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LA MONARCHIA INGLESE HA SEMPRE AVUTO PROBLEMI CON LE DONNE
La storia è sempre la stessa: da Enrico II il Plantageneto a Edoardo VIII, passando per Enrico VIII, fino ai 4 figli della regina attuale, Elisabetta II, di cui solo uno non ha divorziato... per finire (per ora) con Meghan
di Rino Cammilleri
 

La monarchia inglese ha sempre avuto qualche problema con le donne. Enrico II il Plantageneto ne ebbe con sua moglie, Eleonora d'Aquitania, la quale gli portò in dote mezza Francia e la cosa fu all'origine della Guerra dei Cent'Anni. Quest'ultima fu risolta da una donna, santa Giovanna d'Arco, ma a sfavore degli inglesi. Quell'Enrico litigò con la Chiesa, e finì con l'assassinio del primate san Thomas Becket.
Sei Enrichi dopo, l'VIII della serie meritò da papa Leone X il titolo di Defensor Fidei (che poi Paolo III, per via dello scisma, gli ritirò; e che ancora i re inglesi portano, ma a difesa dell'anglicanesimo) per aver difeso la fede cattolica contro Lutero. E pure lui era sposato con una gran donna, Caterina d'Aragona, che ripudiò per l'insignificante Anne Boleyn di cui si era invaghito (per lei scrisse una bellissima canzone, Greensleeves, ancora oggi eseguita). Qualcuno gli fece notare che non c'era bisogno di divorziare per farsi l'amante, ma lui voleva un figlio maschio e Caterina gli aveva dato solo Mary.
Forse credeva che, avendo meritato come Defensor Fidei, il papa avrebbe chiuso un occhio e accettato la gabola della consanguineità (tutte le teste coronate sono in qualche modo parenti, e per forza di cose). Ma Caterina era zia dell'imperatore Carlo V, che era molto più Defensor Fidei di Enrico, visto che combatteva contro i protestanti e i musulmani. Così, il papa, tra l'incudine e il martello, scelse la giustizia. Ed Enrico si scatenò, imitando il predecessore II col trucidare un altro san Thomas di rilievo, il More, dando il via a un'ecatombe di cattolici che andò avanti per un paio di secoli. Ma con le donne continuò a sbagliare, impalmandone altre quattro di seguito e mandandole quasi tutte al patibolo. Il figlio maschio lo ebbe, ma questo durò poco e, ironia della sorte, fu giocoforza dare il trono a una donna, sua figlia Elisabetta I.
Questa avrebbe potuto sposare chi voleva, soprattutto Filippo II di Spagna, ma quest'ultimo era ancora più Defensor Fidei del padre, e si opposero i nobili inglesi che dalla nazionalizzazione dei beni della Chiesa avevano tratto gran profitto. Per giunta, c'era una rivale, un'altra donna: Mary Stuart, figlia della sorella di suo padre, erede legittima perché Elisabetta era figlia di Anne Boleyn. Così, Elisabetta fece quel che neanche il padre aveva osato: processare e condannare a morte una regina unta dal Signore. A quel punto restava un'ultima cosa da sradicare negli inglesi, il culto della Vergine (l'Inghilterra si considerava il regno più mariano della Cristianità: Mary Dowry, «Dote di Maria»). E al di Lei posto mise se stessa, la Regina Vergine (nel senso di nubile), tanto che il suo corsaro preferito, Walter Raleigh, chiamò Virginia in suo onore la colonia americana che fondò. Ma anche lei dovette capitolare, perché tutti moriamo. E lasciare la poltrona proprio al figlio di Maria Stuarda: non c'erano altri.
Non ci soffermiamo sui problemi di coppia degli altri regnanti inglesi, perché il gossip in tal senso è applicabile a tutte le teste coronate di ogni tempo. Ma la monarchia inglese è speciale perché è quella che, partendo da un'isola defilata, è riuscita a creare l'impero più esteso di tutti i tempi. E l'Impero Britannico fu inaugurato da un'altra donna, Victoria, che diede addirittura il suo nome a un'epoca e uno stile quantunque a occuparsi di politica fossero altri, soprattutto Disraeli. Lei si limitò a fare un sacco di figli, che maritò con mezza Europa (anche il Kaiser era suo nipote). Fu solo sfiorata dal caso di Jack lo Squartatore, che per molti ancora oggi andava ricercato nella famiglia reale britannica.
Ma poi inventarono il cinema e i rotocalchi, e i riflettori si accesero su Edoardo VIII, che pur di sposare Wallis Simpson, una divorziata americana, rinunciò al trono. Anche a lui fecero notare che non c'era bisogno di abdicare se voleva convivere more uxorio con l'americana, purché in modo discreto. Niente, come Enrico VIII, voleva un matrimonio in piena regola. Così, il trono andò a suo fratello Giorgio VI, padre dell'attuale regina. La quale pare l'unica con la testa sulle spalle di tutta la real casata. Sua sorella Margaret volle sposare un fotografo. Dei figli di Elisabetta II, Carlo, Andrea, Anna e Edoardo, solo quest'ultimo non ha divorziato, e per le relative vicende basta andare in Internet. Adesso tocca a Meghan, ed è il turno dei nipoti. God save the Queen.

DOSSIER "LA MONARCHIA INGLESE"
Da Enrico VIII ad Elisabetta II

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Titolo originale: I predecessori di Meghan
Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 26-06-2021