MASCHI E FEMMINE NON SONO UGUALI: PAROLA DI SCIENZIATI
Autore: Giacomo Samek Lodovici
«Ognuno deve scegliere la propria identità psicologica». Lo sostiene la teoria del gender (genere), secondo cui l’identità psicologica maschile o femminile non è legata al sesso con cui nasciamo biologicamente: ognuno di noi dovrebbe scegliere se vivere come uomo o donna, prescindendo dai suoi organi sessuali. Anzi, i generi da scegliere sarebbero 5 (maschile, femminile, omosessuale, bisessuale e transgender) e l’abituale corrispondenza tra l’identità biologica maschile/femminile e quella psicologica dipenderebbe dal plagio dell’educazione ricevuta. Si tratta di una visione sempre più diffusa (per fare solo un esempio, in Belgio viene insegnata nelle scuole), che Benedetto XVI ha criticato sabato scorso. Ora, se l’ideologia del gender fosse vera, basterebbe educare in modo assolutamente identico i bambini e le bambine e lasciar loro scegliere quale identità preferiscono. Ebbene, un simile modello educativo è stato applicato e ha smentito l’ideologia di gender. All’inizio del ’900 fu attuato in alcuni kibbutz israeliani un esperimento: un significativo numero di bambini e bambine venne educato in modo perfettamente identico e gli stessi sperimentatori ammisero il proprio fallimento. Infatti, a dispetto degli sforzi degli sperimentatori, i maschi sceglievano di occuparsi di macchine, compiti dirigenziali ed altre tipiche attività maschili, mentre le femmine erano inclini verso l’abbigliamento, la cosmesi, i lavori di assistenza ed altre attività e mansioni femminili (cfr. M. Spiro, 'Gender and culture: kibbutz women revisited', Schocken Books, New York 1980). Il fallimento dell’esperimento dipende da questo fatto: mentre l’omosessualità non è genetica (su ciò rinviamo a 'è famiglia' del 9.03.2007, cfr. Avvenire on line), viceversa l’identità (anche psicologica) maschile o femminile è geneticamente determinata. Infatti, tutte le cellule dell’uomo (che contengono i cromosomi XY) differiscono da quelle della donna (il cui equivalente è XX): è una che è presente in tutte le cellule del nostro corpo. «Anche da un punto di vista endocrino, è scientificamente dimostrato come l’azione degli ormoni sia fondamentale per lo sviluppo intrauterino ed extrauterino degli esseri umani: gli ormoni determinano lo sviluppo sessuato e influiscono sul sistema nervoso centrale, agendo sul cervello […] anche i pensieri ed i sentimenti sono sessuati. Alcuni studi psicometrici hanno dimostrato l’esistenza di talune differenze, statisticamente significative, per quel che riguarda le abilità cognitive degli uomini e delle donne: in tal modo, si potrebbe affermare che esiste una eterogeneità tra i sessi nell’ambito dell’organizzazione cerebrale di alcune attività […]. Si può pertanto affermare, su basi empiriche e scientifiche, che la differenza sessuale esiste, non è frutto di una costruzione artificiale sociale o una fittizia creazione culturale» (Laura Palazzani, 'Dalla differenza alla indifferenza sessuale', I quaderni di scienza & vita, n. 2, 2007, p. 34)
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