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LA NUOVA RIVISTA DELL'ISIS SI CHIAMA ''ROMA'': SECONDO VOI E' UN CONSIGLIO SU DOVE PASSARE LE VACANZE O L'OBIETTIVO DELLA CONQUISTA?
Il nuovo strumento di propaganda raccomanda di uccidere soldati, anziani, preti, uomini di affari e sportivi, mentre le donne e i bambini è preferibile usarli come schiavi
da Tempi
 

Secondo alcune carte in possesso della Cnn, il 13 novembre, giorno degli attentati a Parigi, i terroristi volevano colpire altre città europee, in particolare nel Regno Unito e in Olanda. I documenti ottenuti dalla tv americana, che provengono da fonti investigative, rivelano inoltre l'esistenza di un quarto gruppo che quel 13 novembre avrebbe dovuto compiere un ulteriore attentato nella capitale francese.
Fonti citate dalla Cnn sostengono che attualmente nel Vecchio Continente sono presenti cellule in sonno che aspettano solo l'ordine dalla Siria per entrare in azione.
Oggi sul Corriere della Sera l'esperto di terrorismo Guido Olimpio ha raccontato che «l'Isis ha lanciato un nuovo magazine online, dal nome significativo: Rumiyah, ossia ''Roma''». Dopo la già celebre Dabiq - quella che pubblicò il fotomontaggio della bandiera nera in Piazza san Pietro e che, di recente, ha minacciato papa Francesco e Benedetto XVI -, ecco quindi un nuovo strumento di propaganda. «Pubblicata in diverse lingue, dal francese all'inglese, la ''rivista'' si rivolge direttamente ai militanti che vivono distanti dal territorio del Califfato e li invita a colpire, in particolare in Occidente».
Gli articoli raccontano le vicende di vari combattenti e incalzano i simpatizzanti dell'Isis a colpire là dove si trovano. Un articolo riguardante l'Australia, ad esempio, si conclude con questa incitamento: «Pugnalateli, sparategli, avvelenateli e travolgeteli con il vostro veicolo».
«In un altro articolo - scrive ancora Olimpio - i jihadisti riportano i pareri di esperti e religiosi per giustificare l'uccisione dei non musulmani, testo accompagnato dall'immagine di un fioraio britannico, anche lui indicato come un possibile target. Un bersaglio che si aggiunge ad una lista con il soldato e il non combattente, l'uomo d'affari e l'impiegato, l'anziano e il contadino, il vescovo e il prete. Per l'Isis, invece, non va sparso il sangue di donne e bambini, secondo gli estremisti è preferibile usarli come schiavi. Raccomandazioni che sono in parte osservate dai mujaheddin visto che quando si fanno esplodere i distinguo contano poco».

Nota di BastaBugie: Gianandrea Gaiani nell'articolo sottostante fa notare che mentre la Marina impiega cinque navi nel Mediterraneo per imbarcare migliaia di immigrati e trasportarli in Italia, bisogna porsi l'interrogativo: ma se chi viene è un poveraccio, dove trova i soldi per il viaggio?
Ecco dunque un brano dell'articolo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 31 agosto 2016:
La vicenda dei flussi migratori dalla Libia ha già da tempo assunto i contorni di una farsa arricchita ieri da due notizie che ridicolizzano ancor di più l'Italia e l'Europa agli occhi del mondo e dei loro stessi cittadini e contribuenti.
Ben 5 navi della Marina Militare sono state mobilitate per imbarcare 8.600 immigrati clandestini da sbarcare in Italia. Un'operazione che ha permesso ai trafficanti di incassare in poche ore quasi 21 milioni, considerato che il costo medio di un ''posto barca'' è di 2.400 euro, anche se ogni clandestino ne spende circa 10 mila per l'intero viaggio dall'Africa Occidentale (e in misura minore Orientale) fino alle coste libiche dove resta in attesa di un imbarco.
Cifre che non possono certo permettersi poveracci e bambini denutriti ma che sono alla portata di molti africani benestanti. Infatti vediamo bighellonare per le città italiane ragazzi palestrati, non certo bambini con pance e occhi sporgenti a causa della denutrizione. Inutile stupirsi quindi che ieri sia stata soccorsa una ragazza marocchina che si era sentita male a causa dei postumi di un recentissimo intervento di chirurgia estetica effettuato in Marocco al modico costo di 5mila euro per ridurre l'adipe e avere un ventre piatto. L'aspirante fotomodella ha pagato i trafficanti per arrivare in Italia forse nella speranza di ritagliarsi uno spazio sulle passerelle della moda milanese ma per ora è stata accolta come possibile richiedente asilo e verrà mantenuta forse a vita con le tasse degli italiani, terremotati inclusi. [...]

 
Titolo originale: La nuova rivista dell'Isis si chiama ''Roma''
Fonte: Tempi, 6 settembre 2016