
1925 - 2016 (91 anni)