I PIÙ LETTI DEL MESE
-
PER IL 2025 ABBIAMO BISOGNO DEL TUO AIUTO!
SOSTIENI
BastaBugie
CON UNA OFFERTA
DI ALMENO 15 EURO
Riceverai un omaggio
-
Il 1° libro di BastaBugie
CI HANNO PRESO PER IL COVID
Per non dimenticare tre anni di abusi di potere
Anno 2023 pag. 514 € 16
-
Audio registrati
-
La censura di YouTube
YouTube ha censurato in passato circa il 20% dei video che abbiamo pubblicato e oggi ci impedisce di pubblicare video con temi contrari al politicamente corretto (islam, gay, covid, ecc.)
SCEGLI UN ARGOMENTO
- Aborto
- America
- Animalisti e vegetariani
- Attualità
- Cinema
- Comunismo
- Cristianesimo
- Ecologia
- Economia
- Eutanasia
- Evoluzionismo
- Famiglia e matrimonio
- Fecondazione artificiale
- Immigrazione
- Islam
- Libri
- Liturgia e sacramenti
- Morale
- Omelie
- Omosessualità
- Pedofilia
- Pillole
- Politica
- Santi e beati
- Scienza
- Scuola
- Storia
- Televisione
« Torna ai risultati della ricerca
Chi vuole essere ucciso, può stare sereno: non deve pagare. O meglio, è giusto che al suo posto paghino tutti. Lo ha dichiarato apertamente nelle scorse ore il Ministro della Salute, Roberto Speranza. «Una volta che la procedura di verifica del rigoroso rispetto delle condizioni individuate dalla Consulta sia stata completata», ha detto parlando con La Stampa, «le strutture del servizio sanitario nazionale non possono assumere atteggiamenti ostruzionistici, né è ipotizzabile che i costi siano a carico del paziente».
Queste considerazioni ministeriali - fatte con riferimento al caso di "Mario", il marchigiano che chiede il suicidio medicalmente assistito ma si deve pagare il farmaco - suonano pesanti, anche perché chiamano in causa, di fatto, tutti i cittadini. E chi non vuole cooperare, neppure remotamente, con le proprie tasse alla morte non solo di "Mario", ma anche di altri che, come lui, desiderassero essere uccisi? Affari suoi, pare di capire dalle parole di Speranza; il che è già un problema, ma non è certo il solo.
Se si imbocca la strada del rimborso pieno delle spese dell'iniezione letale - stimabili in circa 5.000 euro -, non si rischia di creare un sistema dove si viene aiutati a togliersi delle spese ma non a vivere? E poi: 5.000 euro sono oggi già garantiti (o ne sono garantiti 5mila in più?) in termini copertura delle spese, a tutti coloro che desiderano le cure palliative e assistenza domestica? Il dubbio viene, soprattutto vedendo come la norma in materia - la legge n. 38 del 2010 - sia poco sostenuta finanziariamente.
Ne consegue come, al momento, nella nostra Penisola le cure palliative siano sì garantite, ma purtroppo a macchia di leopardo: in alcune zone cioè in modo impeccabile, in altre manco a parlarne. Altro che 5.000 euro. Eppure su questa vergognosa situazione - parliamo infatti di una legge in vigore da una dozzina di anni - il Ministro Speranza non risulta aver speso parole né con La Stampa né con altri. Il che è grave perché davvero quello che rischia di crearsi è un sistema sociale e sanitario in cui l'uccisione on demand rischia di essere non solo una strada, ma addirittura una raccomandazione.
Esagerazioni? Non esattamente. Basti pensare a quanto già accaduto in un Paese di fama civile come il Canada da dove, nell'agosto 2018, era arrivata la notizia di Roger Foley, signore affetto da atassia cerebellare, serio disturbo neurovegetativo, alle prese col diritto... di vivere. Sì, perché l'uomo, nelle sue complesse condizioni, quell'anno si era trovato davanti ad un tragico bivio: sborsare più di 1.500 dollari al giorno per le cure di cui aveva bisogno - e che non poteva permettersi - oppure l'eutanasia.
Foley decise di denunciare l'ospedale e il governo dell'Ontario, producendo pure due audio (una del 2017, l'altra del 2018) nelle quali il personale ospedaliero cercava ripetutamente di spingerlo a farla finita; semplicemente perché le cure non gli potevano essere garantite. Ora, quanto passerà, in Italia, perché dai casi di "Mario" si passi a quelli alla Roger Foley? Vogliamo davvero un Paese in cui la morte finisca con l'essere consigliata e garantita più delle stesse cure?
Apparentemente, questi sembrano essere quesiti provocatori. Eppure, nella misura in cui, a livello ministeriale, si spendono apertamente parole in favore della morte ma non si fa altrettanto verso le cure, la deriva è assicurata. Non pare un caso che, prima dello scandalo Foley, nel Paese di Justin Trudeau, fosse stato pubblicato sul Canadian Medical Association Journal uno studio con cui si erano stimati in 138 milioni di dollari annui i risparmi per le casse pubbliche della morte indotta. E l'anno dopo, guarda caso, è accaduto quello che si diceva poc'anzi. Vogliamo fare, come Italia, una fine del genere? Tanto vale dirlo, a questo punto.
-
BastaBugie consiglia
LA BUSSOLA MENSILE
Abbonamento annuale
€ 25 anziché € 30
Entro il 6 gennaio
-
Pubblicato 10 anni fa...
FAMIGLIE DISTRUTTE
Figli tolti senza prove
di Emanuele Boffi
Articolo del 19 dicembre 2014
-
Libro della settimana
LA PSICOANALISI
Al vaglio della teologia
di Simon Benoît-Marie
Anno 2024 / pag. 448 / € 19
-
Video della settimana
ANGELS
The Crosby family (2024)
+ 5 new songs (tot. 103)
-
Da FilmGarantiti.it
KNOCK
Quando la ''scienza'' vince e il malato perde
Giudizio: ottimo (**)
Genere: commedia (1951)
Guarda gratis su YouTube
-
I dossier di BastaBugie
MARIO DRAGHI
Il banchiere prestato alla politica
Dossier: 9 articoli e 1 video
-
Santo della settimana
ADAMO ED EVA
Lo sai che sono in paradiso?
di Ermes Dovico
Festa: 24 dicembre
-
Video per la formazione
IMMIGRAZIONE
L'assurda accoglienza di chi ci odia
di Lorenza Formicola
Durata: 29' (23/11/2024)
-
Personaggi del passato
PETER GUMPEL
Sacerdote
Grande esperto di Pio XII
1923 - 2022 (99 anni)