''FARE PER FERMARE IL DECLINO''? NO, GRAZIE!
La lista del liberale Oscar Giannino non farà nulla per fermare aborto, eutanasia e matrimonio gay (ecco invece un video dove Magdi Cristiano Allam difende i valori non negoziabili)
Autore: Isacco Tacconi
Il 7 febbraio a Terni, in Umbria, si è svolto uno dei numerosi incontri che il giornalista e aspirante premier Oscar Giannino, in vista delle imminenti elezioni, sta rivolgendo agli elettori su e giù per l'Italia. La sua lista, "Fare per Fermare il Declino", è nata ufficialmente l'8 dicembre 2012, quindi in tempi recentissimi, ma da subito è stata accolta con un certo entusiasmo da quella parte degli italiani (cattolici ovviamente) che, spaesati nell'arcipelago politico attuale, non sanno realmente a chi votare, o a quale santo votarsi. Uno scenario ben descritto dalla metafora utilizzata da San Basilio, di una battaglia navale notturna su un mare in tempesta, «dove nessuno più conosce l'altro, ma tutti sono contro tutti». La domanda oggi è la seguente: esiste davvero un partito politico che possa rappresentare i cattolici? [...] Oscar Giannino, neo-promessa incensurata della politica italiana, faccia pulita, un po' eccentrico per il vestire ma certamente di stile [...] è certamente accattivante per quanto riguarda la politica economica (tagli delle tasse, tagli alle spese pubbliche, incentivi alle imprese e ai lavoratori autonomi), ma andando oltre il discorso economico le sue idee non sono proprio rose e fiori. [...] Insomma Giannino dice anche un sacco di cose interessanti riguardo alle ingerenze dello Stato onnipresente e strozzino, al cui confronto l'avaro principe Giovanni parrebbe un equo amministratore della cosa pubblica. Ma quando il sottoscritto lo va a pizzicare sui temi scottanti dei principi non negoziabili, sui quali nessuna lista e nessun partito vuole apertamente prendere posizione (sul sito di Fid e M5S, per esempio, non se ne trova traccia), il simpatico Giannino rivela la sua anima iper-liberale e fortemente relativista. Alla domanda sull'eutanasia, l'astuto Giannino glissa abilmente ricordando la sua passata esperienza di malato di cancro, affermando che in merito "ha cambiato idea 2 volte in 3 anni, perché la scienza è andata avanti", anche se preferisce non sbilanciarsi. In realtà però subito dopo afferma di essere un forte promotore della libertà di coscienza, sia per i malati che per i parenti, nel caso il malato non possa esprimere la propria volontà. Definendo in maniera chiara che "lo Stato non può emettere norme, in materia di bioetica, universali e durature nel tempo: la libertà ai singoli". E questo, come direbbe Guzzanti nel ruolo di Quelo, "però è sbajato!": infatti, se lo Stato non legifera in maniera di bioetica, che cosa ci sta a fare? A reggere i conti soltanto? Evidentemente non ci siamo. Lo stesso dicasi per ciò che concerne l'aborto, per il quale lascia intendere l'assioma suesposto "libertà per i singoli". Ma se andiamo ancora oltre, in materia di matrimoni omosessuali, Giannino fa un'affermazione che rivela due opzioni fondamentali: o la sua ignoranza in merito, o la cauta intenzione alla liberalizzazione anche in quest'ambito. Afferma, infatti, di non volere una "piena equiparazione giuridica, ma sì ai diritti di successione patrimoniale e ai diritti della tutela dei conviventi". Cosa già esistente e più che tutelata, come ha giustamente ricordato Ilaria Pisa in un recente post. Infine, per quanto riguarda le adozioni alle coppie omosessuali, egli ritiene, in maniera piuttosto contorta, che per un effettivo affidamento di figli occorrerebbe assicurare prima la stabilità dell'unione della coppia: in realtà si contraddice, poiché in tale materia lo Stato ci entra eccome! Dato che, almeno sulla carta, "La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio." (art 29). Insomma, cattolici, occhio a non cadere nell'inganno di un futuro politico ed economico roseo, nel miraggio di un ricambio della classe politica. Fumo negli occhi che cela una concezione politica e morale relativista e individualista. [...]
Nota di BastaBugie: Ecco un video dove Magdi Cristiano Allam, candidato presidente del consiglio per il partito "Io amo l'Italia", ospite a Uno Mattina del 06/02/2013, enuncia il suo pensiero contro il matrimonio omosessuale e a favore della famiglia naturale (contrariamente a quanto afferma il conduttore del programma di Rai Uno, il partito di Allam NON è apparentato con nessun'altro e si presenta da solo alle elezioni politiche del 2013)
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