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Incredibile, gli insegnanti di religione di due scuole di Castellón, in Spagna, hanno proibito al Vescovo, mons. Casimiro López, di far visita agli alunni frequentanti l'ora di religione, in quanto hanno osservato trattarsi di scuole pubbliche.
L'incontro sarebbe dovuto avvenire nell'ambito della visita pastorale, come dichiarato dal presule nel corso di un'intervista rilasciata alla rete Cope: «È la dittatura del pensiero unico e laicista - ha commentato - a soffrirne sono gli studenti». Mons. López ha informato dell'accaduto il Ministero per la Pubblica Istruzione. La Curia Vescovile non ha rilasciato ulteriori dichiarazioni in merito.
Da tener presente come i docenti di religione possano insegnare solo dopo aver ottenuto la «missio canonica» da parte del Vescovo.
Nota di BastaBugie: ecco altre notizie dal mondo.
IL VATICANO DIALOGA CON LA CINA, MA LA VIOLENZA AUMENTA
Cina. Il 27 e 28 febbraio, su ordine del governo, dalla chiesa di Yining, nello Xinjiang, sono state rimosse croci e decorazioni. All'esterno sono state divelte le croci delle cupole e del timpano e sono state cancellate tutte le decorazioni. All'interno sono state eliminate le croci e la Via crucis. La stessa sorte è toccata alle chiese di altre città nelle scorse settimane.
L'intenzione del governo è di «sviluppare le teorie religiose con caratteristiche cinesi» e di adattare la religione alla società socialista, resistendo alle «infiltrazioni religiose dall'estero» che violano il principio di indipendenza. Padre Bernardo Cervellera, in un articolo pubblicato sull'agenzia di stampa AsiaNews il 2 marzo scorso, sottolinea che questi provvedimenti vengono presi nei confronti di chiese registrate ufficialmente, non di edifici illegali. Secondo i nuovi regolamenti entrati in vigore il 1° febbraio scorso, le attività di culto inoltre si possono svolgere solo in chiesa in orari fissati dal governo. Ogni altro luogo è considerato illegale.
Per chi trasgredisce sono previsti carcere, multe, esproprio delle strutture usate per attività religiose illegali, incluse le abitazioni private all'interno delle quali è vietata «ogni conversazione religiosa o preghiera». In sostanza, i fedeli sono autorizzati a pregare solo in chiesa, durante i servizi domenicali autorizzati. Ai minori è proibito partecipare ai riti religiosi e quindi, all'entrata di ogni chiesa, d'ora in poi deve essere esposto un cartello in cui si informa che l'edificio è «vietato ai minori di 18 anni».
«Il controllo spietato e asfissiante del Partito sulle religioni - commenta padre Cervellera - è spiegabile solo con la paura. È ormai esperienza di tutti in Cina, confermata da diversi sociologi, che il paese assiste a una rinascita religiosa impressionante, fino a calcolare che oltre l'80% della popolazione ha qualche credenza spirituale e che almeno un quinto dei membri del Partito aderisce in segreto a qualche religione».
(Anna Bono, Cristiani Perseguitati, 07-03-2018)
NIGERIA: BOKO HARAM HA SEQUESTRATO 110 STUDENTESSE
I timori si sono tramutati in realtà: ieri per la prima volta, a distanza di una settimana dai fatti, il presidente nigeriano, Mauhammadu Buhari, ha riconosciuto che almeno 110 alunne della Girls Science Secondary School di Dapchi, nel nord-est del Paese, sono state effettivamente rapite da Boko Haram nel corso dell'attacco sferrato lo scorso 19 febbraio. La notizia è stata data durante un incontro con una delegazione di ex-ostaggi del gruppo jihadista, rilasciati all'inizio del mese: «Ho ordinato a tutte le agenzie di sicurezza del Paese di tutelare le nostre scuole - ha dichiarato il Capo di Stato - e di ridare alle loro famiglie le ragazze sequestrate».
In un primo tempo le autorità avevano negato l'ipotesi del rapimento, ipotizzando che semplicemente potessero essersi disperse nei villaggi vicini, per sfuggire alla furia omicida dei terroristi islamici. Si è dunque ripetuto purtroppo quanto accaduto a Chibok nell'aprile 2014: all'epoca furono 276 le liceali finite ostaggio di questa banda criminale. Muhammadu Buhari venne eletto l'anno successivo con la promessa di riportarle a casa e di sradicare il gruppo jihadista. Una parte, effettivamente, rientrò, dietro concessione di lauti riscatti e di rilasci di pericolosi prigionieri.
Ora però il governatore dello Stato di Yobe, dove è avvenuto il nuovo blitz, ha criticato l'assenza di sicurezza nel suo territorio ed ha evidenziato come a Dpachi, al momento dell'assalto, non vi fosse alcun presidio militare. Boko Haram, dal 2009, ha già provocato oltre 20 mila morti e 2,6 milioni di sfollati.
(Corrispondenza Romana, 27 febbraio 2018)
INDIA: GLI INDÙ DEMOLISCONO STATUA DELLA MADONNA E BRUCIANO UNA CASA CRISTIANA
India. Il 4 marzo, nello stato centrorientale di Orissa, dei vandali non identificati hanno distrutto una statua della Madonna che si trovava in una grotta, nel complesso della chiesa dedicata all'Immacolata Concezione di Aligonda, diocesi di Berhampur.
Il parroco, padre Ajit Kumar Nayak, ha raccontato che l'atto è stato compiuto in pieno giorno mentre i fedeli, nel pomeriggio, partecipavano alla Messa domenicale presenziata da Monsignor Sarat Chandra Nayak, in visita pastorale alla parrocchia. "Il gesto mirava evidentemente a ferire i sentimenti religiosi della comunità cattolica", ha commentato all'agenzia Fides padre Ajit Kumar Nayak, aggiungendo che i fedeli hanno perdonato la profanazione e hanno deciso di pregare per i vandali sconosciuti. Pochi giorni prima nel distretto di Malkangiri, sempre nell'Orissa, le tre uniche famiglie cristiane di un villaggio sono state aggredite da un gruppo di circa 30 estremisti indù.
Il 27 febbraio i parenti di una bimba deceduta stavano per seppellirla nel terreno di loro proprietà, come è consuetudine, quando alcuni membri delle famiglie indù vicine hanno interrotto la cerimonia e hanno ingiunto a Sukra Markhami, il padre della piccola, di spostare la tomba all'esterno del villaggio. Alle sue proteste hanno poi consentito alla sepoltura nel terreno paterno pretendendo però il pagamento di una sorta di penale. Tutto sembrava risolto. Invece nella notte sono arrivati gli estremisti indù che hanno bruciato e raso al suolo la casa di Sukra. La moglie è riuscita a fuggire, ma una figlia di 12 anni e Sukra stesso sono stati picchiati fino a perdere i sensi. La stessa sorte è toccata ai cristiani vicini di casa accorsi in aiuto. Per sei persone, ferite gravemente, si è reso necessario il ricovero in ospedale.
(Anna Bono, Cristiani Perseguitati, 13-03-2018)
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