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QUATTRO GAY VIOLENTANO MINORENNE A SALERNO, MA PER L'ARCIGAY E' PIU' GRAVE CHE IL GIORNALE LI ABBIA DEFINITI ''FROCI'' CHE L'ATTO BESTIALE IN SE'
Altre notizie dal mondo gay (sempre più gaio): al Gay Village di Roma si invocano diritti per i gay e per gli animali, a Urbino Sgarbi organizza la capitale europea delle coppie gay, a Londra un gay italiano strangola e fa a pezzi il suo compagno
di Assuntina Morresi
 

"Froci e pervertiti violentano 17enne": con questo titolo sparato a tutta pagina il quotidiano locale Le cronache di Salerno si è guadagnato le prossime querele delle associazioni LGBT di zona (Coordinamento Campania Rainbow, Arcigay Napoli, Arcigay Salerno e Arcigay Campania ), che in un comunicato, dopo aver condannato violenze ed abusi, denunciano "l'uso di linguaggi inopportuni, scorretti e a tratti volgari" e affermano che "ricostruzioni colorite, meticolose e dai toni scandalistici non aiutano né le vittime né il corso delle indagini, ma solo alimentano una caccia alle streghe indegna di un territorio civile ed evoluto".
Quali sarebbero questi fatti che il giornale campano ha trattato in modo scandalistico e con linguaggio inopportuno, scorretto e volgare? Un minore, attirato in un centro massaggi, è stato legato e stupratoa turno da 4 adulti (due cinquantenni) con maschere e parrucche, che hanno pure filmato le violenze per poterlo ricattare. In sintesi: stupro in perfetto stile "Arancia meccanica". Ci chiediamo quindi dove sia lo scandalo dei linguaggi usati nel titolo, scandalo tale da meritare la querela: quattro stupratori, con tanto di mascherata per meglio terrorizzare il malcapitato ragazzino, non possono essere definiti pervertiti?
Come li vogliamo chiamare: burloni? Bizzarri? Perché non "pervertiti", vocabolo che Freud avrebbe giudicato del tutto adeguato? Non ci sembra un insulto ma una descrizione. Se le associazioni gay lo ritengono volgare ci spieghino quali sono, secondo loro, i confini della perversione, e a quali atti, se non a uno stupro orribile come questo, possa essere attribuito l'aggettivo. Ma se non è il termine "pervertiti" ad essere "inopportuno, scorretto e volgare", è la parola "froci" a dare fastidio? Si tratta del vocabolo dispregiativo usato comunemente per indicare i gay, talvolta anche adoperato ironicamente da loro stessi; ricordiamo per esempio la mitica rubrica su Il Foglio, tenuta da Daniele Scalise, titolata, appunto, "froci". Uno stupro non merita parole dispregiative? Cosa avrebbero dovuto scrivere, anziché "froci", forse "gay"?
Sarebbe stato più corretto, secondo le associazioni LBGT, "pervertiti stupratori gay"? Ne dubitiamo. E se invece lo stupro fosse stato nella forma eterosessuale? Non li avremmo forse chiamati "bestie"? E se avessimo specificato "bestie eterosessuali" qualcuno avrebbe querelato? Che si fa: cominciamo pure a fare distinguo lessicali per descrivere uno stupro di gruppo? O la verità è che per le associazioni Lgbt il linguaggio esplicito e "scorretto" di un giornalista è più grave e merita più attenzione di un atto bestiale contro un ragazzino?

Nota di BastaBugie: nei giorni successivi alla pubblicazione di questo articolo, altre notizie sul mondo gay sono venute fuori.
Ecco gli articoli completi pubblicati da Osservatorio Gender:

LONDRA: GAY STRANGOLATO E FATTO PEZZI
Ancora una volta il mondo gay è il centro di un violento ed efferato caso di cronaca nera. I fatti si sono svolti lo scorso aprile ma sui media italiani la notizia ha avuto poco risalto. Al centro del delitto avvenuto a Londra vi è un italiano, Stefano Brizzi, 50 anni, originario di Pistoia, accusato di aver strangolato e fatto a pezzi il corpo del suo amante occasionale Gordon Semple, un agente di polizia di 59 anni, conosciuto on-line sul noto sito di appuntamenti per gay Grindr.
Come ha riportato il "Daily Mail", a lanciare l'allarme sulla scomparsa del poliziotto era stato, all'inizio dello scorso aprile, il suo compagno Gary Meeks dopo che si era improvvisamente persa ogni traccia di Semple.
Il sito "DirettaNews.it" racconta più nel dettaglio la vicenda, scrivendo:
"Alcune parti del suo corpo sono state poi ritrovate in avanzato stato di decomposizione nell'appartamento di Brizzi a Southwark Street, dopo la segnalazione di alcuni cittadini che parlavano di un forte odore provenire proprio da lì. Il delitto si sarebbe consumato tra l'1 e il 7 aprile. Brizzi avrebbe pensato di agire indisturbato all'interno della sua abitazione, senza però considerare il cattivo odore emanato dal cadavere (pare l'avesse collocato in una vasca piena d'acido nel tentativo di nasconderlo, piazzando anche delle candele profumate fuori dalla porta di casa per dissimulare la puzza). Alla minaccia di chiamare la polizia, Brizzi non si sarebbe scomposto".
"La pista più accreditata seguita dagli uomini di Scotland Yard - continua il sito "DirettaNews.it" - è quella dell'omicidio legato a un movente personale: Brizzi, trasferitosi alcuni anni fa nella capitale britannica dopo essersi laureato all'Università di Firenze, lavorava come assistente sociale ed era a quanto pare un volto piuttosto noto alla comunità gay londinese. Il nostro connazionale è attualmente detenuto nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh. La prossima udienza è stata fissata per il 9 settembre, mentre la sentenza è attesa per il prossimo 18 ottobre".
La terribile fine di Gordon Semple per mano del suo compagno d'avventure Stefano Brizzi mette a nudo, ancora una volta, i reali rischi e pericoli riguardo il tanto "decantato" e incentivato stile di vita omosessuale.
(25 luglio 2016)

OMOSESSUALISMO E ANIMALISMO: LA LOGICA ALLEANZA
Più "diritti" per gli omosessuali e più "diritti" per gli animali. Questo sembra essere il tema di fondo di un evento, organizzato per Giovedì 28 Luglio al Gay Village di Roma, dove sarà di scena l'Associazione Animalisti Italiani Onlus con una speciale serata animalista volta a sostenere e promuovere i "diritti" degli animali.
Dopo lezioni di educazione cinofile gratuite e la presentazione del romanzo "Maschio o Femmina?", il clou della serata è previsto a partire dalle ore 22,00 presso l'Aula POP, ribattezzata per l'occasione "Dog Village Pride". Madrina e presentatrice dell'evento sarà lo stesso direttore artistico del Gay Village, Wladimir Luxuria,accompagnato dal suo can ZAC.
Più diritti per tutti, senza se e senza ma. Questo il chiaro messaggio di un evento che mette in luce l'ideologica ma, allo stesso tempo, logicaalleanza tra omosessualismo ed animalismo. Due movimenti affini, in quanto accomunati dalla negazione dell'esistenza di una specifica natura umana con delle sue leggi e regole specifiche. Se da un lato, l'omosessualismo abbassa l'uomo al livello della bestia, schiava dei suoi istinti e delle sue pulsioni, dall'altro, l'animalismo, al contrario, pretende di innalzare l'animale al livello dell'uomo, arrogandogli improbabili inviolabili "diritti".
Minimo comune denominatore di tale sovversiva alleanza è laliberazione dalle leggi della Natura viste come insopportabili lacci di cui occorre sbarazzarsi per poter affermare la propria piena ed illusoria libertà. Tale regressione dell'uomo al livello dell'animale è espressamente esposta in un recente saggio del monaco buddistaMatthieu Ricard dall'emblematico titolo "Sei un animale!" in cui l'autore francese teorizza la necessità di una profonda "rivoluzione animalista" per salvare il pianeta.
La prossima frontiera dei "diritti" saranno le unioni tra uomini e animali "consenzienti" ?
Rodolfo de Mattei (27 luglio 2016)

SGARBI: URBINO CAPITALE EUROPEA DELLE COPPIE GAY
Vittorio Sgarbi, assessore alla Rivoluzione, Cultura e agricoltura, Valorizzazione del paesaggio e del centro storico del Comune di Urbino ha annunciato che la città ducale sarà nel 2019 "Capitale Europea delle coppie gay".
Il celebre critico ha così motivato la sua ultima trovata come assessore del comune guidato dal sindaco Maurizio Gambini: "Mi sembra il migliore risarcimento per l'esclusione della città simbolo del Rinascimento italiano dall'elezione a 'Capitale europea della Cultura'. Sarò io - garantisce Sgarbi - a celebrare i matrimoni gay. A Urbino troveranno quella libertà che altrove è loro negata. Sto già predisponendo le direttive per la collocazione dell'apposita segnaletica all'ingresso della città".
Ci auguriamo che l'iniziativa di Sgarbi di trasformare la città di Urbino da simbolo del Rinascimento italiano a simbolo della decadenza contemporanea non abbia alcun seguito ma sia solo una estemporanea e provocatoria mossa pubblicitaria per far parlare di sè.
(29 luglio 2016)

 
Titolo originale: Omosessuali violentano minorenne a Salerno, ma il problema è se si può dire froci
Fonte: L'Occidentale, 21/07/2016