Diceva la buonanima di Winston Churchill "se nessuno ti odia non ti sei mai battuto per nessuna causa". Da qui si deduce il secondo assioma: battiti per una causa solo se sei in grado di resistere all'odio, e battiti per una causa importante da cui dipendono la felicità e la vita di migliaia di persone solo se sei in grado di resistere a fiumi di odio. In questo momento fiumi di odio si stanno riversando sul Congresso Mondiale delle Famiglie che si terrà a Verona da venerdì 29 a domenica 31 marzo.
Non è vero che vogliamo inchiodare le donne alla maternità. Scusate, ma per curiosità, come sarebbe possibile? Vogliamo che le donne abbiano la possibilità di diventare madri, che possano avere un numero di mesi decente di astensione dal lavoro, almeno dodici, che possano avere un solido aiuto economico. Scusate, ma una giovane donna di venticinque anni disoccupata ha la libertà di abortire, garantita da tutti inclusi i sindacati, ma ha la libertà di diventare madre? Questa libertà non ha valore? Siamo certe che ogni donna possa essere chirurgo o amministratore delegato: vogliamo solo avvertirla che la potenza arcaica e totale della maternità è 1000 volte più grande dell'essere chirurgo o amministratore delegato, vogliamo dirglielo prima che sia troppo tardi.
Vogliamo che ogni bambino abbia un padre e una madre, e se possibile i suoi, perché è la situazione che maggiormente gli garantisce equilibrio psicologico, fisico, spirituale ed emotivo. La sua mamma può allattarlo e questo moltiplica la sua salute, il suo papà con la sua presenza diminuirà la sua ansia. Vogliamo dire alle coppie che non hanno figli: non comprate un bambino mai, non comprate la malattia che si chiama sindrome di iperstimolazione ovarica di una donna povera che ha venduto gli ovuli, non comprate le vene varicose, il dolore del parto, nove mesi di gestazione di una donna povera che ha affittato l'utero, non create un bambino figlio di genitori che lo hanno venduto.
IL RELATORE PIÙ BERSAGLIATO SONO IO
Il mio nome è ovunque, fiumi di minacce e insulti stanno arrivando. Sto di nuovo evitando i luoghi affollati. Al congresso si parlerà di famiglia, non di altro, ma sono le mie dichiarazioni precedenti che, a quanto pare, annullano per sempre la mia libertà di parola, Quindi cominciamo a chiarire che molte cose che mi vengono attribuite sono platealmente false. Fake news per usare un termine aggiornato.
Non ho mai né scritto né pronunciato la frase che mi viene attribuita dai contrari al congresso di Verona: «L'atto sessuale tra due persone dello stesso sesso è una forma di violenza fisica usata anche come pratica di iniziazione al satanismo», frase completamente senza senso. Sto prendendo in considerazione l'idea di querelare. Ho detto che la penetrazione dell'ultima parte del tubo digerente, essendo molto dolorosa, è usata in alcune iniziazioni sataniche, come raccontato in un video reperibile su YouTube dall'attrice Angelina Jolie. E come spiegato anche nel concetto di magia sessuale da Aleister Crowley, che possiamo considerare il fondatore del satanismo contemporaneo.
La mia affermazione è vera, motivo per cui è stata assolta al processo del 14 dicembre 2018.
Per quanto riguarda l'affermazione sul fatto che i cosiddetti omosessuali maschi, in particolare passivi, abbiano un quantitativo di malattie sessualmente trasmissibili molto più alto del resto della popolazione, questa affermazione è tragicamente vera, tragicamente dimostrata aldilà di ogni ragionevole dubbio, come è stato anche riconosciuto nel processo che ho subito a Torino. Ho sempre affermato che le malattie sessualmente trasmissibili in queste persone colpiscono circa 20 volte di più che nel resto della popolazione. Anche su queste affermazioni sono stata completamente assolta perché sono vere al di là di ogni ragionevole dubbio. Digitate su google gli acronimi STDs (malattie sessualmente trasmesse, in inglese) e MSM (uomini, men, che fanno sesso con altri uomini) e arriverete alle migliaia di file sull'argomento. Ci sono solo io che lo dico? Pare di sì. In realtà lo dice purtroppo l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e le sue tragiche statistiche, io sono l'unica che questi dati li tira fuori dagli ambienti medici. Non sarò l'unica a cui queste persone premono sul serio? Ho l'impressione di sì.
E INTANTO I GAY CONTINUANO A MORIRE
Porto nel cuore i pazienti morti di AIDS, forse gli altri non hanno questo nella memoria. Ricordo a tutti le parole del mio amico ex gay Joseph Sciabra: «Tutti sono capaci di fare i liberal, ma tanto sono i gay che continuano a morire». Joseph Sciabra (seguite il suo imperdibile blog). Aggiunge Sciabra ripensando al suo periodo gay, lui era una pornostar, che era un periodo terribile, che è rinato. Anche Nausicaa Della Valle, cui è stato impedito di parlare a Biella qualche giorno fa, che è ex lesbica, ex bulimica e ex allergica parla di un equilibrio ritrovato.
Ripeto quello che ho sempre detto: amo profondamente le persone che si dichiarano omosessuali. Amo anche gli altri se è per questo. Amo le persone che si chiamano omosessuali, al punto tale da rischiare un linciaggio tutti giorni per affermare che il loro stile di vita è biologicamente perdente, e quello stile di vita è assolutamente reversibile: se cambia lo stile di vita vivranno infinitamente più sereni, come possono testimoniare tutti gli ex gay.
Non ho mai detto l'immane sciocchezza che la (cosiddetta) omosessualità sia una malattia. La tubercolosi è una malattia, il cancro è una malattia, la SLA è una malattia. Una malattia ha un quadro anatomopatologico, un'eziologia, una fisiopatologia, ma soprattutto un quadro anatomopatologico. La cosiddetta omosessualità è un comportamento, un comportamento che si apprende e che si può disapprendere, presente per periodi più o meno lunghi in molte vite, lo spiega benissimo l'ex gay psicoterapeuta Richard Cohen, nel suo libro "Riscoprirsi normali", titolo che scandalizzerà molti benpensanti, ma che il dottor Cohen rivendica.
Ho detto che è un comportamento biologicamente perdente, comportamento da cui si può uscire, da cui ci si può emancipare, oppure, se il termine non vi scandalizza troppo, si può guarire. Si guarisce anche da un comportamento.
Quello che ho detto e me ne assumo la responsabilità, e sono pure fiera di averlo detto. è la verità che la (cosiddetta) omosessualità non è né genetica né irreversibile, che non esistono studi scientifici che lo dimostrano e che gli ex gay sono un esercito e tutti dichiarano di vivere meglio da ex. Secondo voi invece è una forma di normalità? Io non sono d'accordo che si possa considerare normale qualcosa dove gli organi sono usati non secondo la loro fisiologia, quindi io mi tengo la mia idea e voi la vostra, ma in una nazione appena decente tutti devono avere libertà di parola, e siamo ancora una nazione decente.
Nota di BastaBugie: Tommaso Scandroglio nell'articolo seguente dal titolo "Salvini e le famiglie omosex, poca coerenza logica" racconta del ministro dell'Interno Salvini che nel salotto tv di Barbara D'Urso è stato intervistato anche a proposito del Congresso mondiale delle Famiglie. Cercando di salvare capra e cavoli ha sostenuto la liceità morale delle cosiddette famiglie arcobaleno, ma non la loro legittimità giuridica. Una posizione insostenibile.
Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 19 marzo 2019:
Matteo Salvini è intervenuto due giorni fa a Domenica Live, il programma di intrattenimento di Canale 5 condotto da Barbara D'Urso. La presentatrice ha rivolto al Ministro dell'Interno una serie di domande, tra cui alcune riguardanti le cosiddette famiglie arcobaleno e il Congresso Mondiale delle Famiglie che si terrà a fine marzo a Verona. [...]
La D'Urso, superfluo a dirsi, fa il tifo per le coppie omosessuali perché "basta l'amore", come si suol dire.
Inizialmente Salvini ha affermato che la famiglia è solo quella composta da papà, mamma e figlio. Poi ha aperto anche alle "famiglie" composte da single (o si riferiva solo allo stato di vedovanza?), successivamente ha affermato che non ha problemi ad accettare anche le "famiglie" arcobaleno. "Nessuno vuole andare a smontare quello che c'è" ha detto Salvini in merito alle coppie omosessuali, però poi ha aggiunto: "Altro paio di maniche se tu mi domandi se è questo che mi auguro per il futuro del nostro Paese. [...] Il bambino ha diritto ad avere una mamma e un papà, ha diritto ad essere adottato se ci sono una mamma e un papà". Infine sulle relazioni omosessuali il Ministro dell'Interno ha detto che basta che i due lo facciano bene e che si divertano.
In breve un colpo al cerchio e un colpo alla botte: liceità morale dell'omosessualità, della "famiglia" arcobaleno e dunque dell'omogenitorialità, ma non legittimità giuridica di queste tre realtà. Una tesi insostenibile. Infatti se le relazioni omosessuali possono venire qualificate come nuclei familiari dal punto di vista morale, non si vede il motivo per non riconoscerle anche dal punto di vista giuridico. Idem per quanto riguarda la filiazione omosessuale. Data la premessa (erronea) di carattere morale, per coerenza logica sarebbe doveroso accettare anche le relative conclusioni di natura giuridica (altrettanto erronee). Se la prassi è da benedire, ne consegue che anche il diritto si adeguerà.
Ovviamente queste argomentazioni sono state così articolate da Salvini per non scontentare nessuno. Vero è che l'ordinamento giuridico può lecitamente tollerare alcune condotte moralmente riprovevoli, ossia considerarle eticamente non buone e dannose per il bene comune ma non tanto da intervenire con strumenti sanzionatori, ma Salvini non ha espresso un giudizio negativo su omosessualità, convivenze omosex e omogenitorialità, bensì positivo.
Ma c'è poi un altro corno del problema che riguarda l'intervista rilasciata alla D'Urso. Se Salvini è realmente contrario al riconoscimento giuridico della "famiglia" arcobaleno e dunque della filiazione omosessuale, dovrebbe battersi per abrogare la legge sulle unioni civili. Infatti questa legge ha legittimato il "matrimonio" omosessuale (le differenze tra unioni civili e matrimonio sono quasi inconsistenti) e dunque ha riconosciuto giuridicamente la "famiglia" omosessuale. Perlomeno dovrebbe intervenire per evitare che il comma 20 dell'art. 1 della legge possa venire interpretato dai giudici come passepartout per aprire alle adozioni a favore di coppie gay (e così è quasi sempre stato interpretato dai magistrati).
Nella intervista di due giorni fa, in cui si vedeva che Salvini era in difficoltà su queste tematiche perché tentava di far quadrare il cerchio, pareva che in merito al tema famiglia e omosessualità l'unica cosa da evitare sia l'utero in affitto. Il resto ben venga. Ma l'utero in affitto è solo l'esito ultimo di premesse antropologiche e dunque anche giuridiche aberranti. In breve è abbastanza sterile ammonire di non mangiare alcuni frutti velenosi quando si è deciso che non si vuole sradicare la stessa pianta che produce tali frutti.
Salvini interverrà al prossimo Congresso Mondiale delle Famiglie. Sarà prevedibile che, visto l'uditorio, si spingerà ben oltre dal dichiarare che la maternità surrogata è una follia. Ecco noi vorremmo coerenza intellettuale in tutto e sempre: prima, durante e dopo le varie kermesse mondiali sulla famiglia.
https://www.youtube.com/watch?v=0mWChevwbfs
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