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SIGNS, PROGETTO DIVINO O CASO CIECO?
Un film con Mel Gibson dove la fantascienza è solo la cornice perché la sostanza è una riflessione sul significato dei segni che Dio dissemina nella nostra vita (VIDEO: trailer)
di Pietro Guidi
 

Graham Hess, interpretato da Mel Gibson, è un pastore protestante la cui moglie è rimasta uccisa in un violento incidente stradale. Mentre lei stava camminando al bordo della strada il conducente di un pick up si era addormentato e l'aveva schiacciata contro un albero. Lei non era morta sul colpo, rimanendo intrappolata fra la macchina e la pianta. L'agente di polizia aveva detto non era possibile toglierla di lì perché se avessero spostato il pick up il suo corpo si sarebbe diviso in due. La macchina stava tenendo unito il suo corpo e lei non poteva fare altro che aspettare la morte in quella posizione. Graham riuscendo ad arrivare sul posto prima che lei muoia, ha avuto la possibilità di parlarle un'ultima volta. Morirà con suo marito accanto dopo avergli detto, forse in preda ad un delirio: "Dì a Merrill di colpire forte". Merrill era il fratello di Graham ed era da molto tempo che non giocava più a baseball.
Questo episodio ha segnato così tanto la vita di Graham che, a causa di esso, ha smesso di esercitare il suo ufficio di pastore ed ha perso persino la fede. Si ritira con i suoi due figli e il fratello Merrill nella sua casa di campagna, nella contea di Bucks, in Pennysylvania. I suoi due figli si chiamano Morgan e Bo. Morgan è un bambino molto timido e riservato, che soffre di asma. Bo invece è una bambina piccola con la strana paura di bere acqua contaminata. Per questo lascia in giro per la casa bicchieri d'acqua appena iniziati, convinta che ci sia entrato un granello di polvere o un capello. A parte questo, Bo è una bambina normale.
Nel frattempo Morgan trova un libro che parla di alieni e leggendolo trova scritto che i cerchi nel grano, come quello che è stato trovato vicino casa sua, sono davvero dei segnali di coordinamento per dirigere l'attacco degli alieni. Scoprirà inoltre che il loro assalto non sarà armato perché hanno paura che gli uomini inizino ad usare le armi nucleari, che renderebbero inutilizzabile il pianeta terra, ma avranno come unica arma un gas tossico. Dopo questo attimo di tregua la tensione comincia a salire, perché Graham si accorge che se non scapperà con la sua famiglia gli alieni potrebbero invadere casa sua. Tuttavia nessuno, oltre a Graham aveva intenzione di lasciare la casa, quindi rimangono lì e si barricano dentro alla casa, sigillando porte e finestre con delle assi di legno.
Da questo momento in poi il film sarà un susseguirsi di scene adrenaliniche e colpi di scena che cambieranno le carte in tavola dando un senso a tutti i segni di cui il film è sapientemente costellato. Il clamoroso finale svelerà il vero senso di tutto il film per cui emerge che la fantascienza è stata solo la cornice.

ALTRO CHE ALIENI, SONO SEGNI DI DIO
Il tema fondamentale di Signs è quello dei segni che Dio ci dà per dimostrarci la sua presenza. Prima di analizzare il dialogo centrale del film bisogna ben comprendere che se siamo in grado di leggere i segni di Dio con intelligenza, cioè non guardando solo all'apparenza delle cose, ma anche a quello che ci sta dietro, possiamo scorgere in essi il dito di Dio. Il segno più evidente è tutto il mondo che senza dire una parola ci parla dell'esistenza di un Creatore che lo ha fatto. Nella Bibbia troviamo il salmo 18 che afferma: "I cieli narrano la gloria di Dio". Da sempre la Chiesa ha insegnato che, tramite le creature, possiamo arrivare a conoscere il Creatore che le ha fatte, cioè Dio.
Altri segni dell'esistenza di Dio sono i numerosi miracoli avvenuti all'interno della Chiesa Cattolica che sono risultati inspiegabili alla scienza. Per esempio a Lourdes sono avvenute centinaia, se non migliaia di guarigioni miracolose. Fra tutte queste guarigioni, vista la grandissima cautela della Chiesa, ad oggi ne sono state riconosciute come miracolose 70. Un altro segno fu quando la Madonna a Fatima promise ai pastorelli, il 13 ottobre 1917, che avrebbe compiuto un segno prodigioso visibile da tutti i presenti. Accorsero circa sessantamila persone, fra cui molti scettici venuti apposta per sbugiardare le apparizioni. Ma, come la Madonna aveva promesso, avvenne un grande miracolo: il sole cominciò a danzare nel cielo, davanti a tutta quella folla. Erano presenti alcuni giornalisti, tra i quali Avelino de Almeida, redattore capo di O Século, un quotidiano anticlericale di Lisbona. Anche lui dovette ammettere in un articolo del 15 ottobre la veridicità del fatto. Questo articolo si può trovare ancora oggi su internet.
Un altro segno eclatante riguarda i miracoli eucaristici e le reliquie attribuite alla passione di Gesù che sono stati sottoposti all'analisi del gruppo sanguigno hanno dato come risultato sangue umano maschile di tipo AB. Siccome quando sono avvenuti questi miracoli nessuno conosceva l'esistenza dei gruppi sanguigni come possiamo spiegare questa concordanza? Le reliquie e i miracoli eucaristici appartengono a epoche e luoghi diversi e sarebbe assurdo dire che gli eventuali falsari abbiano casualmente usato sempre sangue di gruppo AB, che tra l'altro è il gruppo sanguigno più raro (solo il 5% della popolazione ce l'ha). O si inizia a credere all'assurdità che sia tutto finto oppure alla vista di questi segni bisogna ammettere che Dio esiste e che si è fatto uomo in Gesù Cristo.

DIALOGO CENTRALE DEL FILM
Questi sono segni inequivocabili, verificabili da chiunque. E allora perché c'è ancora chi non crede? La risposta a questa domanda ce la dà un importante dialogo fra Graham e suo fratello Merrill, dove l'ex pastore dice: "Gli uomini si dividono in due grandi gruppi: quando gli capita un colpo di fortuna i primi ci vedono di più che mera fortuna, che mera coincidenza, lo vedono come un segno, come la prova che esiste davvero qualcuno lassù che veglia su di loro; per i secondi è solo un caso, un fausto, concorso di circostanza. Sono sicuro che quelli del secondo gruppo guardano quelle quattordici luci con molto sospetto. Per loro questa situazione è metà e metà: può essere brutta e può essere bella. Ma nel profondo sono convinti che qualunque cosa accada essi sono soli... e questo li riempie di paura. Sì, ci sono uomini così. Ma sono molto più numerosi quelli del primo gruppo. In quelle quattordici luci essi scorgono il miracolo e nel profondo sono convinti che qualunque cosa avvenga, c'è sempre qualcuno lassù che li protegge... e questo li riempie di speranza. Ecco, quello che devi chiederti è che tipo di persona sei. Sei di quelli che vedono segni o miracoli o pensi che sia solo il caso a governare il mondo? Insomma, in altri termini: è possibile che le coincidenze non esistano?".
Graham divide il mondo in due gruppi: quelli che credono che tutto quello che accade è frutto del caso e chi vi scorge l'azione di Dio. Graham in quel momento ha perso la fede, ma la sua analisi dimostra che è comunque rimasto una persona intelligente e ragionevole. Per questo è in grado di trovare la verità, nonostante in questo momento sia lontano da essa.
Grazie al corretto modo di ragionare sarà in grado di leggere l'azione di Dio negli avvenimenti che gli capiteranno. Al contrario Merrill, considerando miracolo un banale fatto che gli era capitato con una ragazza a una festa, dimostra di non aver capito niente di quello che sono i miracoli. Chi come lui vede il soprannaturale dove non c'è in realtà non ha fede, ma è un fideista. Ed è molto più lontano dal cattolicesimo di chi non crede, ma almeno usa la ragione. Perché chi usa la ragione, partendo dalle cose che vede, può riuscire a risalire alla causa prima, cioè Dio. Chi non usa la ragione invece, anche se all'apparenza potrebbe sembrare un credente, non è in grado di fare questo e la sua presunta fede non sarà altro che un vago sentimentalismo. Infatti chi non usa la ragione non può arrivare alla fede, ma se ne costruisce una su misura, ben lontana dalla vera fede. Insomma il mondo non si divide in credenti e non credenti, ma in credenti e creduloni. Infatti chi non crede in Dio finisce per credere a tutto il resto: ai titoli dei giornali, alle promesse elettorali, a ciò che dice la televisione, fino ad arrivare a credere in tutto ciò che gli è comodo credere. Insomma alla fin fine i non credenti non si comportano in modo molto intelligente.

CREDENTI E CREDULONI
A questo punto potrebbe obiettare che lui invece conosce tante persone intelligenti che non credono in Dio. È vero, ma questa obiezione si può superare pensando che tanti corridori in questo momento sono seduti e quindi non stanno usando le gambe. Il fatto che non stiano usando le gambe non vuol dire che non abbiano in futuro la possibilità di usarle. Similmente se uno ha la ragione, non vuol dire che la userà sempre. A volte non la usa e quindi può arrivare a negare Dio, ma se la userà e saprà leggere i segni che ha davanti, può arrivare a quella fede che prima aveva negato. Quando una persona dice che Dio non esiste, in quel momento non sta ragionando. Può anche essere intelligente, ma in quel momento o per quella singola questione non sta usando la ragione.
A questo punto dobbiamo chiederci perché le persone intelligenti non sempre usano la ragione quando parlano di Dio. A pensarci bene il motivo è sempre lo stesso: la morale. In fondo in fondo le motivazioni filosofiche o teologiche non interessano più di tanto, ma sapere se potrà o no continuare a fare la vita di prima e cioè non rispettare i comandamenti, ad esempio usando contraccettivi o bestemmiare, questo sì che interessa. Siccome molti preferiscono la comodità anziché accettare la verità, si precludono la possibilità di conversione e magari si inventano, anche inconsciamente, delle argomentazioni astruse per negare l'esistenza di Dio. Ma non perché loro siano davvero convinti che non esista nessun Dio, ma perché se esistesse dovrebbero obbedirgli, quindi è per loro più comodo credere che non esista.
Graham, invece, una volta conosciuta la verità, indossa nuovamente l'abito religioso che aveva abbandonato dopo il tragico incidente della moglie e riparte nella sua vita di pastore e credente. Questo non vuol dire che non ci saranno più le difficoltà. Anzi, probabilmente saranno maggiori. Sarebbe stato più facile rimanere nel primo gruppo credendo che tutto sia frutto del caso e di conseguenza non doversi adeguare ad una volontà superiore. Ma ormai Graham non teme più le avversità perché ora fa parte del secondo gruppo. Ora sa che qualunque cosa succeda, Dio sarà con lui.

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Fonte: Redazione di BastaBugie, 17 gennaio 2023