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ESSELUNGA FA UNO SPOT DOVE LA FIGLIA DESIDERA CHE I GENITORI SEPARATI SI RIMETTANO INSIEME
Il doppio standard dell'indignazione selettiva lgbt che non sarebbe scattata se la coppia era gay o si inneggiava all'utero in affitto (VIDEO: Lo spot di Esselunga)
da Provita & Famiglia
 

Una storia commovente, come spot della nota marca di supermercati Esselunga. Si vede una bambina che, mentre fa la spesa con la mamma, compra una pesca. Poi la bambina, chiaramente figlia di due genitori separati o divorziati, incontra il padre e le dà proprio quel frutto, dicendogli che è un regalo da parte della madre, nel tentativo di farli riavvicinare.
Apriti cielo! Sono piovute su Esselunga indignazioni, polemiche e critiche. C'è chi polemizza con la scelta di «strumentalizzare» le emozioni di una bambina, i cui genitori sono separati. Sicuramente la scelta della nota marca di supermercati è stata originale e non scontata, ma ci chiediamo: e se fosse stata la stessa storia strappalacrime ma con un "diverso" tipo di "famiglia"?
Se i genitori fossero stati due uomini o due donne? Se la bambina avesse avuto come tarlo principale in testa non il riavvicinamento dei genitori ma il proprio cambiamento, magari di "identità"? Se all'interno dello spot ci fossero stati chiari riferimenti alla fluidità, alle relazioni fluide e così via? Ci sarebbe stata la stessa indignazione per la «strumentalizzazione» della bambina, della famiglia e delle loro emozioni?
Le domande sono ovviamente retoriche perché sappiamo bene che le indignazioni social non ci sarebbero mai state per una "famiglia Lgbt", mentre qualsiasi cosa riguardi una famiglia composta da un uomo e una donna, anche se separati o divorziati, va criticata e vista come una vergognosa strumentalizzazione.
A noi, invece, sembra invece che sia il caso di fare un plauso a chi non solo ha avuto il coraggio di affrontare qualcosa di difficile e complicato come il divorzio o la separazione dal punto di vista dei piccoli, ma lo ha anche avuto nel mettere in scena una vera famiglia, formata da un uomo e una donna, con la propria bambina e senza aggiunte moderniste e fluide.

Nota di BastaBugie: nel seguente video dal titolo "La pesca. Una storia Esselunga" (durata: 2 minuti) si può vedere lo spot di cui si è parlato nell'articolo. Da notare i motivi per cui ha suscitato tanta (altrimenti incomprensibile) indignazione: la bambina non è di colore ed è nata presumibilmente non da una maternità surrogata, ma da un atto di amore tra due genitori etero. Il tarlo che la rode non è certo quale sia veramente il suo sesso, ma riavvicinare due persone che le hanno dato la vita Il papà sale su una macchina che non è full electric ed ecologica. Nel sottofondo musicale non c'è una canzone di Rosa Chemical o dei Maneskin. Un intero spot senza traccia di arcobaleni. Tutto questo per qualcuno è inaccettabile e diventa oggetto di feroce critica.


https://www.youtube.com/watch?v=sFE9VvAym3Q

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I soprusi della Coop contro Bernardo Caprotti

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Titolo originale: Esselunga e lo spot con bambina e genitori che indigna. E se fossero stati gay?
Fonte: Provita & Famiglia, 26 settembre 2023