BastaBugie n�267 del 19 ottobre 2012 | |
IL PREMIO NOBEL ALL'EUROPA PER 60 ANNI DI PACE? Eppure l'Europa ha partecipato alle guerre in Libia, Kosovo, Iraq, Libano, Afghanistan, Falkland, e poi ci sono state le rivoluzioni soffocate nel sangue in Polonia, Ungheria e Cecoslovacchia Autore: Caelsius Mars Per quanto possa sembrare incredibile adesso è ufficiale: il prossimo 10 dicembre, alle ore 13.00 ad Oslo, non a Stoccolma, verrà consegnato il Nobel per la Pace del 2012 all'Europa. Infatti, il comitato svedo-norvegese ha deciso di premiare con questo ambito riconoscimento l'Unione Europea per l'impegno profuso nella salvaguardia della democrazia e dei diritti umani. "L'Ue e i suoi predecessori hanno contribuito per più di 60 anni alla pace e alla riconciliazione, alla democrazia e ai diritti umani", ha detto il presidente del comitato Thorbjoern Jagland, secondo il quale: "il ruolo di stabilità giocato dall'Unione ha aiutato a trasformare la gran parte d'Europa da un continente di guerra a un continente di pace". Il programma di contorno alla cerimonia di consegna del premio prevede una conferenza stampa del premiato al Det Norske Nobelinstituttet il giorno prima, cioè il 9 dicembre, mentre la cerimonia vera e propria si svolgerà al municipio di Oslo alle 13 del 10 dicembre, ed è il clou del programma, ovvio. Nel pomeriggio del 10 dicembre verrà fatta una fiaccolata in onore del vincitore di fronte al Grand Hotel, dal cui balcone solitamente è chiamato a salutare i partecipanti alla fiaccolata. Il giorno dopo la cerimonia, l'11 dicembre, si terrà un concerto d'onore all'Oslo Spektrum con la gradita partecipazione grandi artisti internazionali e norvegesi. I fiori per l'arredo floreale delle sale in cui si articola la manifestazione sono fatti arrivare da San Remo, città nella quale nel 1986 si spense l'inventore del premio e della dinamite, Alfred Nobel, il quale volle coinvolgere nello stesso Svezia e Norvegia che all'inizio del 1900 erano federate. Sin qui la cronaca. Che dire? All'inizio il Nobel rappresentava un ambito riconoscimento, poi ci sembra un po' scaduto se nel 1997 sono riusciti a conferire quello della letteratura ad un furibondo ed inutile iconoclasta come Dario Fo, e quelli della pace prima ad oltranzista sanguinario come Arafat ed adesso ad una armata Brancaleone di avidi banchieri che chiamano Europa il loro club esclusivo. Ora noi pensavamo che il vincitore del Nobel della Pace dovesse essere buono. [...] E' evidente che ci sbagliavamo, se hanno assegnato il premio all'Europa, che non più di qualche mese fa è stata responsabile dell'uccisione di un dittatore, e diciamo che passi anche se non si dovrebbe mai ammazzare nessuno, ma soprattutto di almeno 50.000 inermi cittadini libici. E prima ancora c'era stato il Kosovo con caccia e bombardieri che partivano da Aviano (Italia), l'Iraq, il Libano, l'Afghanistan. E non è che nei confini continentali le cose vadano meglio. |
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