LA PROPOSTA DEL CONGRESSO MONDIALE DELLA PALLACANESTRO FEMMINILE: RENDERE LE DIVISE PIU' SEXY PER AUMENTARE L'INTERESSE DEL PUBBLICO (MA INTERESSE PER COSA?)
Le giocatrici saranno costrette a indossare divise aderenti e pantaloncini corti per mostrare le cosce (e così si trasforma la pallacanestro femminile in una sfilata di moda)
Autore: Daniele Fantini
Durante il Congresso Mondiale sulla pallacanestro femminile tenutosi lo scorso settembre in Repubblica Ceca in concomitanza con i Mondiali, la FIBA ha portato all'ordine del giorno tre proposte per rendere il basket più attraente e interessante per il grande pubblico: 1) abbassare il canestro, 2) trasformare le partite in un tre-contro-tre in una sola metacampo, 3) rendere le divise più femminili e sexy. Le prime due, com'è ovvio, influirebbero sulle basi del gioco in sé: se l'abbassamento del canestro può aiutare a sopperire a una naturale deficienza della pallacanestro femminile nella dimensione della verticalità (rispetto agli uomini, le donne sono più basse e saltano meno), trasformare una partita in un tre-contro-tre su una metacampo sola snaturerebbe invece lo sport avvicinandolo all'ambiente dei campetti e dei playground, un ambiente indubbiamente intrigante e dotato di un background socio-culturale ricco e in continua evoluzione ma che, con la pallacanestro vera, c'entra in maniera relativa. Ironia della sorte, è stata posta maggiore enfasi sulla terza proposta, quella che l'enfasi, invece, la mette nel posto sbagliato. Se la nuova regola dovesse andare in porto, le giocatrici saranno costrette a indossare divise aderenti e pantaloncini 10 centimetri sopra il ginocchio nella prossima Eurolega: le nuove uniformi sono già state sperimentate dalla nazionale australiana, e il risultato è che le giocatrici assomigliano più che altro a una via di mezzo tra una nuotatrice, una pallavolista e una ciclista, tutta roba che con la pallacanestro non ha nulla da spartire. Decisamente ridicolo, per non dire sessista, pensare che questa "trovata" possa aumentare l'interesse del pubblico: interesse per cosa, poi? Per il gioco, o per altro? E soprattutto nel mondo della pallacanestro, uno sport che negli ultimi anni, confondendosi con la cultura hip-hop, si sta spostando verso un gusto over-sized nelle divise: più largo è, meglio è, e i pantaloncini, per Diana, devono essere rigorosamente sotto il ginocchio. Ma è interessante sottolineare e tornare anche sul termine "costrette a indossare" utilizzato in precedenza: non c'è dubbio che le giocatrici non siano entusiaste di questa nuova regola, e da tempo gira sul web una petizione per contrastare la decisione della FIBA. "Rifiutiamo questa idea, che rende la pallacanestro femminile una sfilata di moda - si legge - e non un vero sport. E' una regola sessista, che non porta nulla per migliorare la competizione sportiva. Chiediamo all'Assemblea Generale dell'Eurolega femminile di considerare la nostra protesta e di lasciare che siano le squadre a scegliere che tipo di abbigliamento utilizzare per vestire le giocatrici". Nulla da aggiungere a questa dichiarazione che riassume la situazione alla perfezione: 10 centimetri di pantaloncino in meno non portano un aumento del pubblico. Per quello c'è già il "lingerie football".
Fonte: Yahoo Sport, 24/05/2011
|
BastaBugie è una selezione di articoli per difendersi dalle bugie della cultura dominante: televisioni, giornali, internet, scuola, ecc. Non dipendiamo da partiti politici, né da lobby di potere. Soltanto vogliamo pensare con la nostra testa, senza paraocchi e senza pregiudizi! I titoli di tutti gli articoli sono redazionali, cioè ideati dalla redazione di BastaBugie per rendere più semplice e immediata la comprensione dell'argomento trattato. Possono essere copiati, ma è necessario citare BastaBugie come fonte. Il materiale che si trova in questo sito è pubblicato senza fini di lucro e a solo scopo di studio, commento didattico e ricerca. Eventuali violazioni di copyright segnalate dagli aventi diritto saranno celermente rimosse.
|