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RUSSIA: STOP ALLE ADOZIONI VERSO PAESI CHE HANNO I ''MATRIMONI'' GAY (PER ORA SI ALL'ITALIA)
Putin le vieta a Spagna, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti
di Alfredo De Matteo
 

La Russia di Vladimir Putin dimostra ancora una volta di volersi discostare dalla follia genderista di cui è preda buona parte dell'occidente europeo, anche a costo di andare contro i propri interessi: d'ora in avanti l'adozione di bambini russi da parte di cittadini stranieri sarà consentita solo agli italiani.
L'Italia, infatti, è uno dei pochi paesi che (ancora) non contempla il matrimonio gay. Secondo il premier Putin l'idea che i bambini russi possano finire nel caos e nell'assenza di valori di una coppia omosessuale è inaccettabile, per cui il suo governo ha deciso di bloccare ogni trattato con gli altri paesi europei ed in particolare con Spagna, Francia e Gran Bretagna, ciononostante i numerosi orfanotrofi di Stato sparsi per la Russia siano pieni di bambini. Sono circa 150.000, infatti, i bambini russi adottabili e in assenza degli Stati Uniti, altro importante paese che ogni anno prendeva in adozione oltre mille minori (bloccato dal governo russo sempre a causa dello stesso motivo) per gli italiani si aprono maggiori possibilità di adozione.
Significativa e per certi versi miracolosa la coraggiosa difesa dei principi fondamentali della legge naturale portata avanti dalla Russia di Putin, soprattutto se si pone in relazione col relativismo dilagante in quasi tutto il continente europeo. L'Italia è ancora "indietro" rispetto alle presunte conquiste civili in ordine al riconoscimento dei pseudo diritti degli omosessuali, ma fino a quando? La fortissima pressione delle lobby gay, sostenuta dagli asserviti mezzi di comunicazione di massa, la dabbenaggine della nostra classe politica ed il colpevole silenzio delle autorità ecclesiastiche, non fanno presagire nulla di buono. La Russia, intanto, ci indica il sentiero da seguire...

 
Fonte: Corrispondenza Romana, 07/12/2013