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ECCO LA LETTERA CHE IL DIRETTORE DI AVVENIRE NON PUBBLICHERA'...
Nell'assemblea nazionale di Firenze, con un atteggiamento di chiusura, aggressività e intolleranza, il Movimento per la Vita italiano ha deciso di espellere chi aderisce al Comitato Verità e Vita
di Mario Palmaro

Gentile direttore, a pagina 4 dell'inserto "è vita" del 24 marzo scorso, l'associazione che rappresento è stata menzionata in un breve trafiletto dal titolo "Movimento, Cav e "Verità e Vita". Nel testo si legge che l'associazione di cui sono presidente sarebbe stata creata "da aderenti e ex aderenti al MpV, in contrasto sulle strategie e la conduzione del movimento". Non so da quale fonte il suo giornale abbia appreso questa sbrigativa definizione, che chiunque può riconoscere come riduttiva e carica di accenti negativi. Se la notizia è che esistono contrasti fra Movimento per la Vita e Verità e Vita, allora sarebbe stato doveroso descrivere con maggiore obiettività le caratteristiche della nostra associazione, dando spazio e voce anche al nostro punto di vista, come le regole del giornalismo impongono. Verità e Vita esiste dal 2004, è un movimento pro-life, e annovera fra i suoi iscritti e dirigenti ostetriche, membri di accademie pontificie, farmacisti, mamme, docenti universitari, medici, sacerdoti, psicologi, filosofi, giuristi, volontarie dei Cav. Possibile che ciò che tiene insieme e motiva tutti costoro sia solo "il contrasto sulle strategie con il Movimento per la Vita"? Chi sono e che cosa hanno da dire, "quelli" di Verità e Vita? Si può continuare a far finta che non esistano?
Nello stesso trafiletto, si apprende che il Movimento per la vita italiano nell'assemblea nazionale di Firenze avrebbe deciso che le persone "facenti parte di organi direttivi dei Cav o movimenti locali non possono conservare le loro funzioni se aderiscono al Comitato Verità e Vita". Si tratta di un atteggiamento di chiusura e di intolleranza, per altro di dubbia sostenibilità giuridica. É sintomo di aggressività e incapacità di dialogo, oltretutto indirizzate verso non poche persone che continuano a svolgere un prezioso lavoro in favore della vita nei Movimenti per la vita e nei Cav locali, pur riconoscendosi al contempo nello statuto e nelle posizioni di Verità e Vita. La nostra associazione è da sempre contraria a ogni forma di testamento biologico, denominato Dat o in qualunque altro modo. Ed è contraria alle leggi che permettono l'aborto, l'eutanasia, la fecondazione artificiale. Penso che la nostra identità e la nostra azione interessi al suo giornale e ai suoi lettori, e sono sicuro che non vorrà impedirci di far conoscere queste poche righe a un pubblico serio e attento come quello di Avvenire.

 
Fonte: Comitato Verità e Vita, 25/03/2011