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A BRESCIA FA LEZIONE IN CLASSE UNA STREGA CHE INVOCA SPIRITI E DISTRIBUISCE AMULETI
Spiritismo e occultismo insegnati a scuola sono frutto dell'ideologia immigrazionista che odia il cristianesimo e idealizza le culture lontane, spesso violente
di Giovanna de Micheli
 

Appurata la gravità dell'episodio raccontato ieri dalla Nuova BQ sulle lezioni tenute da Ramona Parenzan nella Scuola primaria di Mocasina il 26 febbraio scorso all'insaputa dei genitori, si potrebbe pensare che il loro contenuto, per strambo che sia, possa essere semplicemente ignorante ma innocuo. Ma Parenzan non si è solo presentata in molte scuole primarie come "la strega Romilda" munita di libri, amuleti, maschere africane e pozioni, facendo invocare gli spiriti ai bambini e chiedendo loro di assumere determinate posizioni come dimostrato dalle foto sul suo profilo pubblico di Facebook (oscurato dopo la pubblicazione dell'articolo di ieri).
In un video postato il 15 febbraio scorso lei stessa legge uno stralcio del libro Strega di Lisa Lister che recita così: «Ho deciso di iniziarmi per immersione, la fonte bianca traboccava di energia... ed è dominata da una splendida madonna nera, mi sono spogliata...arrampicata con qualche esitazione fino al bordo dove ho guardato negli occhi la madonna nera che per me rappresenta la madre oscura. Mi sono seduta sul bordo del pozzo...ero in una caverna buia davanti alla madre oscura sul punto di immergermi nelle tenebre, la tenebre in cui il patriarcato aveva relegato il mio potere e quello di tutte le donne della mia famiglia... non ho paura del buio, ho detto a me stessa, l'ho detto a lei ero pronta a rivendicare quel potere... ho udito urla e gemiti, ho ricordato le volte che mi hanno tagliato la lingua per aver detto la mia verità e quando sono riemersa, perché dopo tutto sono una strega, ho guardato la madonna nera e lei ha bisbigliato: è sicuro per te essere potente...è sicuro per me essere potente ...per voi essere potenti, entrare in possesso dei vostri poteri...».

PER DIVENTARE UNA STREGA BISOGNA PAGARE UN PREZZO
Il libro, scritto originariamente in inglese (con il titolo Witch), prosegue con la confessione dell'autrice Lisa Lister: «Sono stata iniziata... a 32 anni... ma ci sono state altre iniziazioni, come la morte di entrambi i miei genitori nel giro di un mese. Infatti, la mia intera famiglia è morta in quei 18 mesi; mia mamma, papà, due zii, tre zie e una cugina della mia età. Dovetti negoziare il mondo con QUEL posto... Sono morta a quello che ero e non sono più. Ma in ogni iniziazione sono anche rinata un po' più potente della volta prima». Di fatto Lister ammette che per diventare una strega e ottenere poteri bisogna pagare un prezzo.
Poi nel libro si nominano i papi che hanno condannato la stregoneria, scagliandosi contro il "patriarcato" e si prosegue spiegando cos'è la magia, parlando di pozioni, di bacchette magiche e di come usarle, di carte e di come leggerle, di penduli ed amuleti. Su internet Lister insegna poi come si fanno le sedute spiritiche e si invocano i morti. In merito alla bacchetta magica l'autrice aggiunge: «La maggior parte delle volte uso semplicemente l'indice. Fidatevi ha ugualmente potere». Esattamente come si vede dalle foto e dai video di Parenzan che alza l'indice circondata da amuleti e pozioni. Una coincidenza? Può essere, ma proseguiamo.
Sul profilo di Parenzan vengono poi mostrati un calendario lunare della wicca (simile a quello che appare sulla pagina dell'Unione satinasti italiani) una pentola magica, una sfera di cristallo e immagini di streghe danzanti sotto la luna piena. C'è poi una foto di Parenzan che legge un altro libro intitolato "Primi passi nella Wicca", la cui recensione chiarisce: «Primi passi nella Wicca è un vero e proprio manuale introduttivo alla cultura e alle credenze di questa religione, senza perdere di vista il mistero che spinge molti studenti ad apprenderne i segreti. Il libro insegna inoltre pratiche fondamentali come l'espansione dell'energia, la visualizzazione e la meditazione e offre esercizi per le tecniche di base prima di introdurre riti più complicati e incantesimi».

STUPIDAGGINI?
Tarcisio Mezzetti, fondatore delle Comunità Magnificat e grande esperto di occultismo, ha condannato nei suoi libri la wicca come pericolosa. Sul sito del Gris/Imola (Gruppo di ricerca e studi religiosi, il cui statuto è approvato dalla Cei) si spiega che la wicca «si autodefinisce "religione" e considera i suoi "riti" magici neopagani più "autentici" dei rituali cattolici in quanto più antichi il cui nucleo sarebbe "un rito della fertilità e della natura per intonarsi con la dea (Luna) e con incantesimi raggiungere i propri desideri... La Wicca - continua il prof. Tarcisio Mezzetti - usa i Tarocchi, il pendolino, il channeling, la sfera di cristallo, la lettura della mano, la lettura dei fondi del tè o del caffè e la numerologia. Le streghe della Wicca chiamano Dio: l'Ultima Divinità. La loro divinità è costituita di due parti: il "dio" e la "dea". Quest'ultima viene spesso chiamata "Madre Terra'" o "Madre Natura". La Wicca inoltre, incoraggia l'uso dello spiritismo, di diversi stili di divinazione e l'uso di incantesimi magici».
In rete si trovano diverse donne e video sulla wicca e su come diventare streghe. Ovviamente il tutto è presentato come "magia bianca" ma sempre Mezzetti mette in guardia nel suo libro Voi chi dite che io sia? da chi ritiene che esista la magia buona aggiungendo che «noi (cristiani, ndr) neghiamo in maniera radicale che sia una religione perché l'atteggiamento è diverso: il mago sta al centro della magia, l'uomo religioso invece è legato, sottomesso al suo Dio, prega, domanda alla divinità un favore mediante un rito religioso, cerca di compiacere la divinità e attende la divinità. Il rito religioso è già fine a se stesso, mentre nel rito magico non è così. Il mago vuole, il mago impone e quando si rivolge ad una entità esige da quell'entità non un favore, ma un servizio. Il mago non ha leggi morali, lui è la legge morale per se stesso, lui detta la moralità delle sue azioni per cui c'è una differenza abissale fra mago e religioso». E di fatto chi pratica la magia, pur ottenendo ciò che vuole deve pagare un prezzo, spesso molto alto alla divinità. Al contrario di chi, come il religioso, riceve una grazia da Dio.

AUTRICE DI UN LIBRO CON ILLUSTRAZIONI PORNOGRAFICHE
Sul fatto che la magia porti al rifiuto di un'etica universale e di una morale, colpisce che Parenzan oltre a scrivere sul suo profilo che «poiché la vita è breve e nei limiti del possibile dovremmo tutte/i fare ciò che più ci piace» promuove il libro Vascanumero4 di cui è autrice e che, pieno di illustrazioni pornografiche, tratta le «perversioni e le fobie sessuali». Sempre sulla sua pagina Facebook l'autrice ne legge uno stralcio in cui descrive una 19enne che va ad abortire così: "No non prova niente... prova ad ascoltarsi, no ne è sicura lei non si sente in colpa, sin dal primo momento in cui ha scoperto di essere incinta si è sentita abitata da una presenza estranea qualcosa che non le appartiene per niente. Un virus, un morbo capace di procurarle nausee, vomito e capogiri». Nel libro si illustra e descrive persino la masturbazione. Infine, una recensione del volume aiuta forse a capire il perché dell'amore alle sirene di Parenzan: «Il romanzo Vascanumero4 di Ramona Parenzan, illustrato da Paola Pezzotta e edito da Milena nel 2017, è un interessante prova di meta narrazione dove tutti i personaggi sono, a modo proprio, sirene... La nostra Dea Madre. La nostra sirena. In questa storia la sirenetta non vuole le gambe, vuole... muoversi in un liquido amniotico e di umori sessuali, fra vagiti e gemiti d'orgasmo, fra baci di mamma e lingue di amante».
Il volume affronta anche il tema del «sincretismo religioso», spiegando come mai insieme ad immagini di libri come come La grande madre. Il culto femminile nella storia, in cui si parla della «Grande dea Madre della Wicca», sul profilo di Parenzan ci siano fotografie di libri religiosi ortodossi e anche cattolici come L'imitazione di Cristo. Alimentando una confusione che, sempre il Gris, condanna spiegando che il tentativo di mischiare le religioni per crearne una universale riduce Gesù a uno dei «grandi Maestri».
Infine sui corpi dei bambini di diverse scuole Parenzan ha dipinto delle balene. Si può pensare che siano dei semplici animali oppure che, viste le sue letture e il suo continuo parlare di immersione nelle acque per rinascere, abbiano un significato come per gli sciamani che le usano come il simbolo dell'immersione abissali per riemergere con pensieri che l'uomo non avrebbe mai il coraggio di affrontare.

LE STREGHE BUONE NON ESISTONO
A proposito di immersioni e di potere, una delle storie lette nelle classi da Parenza (Mariam e la Balena) parla di una bambina che il papà non vuole portare con sé a pescare. La mamma le svela che per ottenere da lui amore deve cucinare per lui, insegnandole un amore condizionato. Forse come a dire che con qualcosa da magiare si ha il potere di condizionare qualcuno? Di sedurlo secondo il principio delle pozioni o degli incantesimi? Alla fine la bambina pur di scappare da una realtà che la spaventa, compirà un gesto di cui aveva paura e si getterà in mare nella bocca della balena, da cui viene poi vomitata diventando la regina dei mari. Insomma con un'immersione che mette a rischio la sua vita ottiene il potere che prima non aveva.
Potrà sembrare un caso, ma per quanto riguarda l'invocazione agli spiriti e la cosiddetta "magia bianca", in un altro libro di Mezzetti, Come leone ruggente, si legge che «l'occulto è lo studio delle cose che sono segrete o nascoste alla comprensione umana e che si trovano nel regno degli spiriti», molto pericolosi da invocare perché le streghe «anche quelle che dicono di essere "bianche" o "buone", sono in contatto con spiriti distruttivi, che operano contro Dio».
Anche se è chiaro che tutto questo avviene da quando il diavolo ha convinto l'uomo della sua inesistenza, si può comunque non credere agli effetti di queste pratiche. Come spesso accade a chi non conosce veramente gli effetti opposti della preghiera cristiana che, come spiega sempre Mezzetti, al contrario di primi, non implicano un'imposizione a Dio per ottenere servizi ma la richiesta di grazia e salvezza e in ultimo l'adesione a Lui e alla Sua volontà. Si può poi pensare che se privi di intenzionalità questi riti non abbiano effetto, ma Francois Dermine, frate domenicano cofondatore del Gris, in Mistici veggenti e medium, chiarisce che «i patti con il demonio come li chiama sant'Agostino non avvengono sempre con la stessa lucidità o malizia oggettiva...e trovano talvolta delle attenuanti nelle buone intenzioni, nell'ignoranza o nell'imprudenza di chi agisce senza riflettere più di tanto sullo spirito che tali segni richiamano». Pertando, spiega sant'Agostino nel De Doctrina Christiana «tutte le arti di questo tipo di superstizione, sia essa frivola sia essa perniciosa, devono essere fuggite e ripudiate dal cristiano, perché implicano una certa pestifera associazione fra uomini e demoni».
Molti, anche fra i cattolici potrebbero comunque rimanere scettici nonostante le parole di un santo padre della Chiesa, ma quanto afferma la Chiesa cattolica nel De exorcismis et supplicationibus quibusdam, emanato dalla Congregazione per il Culto Divino, è chiaro: «La superstizione, la magia e, a maggior ragione, il satanismo sono contrari alla dignità e razionalità dell'uomo». Eppure Parenzan presta servizio anche per la Caritas diocesana di Brescia nell'ambito dell'accoglienza degli immigrati. D'altronde Mezzetti aveva ammonito, spiegando che lo spiritismo (come anche la New Age e lo Yoga da cui sempre la Chiesa mette in guardia) si diffondono nelle società materialiste e nella vita della Chiesa quando viene eliminata la dimensione verticale riducendo la fede cristiana ad un umanitarismo moralista. Quando si smette di educare alla potenza della Croce, della preghiera e dei sacramenti, si spinge l'uomo a cercare risposta altrove. Ma i fatti accaduti nella scuola di Mocasina pongono una domanda anche ai laici, che pur giustamente si lamentano di quanto sta avvenendo: fino a quando saranno disposti ad accettare questo sistema? Oltre a denunciare quanto sta avvenendo nelle scuole cosa sono disposti a fare per ricominciare ad educare?

Nota di BastaBugie:
Riccardo Cascioli nell'articolo sottostante dal titolo "Streghe a scuola? Figlie del multiculturalismo" parla dei casi di spiritismo e occultismo nelle scuole denunciati da la Nuova Bussola Quotidiana. Essi sono il prodotto diretto di quella ideologia immigrazionista che idealizza le culture lontane, spesso violente, in odio alla propria, che è erede della civiltà cristiana.
Ecco dunque l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 23 marzo 2018:
Fa piacere sapere che i nostri articoli sulla «strega a scuola», al secolo Ramona Parenzan, abbiano procurato alla strega in questione tante occasioni di lavoro oltre a centinaia e centinaia di messaggi di solidarietà. Tutte cose che ci ha fatto sapere la stessa Parenzan intervenendo ieri a Radio Onda d'Urto, una emittente locale bresciana felicemente rimasta alle lotte proletarie del movimento del '77.
Ci fa piacere soprattutto perché, al pari del suo avvocato, eravamo seriamente preoccupati per «le gravi ripercussioni negative sulla sua attività professionale» e per le «offese alla sua reputazione» che i nostri articoli le avevano procurato. Quindi siamo felici che tutto sia andato per il meglio e non ci sia più da preoccuparsi. O meglio, forse qualcosa rimane in sospeso visto che il Comitato Articolo 26 (Associazione di genitori e docenti) ha inviato una lettera ai dirigenti scolastici nazionali e locali esponendo una serie di irregolarità legate alla presenza della Parenzan nella scuola di Mocasina e richiedendo chiarimenti urgenti.
Ma tralasciando le vicende personali e tralasciando anche l'uso della scuola per fini di indottrinamento (cosa di cui abbiamo già parlato negli articoli in questione) è necessario mettere in rilievo un aspetto decisivo che favorisce la penetrazione e la diffusione nelle scuole di spiritismi e occultismi vari. In qualche modo lo ha detto la stessa Parenzan, ovviamente dall'opposto punto di vista: il tema centrale è l'intercultura o la multiculturalità, fenomeno che è direttamente legato all'immigrazione. Le invocazioni agli spiriti, la distribuzione di amuleti, le presunte pozioni magiche sono tutte parte di laboratori interculturali.
Proprio l'ideologia del multiculturalismo - di cui altri paesi europei già raccolgono i frutti amari - avvicina i "mediatori culturali" a tante espressioni del mondo cattolico. Non a caso la Parenzan collabora attivamente anche ad iniziative della Caritas bresciana, e trova dalla sua parte anche dei parroci. La convinzione di costoro, come ha ben sintetizzato la stessa «strega Romilda» a Radio Onda d'Urto, è che «l'ospite salva l'ospitante» e non viceversa; «sono quelli che arrivano che ci salvano da barriere ideologiche e asfittiche concezioni del mondo e della vita». Abolizione di qualsiasi confine per essere «tutti cittadini del mondo» fondendo «ogni spiritualità e ogni religione»: «Diventiamo sincretici».
È un presunto amore alle altre culture che parte però dall'odio per la propria cultura e la propria identità, e qui il multiculturalismo laico si sposa con un certo terzomondismo cattolico. Non è a caso che dalle tante organizzazioni cattoliche che si occupano di immigrati non sia mai venuta una testimonianza di annuncio del cristianesimo a chi arriva. Da chi arriva dobbiamo solo imparare.
Così mentre si critica spietatamente la nostra cultura, eredità della civiltà cristiana, si idealizzano le culture di chi arriva. Sottolineo: si idealizzano, che è cosa ben diversa dal valorizzare. Perché può valorizzare il diverso soltanto chi ha una identità chiara. Soltanto a partire dalla nostra fede cattolica possiamo dare valore a quegli aspetti di altre culture in cui ritroviamo l'espressione di quelle esigenze originarie, di quella tensione all'infinito che c'è nel cuore di ogni uomo e in ogni cultura.
Al di fuori di questo c'è solo l'esotismo, l'idealizzazione delle culture lontane, di cui non si sa distinguere un aspetto dall'altro e anche la contraddizione con il multiculturalismo che si afferma: si vagheggia di un mondo senza confini esaltando culture ferocemente tribali come quelle animiste; si vuole costruire una spiritualità universale favorendo l'espansione di una religione come l'islam che rifiuta qualsiasi integrazione; si pretende di affermare l'uguaglianza di tutti gli esseri umani astenendosi dal giudicare culture che si fondano sulla divisione in caste o per cui donne e bambini hanno minore dignità degli animali.
E tutto questo sta diventando pane quotidiano nelle nostre scuole. Lo ricordava ieri la Parenzan: «Nelle linee guida della Buona scuola c'è l'interculturalità obbligatoria». È così che nei programmi di interculturalità, nei laboratori della «strega Romilda» e di tanti altri che fanno lo stesso lavoro, possono entrare a pieno titolo anche invocazioni agli spiriti e pratiche occulte che potrebbero avere conseguenze devastanti per i bambini. Che poi si tratti delle stesse pratiche e delle stesse culture che sono a fondamento del cannibalismo, delle stragi degli albini e dei calvi, dei sacrifici umani, delle mutilazioni genitali femminili, dei massacri tribali, questo non si deve dire, sarebbe xenofobia e razzismo. Non illudiamoci, questo sarà anche il nostro futuro se multiculturalisti - laici e cattolici - hanno deciso che «sono quelli che arrivano che ci salveranno».

 
Titolo originale: La strega a scuola? Per la Chiesa non c'è da scherzare
Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 13-03-2018