I PIÙ LETTI DEL MESE
-
Il 1° libro di BastaBugie
CI HANNO PRESO PER IL COVID
Per non dimenticare tre anni di abusi di potere
Anno 2023 pag. 514 € 16
-
Audio registrati
-
La censura di YouTube
YouTube ha censurato in passato circa il 20% dei video che abbiamo pubblicato e oggi ci impedisce di pubblicare video con temi contrari al politicamente corretto (islam, gay, covid, ecc.)
SCEGLI UN ARGOMENTO
- Aborto
- America
- Animalisti e vegetariani
- Attualità
- Cinema
- Comunismo
- Cristianesimo
- Ecologia
- Economia
- Eutanasia
- Evoluzionismo
- Famiglia e matrimonio
- Fecondazione artificiale
- Immigrazione
- Islam
- Libri
- Liturgia e sacramenti
- Morale
- Omelie
- Omosessualità
- Pedofilia
- Pillole
- Politica
- Santi e beati
- Scienza
- Scuola
- Storia
- Televisione
« Torna alla edizione
Piazza San Pietro è colma di fedeli, la fumata è bianca, la finestra è già aperta. «Habemus Papam», si annuncia. Ma il Papa non si affaccia. Il Papa di Nanni Moretti è amnesico, e drammaticamente depresso dopo l'elezione. Si chiude nelle sue stanze fra la costernazione dei cardinali e del mondo intero. Viene convocato in Vaticano un famoso psicoanalista, che naturalmente è Moretti stesso; ma il Papa scappa, vaga sui bus di Roma, sogna di far l'attore mentre Moretti, prigioniero del Conclave, gioca a scopa con i principi della Chiesa. Il mondo però non può attendere oltre: il Papa, ricondotto a San Pietro, annuncia Urbi et Orbi che non ce la fa, nello sgomento collettivo, e rinuncia.
Habemus Papam è un film ben fatto. Si sorride nell'ironia e autoironia di Moretti, che avviluppa questo moderno "gran rifiuto" nel consueto groviglio di una tentacolare psicoanalisi che avviluppa ogni cosa, senza peraltro guarirne nessuna. Come non sorridere guardando la elegante faccia da "sessantottato" di Moretti che racconta ai cardinali perché la moglie, naturalmente anche lei psicoanalista, lo ha lasciato per un altro psicoanalista? E quel Papa smarrito, un grande Michel Piccoli, non fa forse tenerezza mentre cerca se stesso per Roma, e non si trova? Anche i cardinali sono raccontati con una simpatia affettuosa, uomini semplici che giocano a carte e a pallavolo per ingannare l'attesa. Purtroppo, appunto, questa Chiesa amichevolmente raccontata dietro le quinte del Conclave sta per finire: giacché il successore di Pietro, smarrito, rifiuta.
Insomma, questa volta non la Messa (per citare un suo precedente film, La Messa è finita, del 1985), ma proprio la Chiesa è finita. Non c'è acrimonia nel film, anzi quasi un'ombra di malinconia. Come le condoglianze di Moretti al capezzale di una grande vecchia, per cui si aveva una qualche simpatia. Chi guarda, pure sorridendo, non può non vedere però che questa Chiesa non è quella reale, ma quella che Moretti immagina.
Fateci caso: tra i 107 cardinali che vegliano in un momento così grave, c'è chi fa i puzzle e chi beve tranquillanti, ma il regista non ne immagina nemmeno uno che preghi. Già, che preghi: non uno che domandi a Dio. Una dimenticanza non casuale. Nello sguardo di Moretti la Chiesa è fatta solo dagli uomini, e Dio è il grande latitante – per non parlare dello Spirito Santo, che in questa elezione avrebbe clamorosamente fallito. E come il povero Papa depresso, anche i cardinali, pure così simpatici, sembrano prescindere dal primo fondamento della fede cristiana: cioè l'essere in Cristo, cioè il radicale costante rapporto con la carnale concretezza di Cristo. Brava gente, generosa, che però non sa a che santo votarsi. Certo, una Chiesa senza Cristo sarebbe destinata a finire. Non è andata così, da duemila anni a questa parte, ed è strano. Tutti gli imperi, i regni, i partiti, le rivoluzioni, tramontate. E il trono di Pietro ancora lì – inspiegabile.
Lo sguardo pure acuto di Moretti vuole vedere nella Chiesa solo una faccenda di uomini. Cresciuto nei tentacoli di una psicoanalisi di cui sa sorridere, Moretti non si accorge che la Chiesa di Habemus Papam è solo, per usare il gergo psicoanalitico, una sua "proiezione". Ha immaginato la morte di una Chiesa vecchia e confusa, ma gliene è sfuggita l'essenza: l'essere la Chiesa "corpo e membra" di Cristo. Film elegante, con bravi interpreti, che può piacere a Cannes. Il film di cui il pubblico, uscendo dalle sale, dirà: carino e intelligente. Attenzione però a quella profonda dimenticanza, a quel non sapere vedere l'essenziale in questa vecchia Chiesa, che tuttavia sopravviverà anche a Freud e ai suoi eredi. Cioè, grazie delle gentili condoglianze, ma la Chiesa – cioè noi, credenti in Cristo – siamo ancora piuttosto vivi.
-
900 edizioni
di BastaBugie
Da 18 anni al tuo servizio
Oltre le notizie per scoprire la verità
-
Pubblicato 10 anni fa...
SHAKESPEARE
Era cattolico!
di Elisabetta Sala
Articolo del 21 novembre 2014
-
Libro della settimana
SACERDOZIO FEMMINILE?
Perché la Chiesa dice no
Ed. Fede & Cultura
Anno 2024 / pag. 144 / € 14
-
Video della settimana
DIECI COSE...
che gli europei pensano
a cura di Silver Nervuti
Durata: 3 minuti
-
Da FilmGarantiti.it
SISSI, LA GIOVANE IMPERATRICE
Il sogno di una monarchia cattolica
Giudizio: consigliato (*)
Genere: storico (1956)
-
I dossier di BastaBugie
COMUNIONE
Sulla lingua o in mano?
Dossier: 8 articoli e 1 video
-
Santo della settimana
SAN LEONARDO DA PORTO MAURIZIO
Apostolo della Via Crucis
di Ermes Dovico
Festa: 26 novembre
-
Video per la formazione
MILLENNIALS
Una generazione difficile
di Simon Sinek
Durata: 18 minuti
-
Personaggi del passato
EUGENIO SCALFARI
Giornalista
L'Espresso e Repubblica
1924 - 2022 (98 anni)