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BEPPE GRILLO? PARLA COME HITLER
''Chi è il responsabile? I partiti! Noi non siamo come loro! Mi hanno proposto un'alleanza: ancora non hanno capito di avere a che fare con un movimento completamente differente da un partito. E' un movimento che non si può fermare''
da il Sussidiario
 

Dopo il grande successo elettorale, Beppe Grillo deve tornare a fare i conti con chi puntualmente tenta di mettergli i bastoni tra le ruote. Stavolta la minaccia proviene proprio dalla Rete, la stessa dove il Movimento 5 Stelle è di fatto nato e dove ha trovato principale linfa vitale per diventare l'importante realtà che è oggi. Da diversi giorni, in particolare su Facebook, sta infatti circolando il video di un discorso di Adolf Hitler del 1932 che, secondo qualche utente, ricorderebbe in modo preoccupante i concetti espressi più volte proprio dall'ex comico genovese. Il video è ovviamente diventato virale ed è ora sulla bocca di tutti: "I contadini, gli operai, i commercianti, la classe media, tutti sono testimoni – recita parte del discorso di Hitler - invece loro preferiscono non parlare di questi 13 anni passati, ma solo degli ultimi sei mesi. Chi è il responsabile? Loro! I partiti! Per 13 anni hanno dimostrato cosa sono stati capaci di fare. Abbiamo una nazione economicamente distrutta, gli agricoltori rovinati, la classe media in ginocchio, le finanze agli sgoccioli, milioni di disoccupati. Sono loro i responsabili!". E ancora: "Io vengo confuso: oggi sono socialista, domani comunista, poi sindacalista, loro ci confondono, pensano che siamo come loro. Noi non siamo come loro! Loro sono morti e vogliamo vederli tutti nella tomba!", afferma Hitler nel suo discorso. "Io vedo questa sufficienza borghese nel giudicare il nostro movimento, mi hanno proposto un'alleanza. Così ragionano! Ancora non hanno capito di avere a che fare con un movimento completamente differente da un partito politico. Noi resisteremo a qualsiasi pressione che ci venga fatta. E' un movimento che non può essere fermato, non capiscono che questo movimento è tenuto insieme da una forza inarrestabile che non può essere distrutta. Noi non siamo un partito, rappresentiamo l'intero popolo, un popolo nuovo".

 
Fonte: il Sussidiario, 01/03/2013