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Inutile star tanto a questionare: pecunia non olet, rispose Vespasiano a Tito, secondo la tradizione. Per questo lo scudo del Real Madrid splenderà ad Abu Dhabi senza la consueta croce, unita alla corona nella parte superiore del logo sin da quando il Club è stato fondato ovvero 112 anni fa. E tutto questo per non urtare la sensibilità islamica. Tanto rispetto umano, benché fuori luogo, non è gratis: lo si è capito chiaramente alla presentazione delle nuove carte di credito del Bnad, Banco Nazionale di Abu Dhabi. Sarà questo, d'ora in poi, a sponsorizzare la squadra iberica. Non a caso: si tratta del più grande istituto di credito degli Emirati Arabi Uniti. Così, tra raccattar fondi e ferire la sensibilità cattolica, il famoso Club calcisitico non ha avuto alcun dubbio: ha scelto i primi, infischiandosene della seconda.
A diffondere l'incredibile notizia, è stato il quotidiano sportivo on line Marca. Che ha precisato come l'accordo sia triennale. Il Presidente del Real Madrid, Florentino Perez, e l'amministratore delegato di Bnad, Alex Thursby, si son messi in posa dinanzi ad una targa gigante, ove si vede bene lo scudo modificato.
Anche perché l'accordo sottoscritto non riguarda soltanto la società calcistica, ma si estende allo storico stadio Santiago Bernabeu. Nome, che dovremo dimenticare, perché presto lo cambierà in Ipic Bernabeu oppure in Cepsa Bernabeu in ossequio al fondo d'investimento firmato con l'islamico IPIC-Petroleum Investment Company. Incredibile! L'identità è stata svenduta al prezzo di 400 milioni di euro, erogati nel corso dei prossimi 15, 20 anni al massimo.
Tra l'altro, il Presidente del Real, Pérez, ha precisato come non si tratti soltanto di un'intesa, bensì di «un'alleanza strategica con una delle organizzazioni più prestigiose al mondo. Spero che tale collaborazione - ha aggiunto - possa divenire un'alleanza stabile». Non è la prima volta che il Real Madrid si consegna alla finanza islamica: era già capitato l'anno scorso, quando intascò 130 milioni di euro dalla compagnia aerea Fly Emirates. Ma è la prima volta che, per questo, la società sportiva si è dimostrata disposta anche a mettere tra parentesi la propria identità ed a tradire la propria storia, le proprie radici, i propri valori.
Nota di BastaBugie: come riportato da Tempi il 28 novembre, "il cambiamento, per ora, sembra riguardare solo la carta di credito. Sul sito del club, infatti, il logo è rimasto invariato, versione araba inclusa. Anche sulle magliette il logo non è stato cambiato, sperando che non sia solo questione di tempo".
Per quanto riguarda lo stadio Santiago Bernabéu a cui si vorrebbe cambiare il nome, va ricordato che fu così chiamato in onore del presidente del Real Madrid Santiago Bernabéu. In questo stadio l'11 luglio 1982 si disputò la famosa finale del Campionato del Mondo di calcio dove l'Italia vinse sulla Germania per 3-1.
Il motivo per cui adesso si vuol cancellare il nome di Santiago è che questo santo non è altro che San Giacomo, meglio conosciuto dagli spagnoli come Santiago Matamoros che significa San Giacomo ammazza mori (a cui è dedicata una delle cattedrali più famose al mondo: Santiago de Compostela).
I mori erano i musulmani che avevano invaso quasi totalmente la Spagna; furono necessari ben sette secoli per ripulire la penisola iberica con la gloriosa Reconquista.
Per ben due volte San Giacomo è intervenuto per prestare soccorso all'esercito spagnolo e aiutarlo a cacciare i mori. La prima apparizione di San Giacomo viene fatta risalire all'840, quando il santo - in sella a un cavallo bianco - venne in aiuto del re delle Asturie, Ramiro I, e gli fece avere la meglio sull'emiro Abd al Rahman II. Il matamoros poi riapparve nell'859 a suo figlio Ordoño I, re di Galizia, che grazie alla sua presenza sconfisse Musa II.
Dopo questi due episodi Santiago divenne il simbolo della vittoria del cristianesimo sulla religione islamica e per questo è, ancora oggi, patrono di tutta la Spagna.
La Reconquista culminò il 2 gennaio 1492, quando Ferdinando e Isabella, "I Re
Cattolici", espulsero dalla Penisola l'ultimo dei governanti musulmani. Qualche mese più tardi con la scoperta dell'America si aprirono nuovi enormi orizzonti per il cattolicesimo, ma questa è un'altra storia.
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