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NOI, FAMIGLIA ITALIANA CON SEDICI FIGLI
Perché vi stupite? A ogni matrimonio il sacerdote chiede: ''Siete disposti ad accettare i figli che Dio vorrà donarvi?''
di Paolo Conti
 

«Siamo una famiglia straordinariamente normale... Ma il merito non è nostro. Semplicemente perché è un'opera di Dio». Mezza Catanzaro è in attesa di un parto insieme straordinario e normale, per dirla con le parole appena usate dal capofamiglia Aurelio Anania, 46 anni, impiegato come coadiutore (quello che un tempo si chiamava bidello) all'Accademia di belle arti di Catanzaro: sua moglie Rita Procopio, 42 anni, partorirà nei prossimi giorni per la sedicesima volta. Stavolta è una figlia, si chiamerà Paola e si aggiungerà alle altre otto sorelle e ai sette fratelli. Aurelio e Rita (lei è ovviamente casalinga, anche se in passato lavorava negli uffici amministrativi del Policlinico Mater Domini) si sono sposati l'8 dicembre '93 dopo otto anni di fidanzamento e tenendo fede, ci tengono a raccontarlo, al voto di castità prematrimoniale. E da allora è cominciata la serie ininterrotta di figli: per prima Marta, oggi 18 anni, e poi Priscilla, Luca, Maria, Giacomo, Lucia, Felicita, Giuditta, Elia, Beatrice, Benedetto, Giovanni, Salvatore, Bruno fino alla piccola Domitilla, appena un anno e mezzo.
Nessuna storia di marginalità sociale. Al contrario, una scelta consapevole e granitica, come spiega Aurelio Anania: «Non c'è né incoscienza né ignoranza, ma il frutto di un cammino di fede [...]. Se rispondiamo alle domande di qualche giornalista è per testimoniare, nell'anno della Fede proclamato da Benedetto XVI, cosa può produrre la certezza quotidiana del Cristo risorto. Mia moglie ed io non siamo altro che gli umili amministratori di un disegno divino». Naturalmente tutta questa fede si declina, come hanno raccontato sia Catanzaroinforma che il Quotidiano della Calabria, in una vita quotidiana materiale. Lo spiega sempre papà Aurelio: «Volete sapere quanto guadagno? 2.200 euro al mese, inclusi gli assegni familiari». Ma come fate ad arrivare alla fine del mese? «C'è sempre l'aiuto della Provvidenza, sicuro, puntuale e ben tangibile. Si può scoprire, per esempio, in un arretrato imprevisto. In un sostegno che arriva da qualche parte. Sono autentici piccoli miracoli, basta saperli capire. L'uomo può anche offendere, se regala qualcosa a qualcuno. Dio non lo fa mai. E non ti costringe nemmeno a chiedere, perché si muove in anticipo sapendo delle tue necessità».
Al netto di tanta certezza interiore, c'è un'organizzazione familiare perfettamente sperimentata. Ogni giorno servono circa tre chili e mezzo di pane e quattro litri di latte. E il resto? Papà Anania ride: «Per il resto viviamo di offerte speciali. Non abbiamo un supermercato di riferimento ma ci muoviamo in base ai prezzi più bassi». Bastano i soldi per mangiare, per vestirvi? «Potrei dire che solo chi non ha fede si preoccupa di certi aspetti. Ma alla fine sì, bastano. Ha perfettamente ragione papa Francesco quando sostiene che il denaro domina il mondo. I soldi non mi danno la vita ma mi servono per vivere». Casa Anania dispone di 110 metri quadrati, in una stanza i sette maschi, in altre due le femmine. Per mamma e papà la sveglia suona alle 6.15, dopo la colazione i grandi vanno a scuola in autobus, i piccoli accompagnati da papà con il pulmino da nove posti parcheggiato in cortile (nelle uscite di famiglia qualcuno si deve sempre infilare nell'auto di amici). Quando la casa si svuota a mamma Rita restano un lettone e sedici lettini da rifare, le lavatrici, la spesa, il pranzo da preparare nella grande cucina dove il pomeriggio si fanno i compiti. Ma nessuno soffre per la mancanza di spazio in quei 110 metri quadrati di casa. L'ultima battuta di Aurelio Anania, in attesa della piccola Paola, riguarda l'eternità: «Mi basterebbe la certezza che per noi ci fosse la stessa superficie in Paradiso...».

Nota di BastaBugie: Aurelio e Rita ci tengono a raccontare che durante il fidanzamento hanno mantenuto la castità prematrimoniale. Sull'argomento si può leggere l'articolo da noi già pubblicato "Le coppie piu' soddisfatte? Sono quelle che si sono astenute dall'avere rapporti prima del matrimonio" in cui si spiega che non siamo fatti per il nomadismo affettivo, ma per la stabilità, clicca qui
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=2604

Consigliamo infine il video di Jason Evert "Sii padrona del tuo mistero" sull'importanza della castità prematrimoniale

http://www.youtube.com/watch?v=JchxbzU2UVE

 
Fonte: Il Corriere della Sera, 11/06/2013