BastaBugie n�36 del 27 giugno 2008 | |
CINA: LEZIONE DI GALATEO TRALASCIANDO I DIRITTI UMANI Cinesi, occhio alla creanza. Ma sui diritti si sorvola. Interessante campagna in vista delle olimpiadi. Autore: Bernardo Cervellera Una delle preoccupazioni più acute del governo cinese in vista delle Olimpiadi di agosto non sembra essere più la minaccia di terrorismo da parte di tibetani o uighuri, ma semplicemente la maleducazione. Così, per rendere Pechino «pronta ad accogliere i visitatori stranieri», da mesi l’esecutivo ha lanciato una nuova campagna per «cedere il posto sui mezzi pubblici», esortando i cittadini della capitale ad avere «un comportamento adeguato in nome del patriottismo». Non sventolando bandiere o manifestando in piazza, ma facendo sfoggio di galateo. Di solito, nel mondo cinese, dati i lunghi viaggi cui sono costretti le persone che lavorano in città, un posto sull’autobus o sulla metropolitana è la cosa più agognata e non appena si sale sul mezzo pubblico si corre a sedersi. Anziani e donne incinte difficilmente trovano qualcuno disposto a lasciare il sedile. Da poco tempo, però, si assiste su metro e pullman a scambi di cortesia e inchini per cedersi reciprocamente il posto. Va detto che se qualcuno è renitente, vi sono incaricati che costringono a essere gentili. In previsione delle Olimpiadi, è stata lanciata in tutta la Cina una campagna di 'buona educazione'. Un miliardo e passa di persone devono imparare a limitare (almeno nel periodo dei Giochi) caos e disordine, offrendo un’immagine di grande cortesia ed efficienza, degne di una metropoli internazionale, conforme allo status di una potenza economica mondiale assunta dal Paese. Il 'galateo' per i Giochi comprende il divieto di sputare per terra, di gettare rifiuti in strada, di 'saltare' le file, di imprecare e gridare ad alta voce e, da poco, impone anche di far sedere donne e anziani sui mezzi pubblici. Chi pratica il mondo cinese da tempo può capire quanto tali regole siano ardue da far rispettare. Così il giorno 22 di ogni mese è dedicato a cedere il posto; il giorno 11 è invece il 'giorno della fila', per insegnare ad attendere in modo ordinato. Grazie alle correzioni e alle multe dei funzionari sparsi nelle città, l’ufficio per il civismo ha stabilito che la frequenza degli sputi è scesa dall’8,4% nel 2005 al 4,9% quest’anno (senza peraltro spiegare il metodo usato per il rilevamento dei dati). |
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