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UNA BRUTTA NOTIZIA: ANCHE IN ITALIA LE CASALINGHE SONO SEMPRE MENO
La donna è per natura chiamata all'accoglienza del marito e dei figli e alla custodia del focolare domestico, per cui, lavorando fuori casa, è la donna stessa a non sentirsi realmente realizzata
da I Tre Sentieri
 

Recenti dati dicono che il numero delle casalinghe è notevolmente diminuito e quelle che sono rimaste sarebbero nella o poco sopra la soglia di povertà. A questo poi si aggiunge l'insistenza con cui si vogliono annullare i cosiddetti "stereotipi di genere".
A noi non piace correre dietro i luoghi comuni quindi diciamo subito che notizia della drastica diminuzione delle casalinghe non la riteniamo affatto buona. Non la riteniamo buona per la famiglia e non la riteniamo buona nemmeno per la donna.
Non è buona per la famiglia, perché la presenza costante o almeno prevalente della madre in casa costituisce un elemento fondamentale per l'ordine e la salute della famiglia. E non è buona nemmeno per la donna, perché ella sente di essere chiamata soprattutto all'accoglienza e alla custodia, per cui, venendo meno queste, è la donna stessa a non sentirsi realmente realizzata. Gran belle attitudini, quelle dell'accoglienza e della custodia, che l'uomo - va riconosciuto - non ha. Tant'è che la capacità di sacrificarsi per gli altri la possiede la donna, non l'uomo. Questi sa sacrificarsi per la Verità, per gli ideali; la donna, invece, sa sacrificarsi per gli altri, soprattutto per le persone che la Provvidenza le pone immediatamente accanto.
Quando due uomini si trovano a discutere, solitamente i loro argomenti sono la politica, il lavoro, lo sport. Quando invece due donne discutono, i loro argomenti sono la famiglia, i figli, il marito. L'uomo tende a parlare di ciò che fa e di ciò che accade; la donna di chi ama e di chi accudisce.
Terminiamo con queste puntuali parole di Santa Edith Stein (1891-1942): "L'orientamento al fine naturale e a quello soprannaturale è comune all'uomo e alla donna, ma vi si nota una differenziazione di compiti, consona alle diverse proprietà naturali dei due sessi. La missione primaria dell'uomo è dominare la terra; in ciò la donna gli è posta a fianco come aiuto. La missione primaria della donna è procreare ed educare la prole; e in questo compito l'uomo le è dato come difesa. Ne deriva che nell'uno e nell'altra si manifestano gli stessi doni, ma in misura e in rapporto diversi. Nell'uomo, i doni necessari per la lotta, la conquista, il dominio: la forza muscolare con cui domina esteriormente la materia, l'intelletto con cui penetra intenzionalmente il mondo, la volontà e l'energia attiva con cui può plasmarlo. Nella donna, l'attitudine a proteggere, custodire e far sviluppare l'essere in formazione e in crescita: perciò il dono, di carattere più corporeo, di saper vivere strettamente unita a un altro, di raccogliere in calma le forze, e di sopportare il dolore e la privazione, e adattarsi; il desiderio di cooperare al loro sviluppo." (La donna. Il suo compito secondo la natura e la grazia, tr.it., Roma 1987, pp.116-117).

Nota di BastaBugie: consigliamo la lettura di questa bella testimonianza di una donna che si è realizzata tra le mura domestiche.

LA CASALINGA FELICE: FEMMINILE, MA NON FEMMINISTA
Consigli per una moglie e mamma che gode di poter esprimere la sua naturale propensione alla dedizione e alla cura del marito e dei figli (e così si realizza)
di Isabella
https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5787

 
Titolo originale: Diminuiscono le casalinghe. Cosa direbbe santa Edith Stein?
Fonte: I Tre Sentieri, 27 settembre 2022