BastaBugie n�272 del 23 novembre 2012 | |
E ROBESPIERRE DISSE: CANCELLATE I CATTOLICI VANDEANI! Una ricerca conferma il varo nel 1793 di due leggi per la soppressione di bambini, donne in gravidanza e religiosi cattolici: pianificati campi di sterminio e metodi di uccisione di massa per annegamento Autore: Lorenzo Fazzini «In base a questi documenti possiamo affermare che, in seguito alla scelta di coscienza dei deputati della Convenzione, il genocidio dei vandeani inizia con il voto del 1° agosto 1793 e viene confermato da una seconda legge il 1 ottobre dello stesso anno. Dunque fu concepito, organizzato, pianificato e messo in atto sul campo dal Comitato di salute pubblica». Ovvero, tra gli altri, da Robespierre in persona. Un'inedita documentazione getta nuova luce sulla cosiddetta guerra di Vandea, la repressione da parte delle forze militari della Rivoluzione francese contro gli insorti della regione occidentale dell'Esagono, accomunati dal cattolicesimo e dall'ispirazione monarchica. Lo storico Reynald Secher, autore già negli anni Ottanta di studi 'rivoluzionari' (in senso storiografico) sulla Vandea, ha rinvenuto negli Archives nationales di Parigi diverse testimonianze scritte, talune firmate dai capi della Rivoluzione, dai quali emerge un dato inconfutabile: la morte in massa di 117 mila vandeani non è riconducibile a strategie belliche o a repressioni militari durante una guerra civile, ma a una precisa scelta genocidaria. Tale decisione politica comprendeva finanche, come sua caratteristica consapevole, l'uccisione di donne (anche in stato di gravidanza avanzata), bambini, anziani e religiosi cattolici. Il frutto di queste scoperte storiografiche è condensato nel lavoro di Secher, pubblicato di recente in Francia col titolo Vandée. Du génocide au mémoricide. Mécanique d'un crime légal contro l'humanité (Cerf, pp. 438, euro 24). Sono molteplici gli esempi di tale strategia che Secher documenta. Uno è il dispaccio del Comitato di salute pubblica datato 10 novembre 1793, in realtà «20° giorno del secondo mese del secondo anno» in base alla nuova scansione cronologica repubblicana: «Laplanche, rappresentante del dipartimento del Calvados, annuncia che prende misure terribili per sterminare i briganti di cui ignora il numero visto i differenti rapporti che gli sono stati fatti; il numero di questi viene riferito in 80 mila da diversi emissari che hanno verosimilmente compreso nel novero dei combattenti donne, vecchi, bambini che seguono questa orda». Come a dire che per i rivoluzionari non esisteva nessuna distinzione tra civili e combattenti vandeani, tutti racchiusi nella spregevole e bellica categoria di «briganti». Ancora. |
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