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CILE: OBBEDIRE A DIO O ALLO STATO?
di Rino Cammilleri
 

Leggo, ancora sul mensile «Il Timone» del dicembre 2007 (fatevene mandare una copia gratis: info@iltimone.org), che in Cile le tre grandi catene di farmacie (Salcobrand, Ahumada e Cruz Verde) sono state multate dal governo socialista di Michelle Bachelet per 33.000.000 pesos ciascuna (circa 66.000 dollari) per essersi rifiutate di vendere la cosiddetta «pillola del giorno dopo» in ossequio alle direttive dei vescovi.
Penso che dovremo prepararci a quel che il papa ha chiamato «martirio delle vita ordinaria», perché i governi si vanno sempre più orientando in senso anticristiano e tra non molto ciascuno di noi sarà chiamato a dover compiere delle scelte eroiche per rimanere coerente con quello in cui crede.
Già si vedono le avvisaglie e già dall'edicolante al politico, passando per il giudice, il poliziotto, il redattore, il farmacista, il medico eccetera, sempre più spesso si è costretti a confrontare la propria coscienza con le leggi.
Come ai tempi di Diocleziano, in cui i cristiani dovevano scegliere tra l'obbedienza agli editti e la fedeltà a Cristo. Certo, oggi non si rischia la vita (ancora), ma il benessere acquisito, sì.
Per ora sono (solo) multe. Per ora.