BastaBugie n�403 del 27 maggio 2015

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LA GIORNATA CONTRO L'OMOFOBIA SERVE SOLO A INDIVIDUARE IL NEMICO DA ABBATTERE: LA CHIESA
Il Corriere della Sera e La Repubblica mettono in serio pericolo la libertà di pensiero per i cattolici (e non solo)
Autore: Enzo Pennetta

La giornata mondiale contro l'omofobia vista dai media. Un cavallo di Troia contro la libertà di pensiero e di espressione.
Il 17 maggio è la Giornata Mondiale contro l'omofobia, la data è stata scelta in ricordo del 17 maggio 1990 quando l'OMS ha rimosso l'omosessualità dalle malattie mentali.

UNA PRECISAZIONE TERMINOLOGICA
Una cosa che va detta riguardo l'omofobia è che il termine scelto è linguisticamente sbagliato e frutto di una cultura che usa le parole per creare la realtà. Il termine "omofobia" è infatti dato dall'unione dei termini greci òmo (uguale) e phóbos (paura), quindi un omofobo a rigor di logica dovrebbe essere uno che teme o avversa quelli uguali a lui. Il termine corretto dovrebbe quindi essere "omosessuofobia", ma è troppo lungo per i tempi televisivi e foneticamente funziona decisamente peggio dell'altro, quindi chi se ne importa dell'etimologia. Ma in accordo col pensiero di Nanni Moretti sono dell'idea che chi parla male finisce col ragionare male e infine col vivere male.
Fatta questa precisazione, la giornata contro l'omofobia dovrebbe essere una giornata contro le "discriminazioni e violenze", come ha detto il Presidente Mattarella, ma al contrario nella giornata del 17 maggio abbiamo visto sui principali quotidiani un orientamento atto a diffondere discriminazioni e violenze verso chi denuncia la strumentalizzazione dell'omofobia, una questione che viene impropriamente utilizzata per far passare una rivoluzione culturale obbligatoria e intollerante verso il dissenso.

CORRIERE DELLA SERA E REPUBBLICA ALL'ATTACCO
A tal fine sul Corriere della Sera è stato proposto un quiz "Omofobia e diritti gay - Quanto ne sai? Prova il nostro quiz", chi lo ha provato ha potuto verificare quanto in realtà questo sia tarato su misura per far vedere quanto noi italiani siamo cattivi e mostrare come le proposte di legge Scalfarotto e Cirinnà, che sarebbero contro discriminazioni e violenze, siano ferme per colpa degli omofobi. Ecco un modo in cui la giornata contro l'omofobia è stata piegata alla propaganda, si afferma di combattere l'omofobia e invece si promuove la fobia contro chi vuole la libertà di pensiero su adozioni, unioni civili e insegnamento nelle scuole, quello che passa si potrebbe definire con un neologismo (etimologicamente giusto) "dissensofobia".
Su Repubblica la giornata viene celebrata riportando non solo le parole di Mattarella ma anche di Obama che da par suo tuona con un: "Tutti devono poter vivere senza paura", ma non si capisce se stia parlando dell'omofobia o delle vittime senza processo dei suoi droni e delle guerre umanitarie USA che hanno falcidiato le popolazioni dell'Afghanistan dell'Irak e della Libia.
Dopo i capi di stato, sempre su Repubblica troviamo un'intervista alla sociologa Chiara Saraceno che "prova a spiegare le ragioni di chi si oppone al riconoscimento dei diritti delle persone gay e lesbiche":
- Professoressa Saraceno, quando si parla di famiglie in Italia se ne parla sempre al singolare. Perché ci si ostina a non riconoscere la pluralità dei modelli familiari?
- Esiste una specie di doppio binario: uno è quello dei principi, l'altro quello della pratica. Basta che la pratica non interroghi mai, o non metta mai in discussione i principi - ciò che in fondo dà sicurezza - che va tutto bene. Nel nostro Paese la polita e i politici hanno pensato che intorno alla famiglia si giocasse parte del consenso elettorale veicolato dalla Chiesa cattolica.

IL NEMICO È LA CHIESA CATTOLICA
Ancora una volta, come nel caso del quiz, quella che dovrebbe essere una giornata contro le discriminazioni e le violenze diventa una giornata per l'individuazione di un nemico politico contro cui scagliarsi, e se sul Corriere si trattava di chi in parlamento ostacola i DDL Scalfarotto e Cirinnà (affermando implicitamente che siano perfetti e non abbiano punti contestabili), su Repubblica il nemico è chiaramente indicato nella Chiesa Cattolica che sarebbe dietro i politici cattivi che ostacolano i suddetti DDL perfetti e buoni.
La Saraceno poi nega l'esistenza di una teoria del Gender affermando che sia un'invenzione della Chiesa Cattolica che l'ha "costruita come nemico", ma ammettendo che in realtà sarebbero diverse le teorie del Gender, quindi la teoria al singolare non esiste ma le teorie "esistono". Un mistero al limite della metafisica.
L'articolo è completato da due video in cui il Cardinale Bagnasco e Papa Francesco parlano proprio della teoria del Gender.

PROPAGANDA A MATRIMONI GAY E UTERI IN AFFITTO
Questo in sintesi lo sviluppo della giornata contro l'omofobia, una giornata che nelle dichiarazioni vorrebbe essere contro la violenza e la discriminazione ma che finisce unicamente per fare propaganda per le adozioni omosessuali, i matrimoni gay, l'utero in affitto e contro la libertà di dissenso, perché queste sarebbero le conseguenze delle proposte di legge Scalfarotto e Cirinnà delle quali il Quizzone del Corriere lamenta la mancata approvazione.
Di fatto con operazioni come questa si alimenta la cattofobia indicando nella Chiesa Cattolica i "cattivi" contro cui esercitare i due minuti di odio, senza dire che l'opposizione alla teoria del Gender viene anche da ambienti tutt'altro che clericali, vedi ad esempio il convegno "L'era del post umano" del 14 marzo scorso, mentre quella all'utero in affitto è giunta dalle pagine laicissime di "Liberation", e le critiche alle adozioni gay sono venute da parte di insospettabili Dolce e Gabbana.
Così, in modo subdolo, la Giornata mondiale contro l'omofobia diventa la giornata per la cattofobia, l'unica fobia ammessa dal politically correct (come ha ribadito recentemente Flores D'Arcais), e contro la libertà di pensiero.
Le conseguenze di quanto seminato in questo modo non possono tardare ad arrivare.
Le dovranno subire ad esempio le persone che pacificamente parteciperanno alle prossime iniziative delle Sentinelle in piedi.

Titolo originale: 17 maggio: giornata contro l'omofobia o contro la libertà di pensiero?
Fonte: Libertà e Persona, 17/05/2015

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