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BONUS BEBE' DI 2.000 EURO IN UNA PARROCCHIA TOSCANA: INTERVISTA AI CONIUGI CHE LO HANNO RICEVUTO
L'assegno per il battesimo dal terzo figlio in poi, alle coppie italiane sposate in chiesa (VIDEO: intervista di Tv2000)
di Marco Brogi
 

Si chiama Neri l'ultimo bambino, in ordine di tempo, nato con un tesoretto di duemila euro nella culla. Il babbo, Andrea Gravili e la mamma, Annalena Gori, di figli ne avevano già due, ma hanno voluto a tutti i costi anche il terzo, senza farsi intimorire da una crisi economica che sta frenando le nascite in modo preoccupante un po' dappertutto. Andrea fa l'operaio, la moglie è casalinga. E come tante famiglie numerose anche loro non navigano nell'oro. "Sono tempi difficili per tutti, inutile negarlo - racconta il babbo - Anche per questo il contributo della parrocchia lo abbiamo accettato molto volentieri. Quei soldi li abbiamo ancora lì, da parte, probabilmente ci compreremo il lettino e altre cose per nostro figlio". Andrea e Annalena il battesimo di Neri lo hanno fatto il 13 giugno. E in quell'occasione Don Stefano ha consegnato direttamente nelle mani di babbo e mamma l'assegno di duemila euro che la parrocchia regala alle famiglie che mettono al mondo il terzo figlio. "Sapevo di questa iniziativa della parrocchia per incentivare le nascite, sono convinto che sia una bella idea. Ringrazio Don Stefano e tutti quelli che ci hanno dato la possibilità di usufruire di questo contributo, importante anche per il morale, la dimostrazione che non siamo soli e che c'è chi ha a cuore le sorti degli altri, in questo caso delle famiglie con tanti figli". Andrea Gravilli e la moglie sono al settimo cielo. Una famiglia con tre figli comporta delle uscite notevoli a livello economico, con quanto è cara la vita, ma l'amore dei figli e per i figli porta in casa una pienezza che tutti i genitori ben conoscono. Certo, ci vogliono anche i soldi, e quei duemila euro fanno comodo: "Sicuramente, saranno spesi solo per Neri. Mi auguro che questa iniziativa vada avanti e che ne beneficiano altre famiglie del paese".
Babbo Andrea e mamma Annalena il giorno del battesimo, in quel caldo 13 giugno, avevano tanti familiari e amici intorno. La madrina del piccolo era Maria Evelina, la sorella della mamma: "Sì, è stato un momento indimenticabile. Eravamo tutti molto felici. Commovente anche la consegna dell'assegno, un gesto che va oltre l'aspetto economico. Duemila euro rappresentano un aiuto importante per una famiglia numerosa, ma vorrei sottolineare anche la nobiltà e i valori alla base di questo gesto".
Neri non lo sa di essere un bambino nato con un regalo da duemila euro nella culla. Quando sarà più grande babbo e mamma glielo diranno che è stato uno dei destinatari del bonus bebè inventato dalla parrocchia del suo paese. E magari andrà a ringraziare Don Stefano.

OFFERTE ARRIVATE ANCHE DA TANTI PENSIONATI CON LA MINIMA
"Può scriverlo tranquillamente, è la pura verità: le donazioni in paese sono generose e a farle sono anche tanti pensionati che non sono certo benestanti, anzi". Don Stafano Bimbi è trafelato. Oggi non ha fatto altro che rilasciare interviste. L'improvvisa notorietà, tuttavia, non lo ha travolto. Il parroco sembra reggere bene il colpo mediatico e sull'uscio della chiesa, pesando le parole, fa uscire uno dei concetti che più gli preme far passare. "Il bonus bebè è possibile grazie alla disponibilità e al buon cuore di persone anonime, tra loro tanti anziani con una pensione misera". Il parroco di Staggia ha fretta anche di chiarire un altro aspetto. "Vede, io sono come un padre. E il padre quando ci sono delle difficoltà prima aiuta i suoi figli, poi i vicini di casa. Tutto questo per dire che al momento, non avendo troppi fondi, il bonus bebè sarà per le famiglie italiane, ma se si creano le condizioni siamo pronti a estenderlo anche alle famiglie straniere".
Il giovane parroco ieri ha postato gli articoli del nostro giornale sulla sua pagina Facebook. "Non è piaggeria, ma devo riconoscere che voi de La Nazione non avete distorto la verità, avete dato la notizia nel modo giusto. Dopo i vostri articoli mi cercano radio, televisioni, settimanali. Mi ha chiamato anche la radio della Cei. Tutto questo interesse mi fa piacere. Fa bene alla causa. E' importante che si creino iniziative per ridare impulso alle nascite, che stanno segnando il passo. I soldi scarseggiano, non c'è lavoro e le famiglie, preoccupate per la situazione economica, non fanno figli. Ma senza figli non c'è futuro". Don Stefano ha le idee chiare. Su certi temi voleva abbattere il muro dell'indifferenza e c'è riuscito. Negli ultimi giorni il suo nome è apparso su tutti i giornali e la notizia del bonus bebè lo ha abbattuto alla grande il muro dell'indifferenza. "Sono soddisfatto: obiettivo centrato. Ma ora devo andare, ho un'altra intervista".

BELLO AIUTARE LE FAMIGLIE CON I FIGLI
Nel paese del bonus bebè in salsa parrocchiana entri nel bar e la scena è sempre la stessa: gruppetti di persone che quasi si litigano La Nazione. Il giornale è sul tavolino, e la foto di Don Stefano prende mezza pagina. La notizia del parroco di Staggia che regala un assegno da duemila euro alle famiglie del paese, purché italiane e cattoliche, che mettono al mondo il terzo figlio, ha fatto in un lampo il giro dell'Italia, portando Staggia e il suo parroco sulle pagine dei giornali e in televisione. Una ribalta che manco la millenaria Rocca e la Pala del Pollaiolo custodita nel museo della parrocchia è riuscito a darle. La gente, non tutta ma parecchia, vive l'improvvisa notorietà di Don Stefano con sentita partecipazione. "La Chiesa deve fare questo. Don Stefano è stato coerente con i principi della Chiesa. La crisi anche da queste parti è forte, sta mettendo in ginocchio tante famiglie e un aiuto economico per tirare avanti i figli può incentivare le nascite. Ma ci vorrebbe un aiuto anche per i disoccupati, che sono sempre di più" Patrizia Nicoletti sgranocchia un panino al Bar 994, che è proprio accanto alla chiesa. Le sue parole fanno il paio con quella della barista, Katia De Jesus, e di Giancarlo Borri, volontario della Misericordia. "E' un gesto bello e insolito, quello di Don Stefano, è logico che abbia fatto breccia e che faccia parlare". E' l'ora di pranzo e sta piovendo con decisione. Due pensionati sotto un unico ombrello ci lanciano un telegramma: "Le famiglie numerose non arrivano alla fine del mese: fa bene la parrocchia ad aiutarle". [...] Intanto ha smesso di piovere. Una pensionata cammina con la borsa della spesa. "Lo sa che le dico? Che se non ci pensasse la Chiesa a chi ha bisogno non ci penserebbe nessuno". La signora è un'accanita tifosa di Don Stefano, il parroco che con la faccenda del bonus bebè ha acceso i riflettori su Staggia.

Nota di BastaBugie: nel seguente video (durata: un minuto e mezzo) si può vedere il servizio di Tv2000 con intervista al parroco sul bonus bebè parrocchiale di 2.000 euro


https://www.youtube.com/watch?v=97J3c6r09r8

Per vedere la notizia data dal Tg2 e leggere il precedente articolo da noi pubblicato si può cliccare nel link sottostante
BONUS BEBE' DI 2.000 EURO DAL 3° FIGLIO BATTEZZATO
Intervista al parroco che dal 2011 sostiene le coppie italiane e sposate in chiesa residenti nella sua parrocchia (VIDEO: Tg2)
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3874

 
Titolo originale: Mamma, papà e duemila euro: i soldi serviranno per il letto
Fonte: La Nazione, 11 agosto 2015