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CONDIZIONI PER RICEVERE LA COMUNIONE
Da utilizzare in occasione di matrimoni, funerali, prime comunioni, Natale, Pasqua, ecc.
di Giano Colli
 

A seguito dell'Esortazione Apostolica postsinodale del Papa Benedetto XVI Sacramentum Caritatis del 22 febbraio 2007 sono state elaborate le "Condizioni per ricevere la comunione" da utilizzare al momento opportuno (lette prima della celebrazione o prima della distribuzione dell'eucaristia in occasione di matrimoni, funerali, prime comunioni, Natale, Pasqua, ecc.; oppure pubblicate nel giornalino parrocchiale; oppure affisse in fondo alla chiesa; ecc.).
Riportiamo il n° 50 della Sacramentum Caritatis: "Vorrei richiamare l'attenzione ad un problema pastorale in cui frequentemente accade di imbattersi nel nostro tempo. Mi riferisco al fatto che in alcune circostanze, come ad esempio nelle sante Messe celebrate in occasione di matrimoni, funerali o eventi analoghi, sono presenti alla celebrazione, oltre ai fedeli praticanti, anche altri che magari da anni non si accostano all'altare, o forse si trovano in una situazione di vita che non permette l'accesso ai Sacramenti. (...) Si comprende la necessità che si trovino allora modi brevi ed incisivi per richiamare tutti al senso della comunione sacramentale e alle condizioni per la sua ricezione". Papa Benedetto XVI (22-02-2007)

CONDIZIONI PER RICEVERE LA COMUNIONE
Gesù dice: “Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna, dimora in me e io in lui” (Gv 6,56). Fare la Comunione, quindi, reca come frutto principale l'unione intima con Cristo Gesù.
Il pane e il vino, per le parole del sacerdote che invoca lo Spirito Santo, diventano il corpo e il sangue di Cristo.
Fedele al comando del Signore, la Chiesa obbedisce a Gesù che ha detto "Fate questo in memoria di me".
"Chi vuole ricevere Cristo deve essere in stato di grazia. Se uno è consapevole di aver peccato mortalmente, non deve fare la Comunione senza prima essersi confessato" (Catechismo della Chiesa Cattolica, n° 1415)
Esempi di peccato mortale: bestemmiare, rubare, non partecipare alla Messa una domenica o una festa di precetto, fare uso di tecniche di fecondazione artificiale o utilizzare contraccettivi.
"Coloro che ricevono l'Eucaristia sono uniti più strettamente a Cristo. Per ciò stesso, Cristo li unisce a tutti i fedeli in un solo corpo: la Chiesa" (Catechismo della Chiesa Cattolica, n° 1396)
Chi "si trova in oggettiva contraddizione con la fede annunciata nei sacramenti" (Direttorio di Pastorale Familiare, CEI 1993, n° 219) non può chiedere alla Chiesa i sacramenti.
Esempi di oggettiva contraddizione: divorziati risposati, sposati solo civilmente, conviventi.
In tali casi (indipendentemente dalle motivazioni soggettive) non è possibile oggettivamente fare la comunione.

 
Fonte: Redazione di BastaBugie