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Gentile redazione di BastaBugie,
vi scrivo riguardo all'articolo da voi pubblicato con il titolo "Prendersi per mano durante il Padre Nostro?" pubblicato su BastaBugie n. 384 (https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3580).
Devo dire innanzitutto che concordo pienamente con il rifiuto della recita del Padre Nostro "tenendosi per mano"...
Invece vorrei dire che per quanto riguarda la parte relativa alla preghiera con le mani alzate, secondo me l'articolo non è molto esatto e riflette più le opinioni dello scrittore che quelle della Chiesa. Infatti il Messale Romano così riporta: «Conclusa la Preghiera eucaristica, il sacerdote, a mani giunte, dice la monizione che precede l'orazione del Signore e recita poi il Padre nostro, con le braccia allargate, insieme con il popolo» (Ordinamento generale del Messale Romano 152). E le Precisazioni della Cei aggiungono: «Durante il canto o la recita del Padre nostro, si possono tenere le braccia allargate; questo gesto, purché opportunamente spiegato, si svolga con dignità in clima fraterno di preghiera».
Riguardo poi il gesto delle braccia aperte (gesto antichissimo) riporto quanto segue: «Per i cristiani le braccia allargate hanno un significato cristologico: esse ci ricordano le braccia di Cristo distese sulla croce. Il Crocifisso ha dato una nuova profondità al primordiale gesto umano di preghiera. Allargando le braccia, vogliamo pregare insieme al Crocifisso, unirci ai suoi "sentimenti" (Fil 2,5) . Nelle braccia spalancate di Cristo sulla Croce i cristiani hanno visto un duplice significato:
- esprimono anche in Lui, proprio in Lui, la forma radicale dell'adorazione, dell'unità della volontà umana con la volontà del Padre;
- ma al tempo stesso, queste braccia sono aperte verso di noi sono il grande abbraccio con cui Cristo vuole attirarci a sé (Gv 12,32)».
Adorazione di Dio ed amore del prossimo - il contenuto del Comandamento principale in cui sono riassunti la Legge e i Profeti - coincidono in questo gesto; l'apertura a Dio, l'abbandono totale a Lui, è al contempo e inscindibilmente la dedizione al prossimo. Questo fondersi insieme delle due direzioni, che si trova nel gesto di Cristo sulla croce, indica la nuova profondità della preghiera cristiana in modo corporalmente visibile ed esprime così anche la legge interiore della nostra preghiera.
Più tardi si è sviluppato il gesto delle mani giunte, che ha origine forse dal feudalesimo: colui che riceve il feudo, nell'atto della presa in consegna mette le sue mani giunte nelle mani del feudatario, un meraviglioso gesto simbolico: io metto le mie mani nelle tue, le lascio racchiudere dalle tue. E' un'espressione sia di fiducia che di fedeltà.
Cordiali saluti
Stefano
Caro Stefano,
l'articolo poneva l'attenzione principale sulla cattiva abitudine, purtroppo ormai abbastanza diffusa, di darsi la mano durante il Padre Nostro. Sia il titolo che il sottotitolo parlava appunto di questo aspetto. Poi si facevano anche alcune osservazioni sulla opportunità (non sulla liceità) di "copiare" gesti del sacerdote da parte dei fedeli.
Insomma, per farla breve, mi fa piacere che anche lei disapprovi, come noi e l'autore dell'articolo, la diffusa pratica di darsi la mano al Padre Nostro. Per quanto riguarda invece la preghiera con le mani alzate ognuno può comportarsi come ritiene più opportuno.
Spiace semmai constatare la vaghezza di alcune norme liturgiche attualmente in vigore. Questo, almeno nella preghiera pubblica, appare più come debolezza che come libertà.
Per approfondimenti su come rapportarsi con la Santa Messa si può leggere l'articolo di Timothy Dolan e il simpatico video del seguente link:
LA MESSA E' NOIOSA? E' UN PROBLEMA NOSTRO, NON DELLA MESSA
Siamo abituati a esperienze mordi e fuggi, a fare zapping... insomma siamo dei ragazzini viziati (VIDEO: il Concilio Vaticano II vuole il canto gregoriano e l'organo a canne)
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3367
E' inoltre consigliabile la lettura di questo documento sullo scambio della pace soprattutto la parte in grassetto:
PAPA FRANCESCO APPROVA UNA LETTERA CIRCOLARE PER ELIMINARE GLI ABUSI DURANTE LO SCAMBIO DELLA PACE
Abolito il canto per la pace (inesistente nel Rito romano); vietato lo spostamento dei fedeli dal loro posto per scambiarsi la pace; il sacerdote non può allontanarsi dall'altare (neppure a matrimoni e funerali); in alcuni casi lo scambio della pace deve essere
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3401
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