Oggi ne parlano tutti i giornali, anche se il fatto risale a un paio di settimane fa. All'istituto superiore Cardano, a Milano, un insegnante di religione, G. N., decide di mostrare alle sue allieve cos'è realmente un aborto, cos'è realmente l'uccisione di un essere umano nel grembo materno. Proietta in classe il famoso cortometraggio "L'urlo silenzioso", un film del 1984 che mostra nel dettaglio come, col permesso di leggi infami, si ammazza un bambino che ha il torto imperdonabile di non essere gradito.
Immagini crude, impressionanti? Certamente. Non c'è nulla di bello nel vedere un corpo che viene fatto a pezzi. "Per la prima volta guarderemo un bambino mentre viene dilaniato, smembrato, disarticolato, stritolato e distrutto dai gelidi strumenti d'acciaio dell'aborzionista".
Le cronache ci dicono che le allieve che hanno assistito sono di terza liceo scientifico. Ergo, hanno mediamente 16 - 17 anni. A questa età purtroppo le nostre giovani sono fin troppo svezzate a quelli che una volta si chiamavano i "segreti della vita". Del resto, anche giovani ben più giovani, fin dalle scuole per l'infanzia, sono ritenuti dal regime idonei a essere indottrinati, con teoria e con immagini, alle bellezze dell'onanismo e dell'omosessualità.
MA L'ABORTO NO, PERBACCO!
Anzitutto è un diritto, sacrosanto diritto, sancito da anni di "lotte" democratiche. E poi notoriamente la vita sessuale deve essere libera, spensierata, magari un tantino animalesca, per cui ci accoppia (almeno non parliamo di "amore", per cortesia!) quando e come capita, magari nei gabinetti di una discoteca. Se poi capita qualche disguido, beh, che problema c'è, un bell'aborto e tutto torna come prima. Le allieve sono scioccate dalle crude immagini: "Alcune di loro escono dall'aula sconvolte, incrociano un professore che esce da un'aula vicina, scoppiano in lacrime. «Così è troppo», si sfogano. La stessa cosa la diranno a casa i genitori. La prima a muoversi per capire cosa sia successo è la scuola, contattata dalle famiglie: dopo una settimana di indagini sull'accaduto, il preside Alfredo Petitto decide di sospendere l'insegnante".
Fin qui siamo ai ragionamenti della società (in)civile, e tutto scorre liscio come l'olio, perché se le premesse sono folli e malate, le conclusioni non possono che essere folli e malate. La società (in)civile pretende di uccidere, ma non sopporta che si mostri cos'è un'uccisione. Suvvia, siamo personcine delicate! Il preside ha difeso il sacro diritto dei giovani di non capire gli abissi in cui siamo ormai caduti.
Gli insegnanti di religione sono abilitati dal competente ufficio della Curia. Uno potrebbe dire: "La Chiesa ha sempre condannato l'aborto, lo ha definito 'crimine abominevole', quindi di certo difenderà questo insegnante. Forse che in Curia ignorano che ogni giorno in Italia si uccidono trecento (ripeto, trecento) bambini? Forse che ignorano che l'aborto è ormai entrato nella mentalità corrente e quindi bisogna fare di tutto per combattere questa mentalità omicida?"
INTERVENTO DA CONIGLI
In Curia di certo non ignorano cosa sia l'aborto, non ignorano la gravità dell'offesa a Dio e alla vita. Non ignorano nulla. Ma hanno deciso che difendere la Verità è troppo pesante, e poi c'è il rischio di diventare impopolari. Così, ecco l'intervento da conigli: «A seguito della segnalazione di alcuni genitori del liceo Cardano di Milano al preside dell'istituto - si legge nel comunicato della Diocesi - il 10 novembre il Servizio insegnamento della religione cattolica della diocesi di Milano ha avviato la procedura di revoca dell'idoneità all'insegnamento della religione cattolica del professore G.N. per il venire meno della necessaria "abilità pedagogica", ai sensi del canone 804 comma 2 del Codice di diritto canonico».
Perfetto. Siamo tutti d'accordo, un'azione comune tra Stato e Chiesa per la difesa della delicata sensibilità delle allieve del liceo scientifico Cardano. La difesa della Verità viene in secondo piano, capitolo "varie ed eventuali". Molto eventuale, per una Chiesa che ha abdicato, non da oggi, al suo ruolo. Del resto la stessa Curia ambrosiana aveva di recente fatto le sue "scuse" per un questionario nel quale si chiedeva agli insegnati di religione di segnalare le scuole nelle quali venivano insegnate le folli teorie del "gender".
LA CURIA DI MILANO HA TRADITO
Allora cerchiamo di avere almeno il coraggio di chiamare le cose col loro nome. La Curia di Milano ha tradito. Ha revocato l'idoneità a un insegnante sgradito al mondo, che ha usato modi decisi per far conoscere ai giovani la realtà del più spaventoso e incessante omicidio di massa che si consuma giorno per giorno, da decenni, che in Italia ha già causato sei milioni di vittime, e centinaia di milioni nel resto del mondo. Tradimento. Chi, se non la Chiesa cattolica, dovrebbe alzare la voce, "a tempo e fuori tempo", contro un tale disastro morale?
Le scuse dopo il questionario, il caso dell'insegnante di Moncalieri, ora il caso dell'insegnante di Milano. Torniamo a fare una proposta già fatta: aboliamo l'insegnamento della religione cattolica. Così,in queste condizioni, che senso ha? Almeno cerchiamo di non essere, oltre che vigliacchi, anche ipocriti.
All'Arcivescovo di Milano, Cardinale Angelo Scola, possiamo dire solo che siamo infinitamente tristi e turbati. Un gregge senza pastore può solo pregare il Signore, affinché mandi finalmente veri Pastori, veri uomini dotati di quel coraggio nella Fede che ormai sembra un ricordo del tempo che fu. Preghiamo perché Dio salvi questa Chiesa smarrita.
UN PRECEDENTE STORICO INTERESSANTE
La società (in)civile che si turba nel vedere cosa accade quando si esercita il "diritto" a uccidere, ci ricorda un precedente storico interessante. Nel corso del processo ad Eichmann, questi ebbe a dire che la decisione di "industrializzare" l'eliminazione degli ebrei – realizzata con i campi di sterminio e con la gassificazione – venne presa non solo per la "gran massa di lavoro", ma anche perché le continue fucilazioni di massa, anche di donne bambini, alla lunga, turbavano gli uomini delle SS. Interessante, vero? La volontà omicida dei nazisti era ben precisa, ma si voleva tutelare la sensibilità... Cambiano i tempi, non cambia mai la tattica del demonio "bugiardo e padre di menzogna".
Nota di BastaBugie: il video del professor Bernard Nathanson (il Pannella americano, poi convertito e diventato prolife) che il professore di Milano ha fatto vedere in classe risale al 1984 (durata: 30 minuti) e si può vedere a questo link
https://www.youtube.com/watch?v=Lqnw3x1URoo
Il seguente video di Bernard Nathanson (durata: 5 minuti) è più recente e mostra la procedura con immagini crude che fanno ben capire la gravità dell'aborto
https://rumble.com/vrmj37-laborto-spiegato-da-chi-ne-ha-praticati-migliaia.html
https://www.youtube.com/watch?v=YhWSLwZPJz0