I PIÙ LETTI DEL MESE
-
PER IL 2025 ABBIAMO BISOGNO DEL TUO AIUTO!
SOSTIENI
BastaBugie
CON UNA OFFERTA
DI ALMENO 15 EURO
Riceverai un omaggio
-
BastaBugie consiglia
LA BUSSOLA MENSILE
Abbonamento annuale
€ 25 anziché € 30
Entro il 6 gennaio
-
Il 1° libro di BastaBugie
CI HANNO PRESO PER IL COVID
Per non dimenticare tre anni di abusi di potere
Anno 2023 pag. 514 € 16
-
Audio registrati
-
La censura di YouTube
YouTube ha censurato in passato circa il 20% dei video che abbiamo pubblicato e oggi ci impedisce di pubblicare video con temi contrari al politicamente corretto (islam, gay, covid, ecc.)
SCEGLI UN ARGOMENTO
- Aborto
- America
- Animalisti e vegetariani
- Attualità
- Cinema
- Comunismo
- Cristianesimo
- Ecologia
- Economia
- Eutanasia
- Evoluzionismo
- Famiglia e matrimonio
- Fecondazione artificiale
- Immigrazione
- Islam
- Libri
- Liturgia e sacramenti
- Morale
- Omelie
- Omosessualità
- Pedofilia
- Pillole
- Politica
- Santi e beati
- Scienza
- Scuola
- Storia
- Televisione
« Torna alla edizione
Pozega è la storica capitale della Slavonia, regione della Croazia orientale. La cattedrale (i croati sono cattolici) è intitolata a Santa Teresa e davanti ad essa si erge una curiosa statua. Raffigura un uomo fiero con grandi baffoni che brandisce una spada e calpesta vittorioso la mezzaluna islamica. La cosa curiosa, come dicevamo, è che indossa il saio francescano con tanto di sandali. Una specie di Fra Diavolo, che si vestiva da frate per ingannare gli invasori francesi? No, si tratta proprio di un frate, pare addirittura ordinato sacerdote.
Il suo nome era p. Luka Ibrisimovic e il 12 marzo 1689 guidò il popolo in armi nella battaglia definitiva per la liberazione dal dominio ottomano. Lo chiamavano Il Falco (della guerra), Sokol in lingua locale. Ne parla il bel libro di Ambrogio M. Canavesi e Wawrzyniec M. Waszkiewics Guerrieri serafici. Racconti di pace e bene... e guerra (Tabula Fati, pp. 230, €. 13). I due autori sono non a caso preti e hanno messo insieme una serie di figure di francescani, più o meno conosciuti, che hanno guidato i cristiani in battaglia nelle varie epoche. I più noti sono, ovviamente, il b. Marco d'Aviano e s. Giovanni da Capestrano, liberatori a mano armata di Vienna e Belgrado, ma anche s. Lorenzo da Brindisi (vittoria di Albareale) e p. Anselmo da Pietramelara a Lepanto. Più altre figure rimaste nelle pieghe della storia e che meritava far riemergere. Come il Falco con cui abbiamo aperto queste righe.
Perché portava i baffoni anziché la barba alla cappuccina? Perché per lungo tempo i turchi occupanti avevano vietato gli abiti religiosi e anche i frati dovevano vestire alla laica. La chiesa dei francescani era una moschea da un secolo e mezzo. Ora, gli slavoni a quel tempo portavano tutti dei grandi baffi e non era il caso di distinguersi attirando l'attenzione. Ma il Falco non aveva mai smesso di tramare contro gli infedeli. Era praticamente l'informatore dell'Imperatore sui movimenti delle truppe ottomane, la loro dislocazione e consistenza. E il vescovo di Balgrado (che era suo zio) doveva a lui le notizie sulla situazione del cristianesimo e dei cristiani in Slavonia. Ma non poteva durare: il corriere di cui si serviva portava le informazioni dentro a un bastone da pellegrino cavo. Scoperto per chissà quale soffiata, finì impalato (morte atroce e di lunghissima agonia di cui i turchi erano specialisti). P. Luka Ibrisimovic fu incarcerato carico di catene. Ma c'era un'altra usanza dei turchi che era più forte di ogni altra, il baksis. Cioè, la mazzetta (pare che in molti luoghi islamici esista sempre, a partire dall'impiegato delle poste). I confratelli di p. Luka raggranellarono una cifra congrua e il prigioniero venne rilasciato.
La riscossa cominciò a muoversi nel 1684, un anno dopo la liberazione di Vienna da parte del re di Polonia Jan Sobieski e il suo «veni, vidi, Deus vicit». Nel 1686 venne liberata Buda. L'anno seguente i turchi vennero sconfitti proprio a Mohàcs, in Ungheria (perdite: 600 cristiani, 10mila turchi), dove 160 anni prima avevano schiacciato i cristiani e ucciso il re Luigi Jagellone. In quattro anni gli ottomani avevano perso ben tre gran visir, giustiziati dal sultano per le loro sconfitte. Il momento era dunque favorevole e l'imperatore Leopoldo I emanò un proclama in cui esortava gli slavoni a prendere le armi contro gli occupanti. Nel frattempo truppe imperiali entravano nella Slavonia e p. Luka andò loro incontro alla testa dei ribelli che aveva personalmente radunato. Pozega venne liberata, ma gli imperiali dovettero proseguire verso la Serbia. A tenere la città rimase un presidio insufficiente. E infatti i turchi si ripresentarono in forze.
L'assedio era senza speranza, ma il Falco escogitò un piano audacissimo e folle: attaccare di notte l'immenso accampamento nemico che stava sul colle del Sokolovac. Armati anche di forconi e bastoni (le armi erano scarse) e guidati all'assalto dal settantenne p. Luka col crocifisso in una mano e la spada nell'altra, l'impresa disperata riuscì. La giornata divenne festa nazionale.
Nota di BastaBugie: per approfondimenti sul libro da cui è stata tratta la precedente storia si può leggere il seguente articolo.
I FRANCESCANI HANNO COMBATTUTO CON LE ARMI
Pacifici, ma non pacifisti, grandi santi francescani in difesa della Fede hanno combattuto o predicato il ricorso alle armi: il beato Marco d'Aviano a Vienna, san Giovanni da Capestrano a Belgrado, padre Anselmo da Pietramelara a Lepanto, ecc. (VIDEO: Marco d'Aviano)
di Roberto De Mattei
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6553
-
SANTO NATALE
Auguri a tutti i lettori
-
BastaBugie consiglia
ESERCIZI SPIRITUALI
per sacerdoti
Monastero Rosano (FI)
Medit. P.Giorgio Carbone
Tema: La divinizzazione dell'uomo (Gv 10,34)
Data: 20 - 24 gennaio
-
Pubblicato 10 anni fa...
STUPRATORI ISLAMICI
La polizia li ha lasciati fare
di Stefano Magni
Articolo del 19 dicembre 2014
-
Libro della settimana
RACCONTAMI UN SANTO
Giovani che hanno cambiato il mondo
di Don Lillo D'Ugo
Anno 2024 / pag. 136 / € 15
-
Video della settimana
IN UNA NOTTE COME TANTE
Canto natalizio
+ altre 58 canzoni
-
Da FilmGarantiti.it
GIOVANNA D'ARCO
La pulzella inviata a salvare la Francia
Giudizio: consigliato (*)
Genere: storico (1948)
-
I dossier di BastaBugie
SCANDALO BIBBIANO
Bambini tolti alla famiglia illegalmente
Dossier: 15 articoli e 2 video
-
Santo della settimana
INNOCENTI MARTIRI
I bimbi uccisi da Erode
di Cristina Siccardi
Festa: 28 dicembre
-
Video per la formazione
IL SENSO DEL NATALE
di Don Stefano Bimbi
Durata: 4 minuti (2024)
-
Personaggi del passato
BENEDETTO XVI
Papa dal 2005 al 2013
Teologo tedesco
1927 - 2023 (96 anni)